Siamo migliori amici praticamente da una vita,
ci conosciamo dall'età di cinque anni,
abitiamo vicini,
abbiamo frequentato tutte le scuole insieme,
abbiamo fatto tutte le cose sempre insieme ,
finché lui è partito.
'Voglio diventare un calciatore' m...
'Si a quanto pare mi sono veramente innamorata di lui'
Innamorata? Di chi? Di quel pezzente di Logan?
«Io..» inizió a dire lei nel panico più totale alzandosi barcollante dalla sedia per poi cadere a terra.
«Stai bene?» domandai io tirandole il braccio cercando di alzarla senza successo.
La presi su di peso e decisi di riportarla in camera sua , chiesi a Ross le chiavi che mi lanció con molta enfasi.
Se ci fosse stato Kyle oggi penso sarebbe morto d'infarto vedendola ridotta così.
Buttai Lels sul letto stremato. Perché ultimamente la incontravo sempre in queste spiacevoli situazioni?
Feci per andarmene ma lei mi tirò il braccio, preso alla sprovvista non riuscii a controllarmi e finii proprio addosso a lei.
Le sue mani mi cinsero il collo, aprii i suoi occhi e mi fissò. Sorrise così dolcemente che fece sorridere pure me. Ma mi ripresi subito dopo assumendo una faccia da poker. Dovevo controllarmi.
«Nath» la sentii sussurrare a pochi millimetri del mio volto.
'Mhm' risposi io. Che cosa avrebbe sparato sta volta?
'Nathan' ripetè il mio nome di nuovo , continuando ad osservarmi come se non credesse che fossi io.
'Dimmi' sussurrai io continuando ad immergermi nei suoi occhi.
«Nathan penso di essermi innamorata» affermò facendomi perdere un colpo al cuore.
Chi era il fortunato? Chi era riuscito a conquistarle il suo cuore? Come ci era riuscito?! Porca troia.
Provai ad alzarmi nonostante la sua presa, non c'entravo niente con lei , non mi amava, me l'aveva fatto capire più e più volte, ora mi stava per confessare di essere innamorata di un altro pezzo di merda mentre nel frattempo mi teneva stretto a sè, era così fottutamente ingiusto,dovevo andarne prima di non riuscire più a trattenermi dalla voglia di baciarla nonostante sapessi che lei non lo volesse.
'Lels lasciami' ordinai io provando a toglierle le braccia che mi circondavano il collo.
«No» disse lei stringendomi così tanto che mi ritrovai a qualche millimetro dalle sue labbra.
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«Esattamente cosa vuoi che faccia qui? Ascoltare che tu ami un altro?» sbottai infastidito dal suo comportamento egoista.
