Uno scoiattolo capriccioso

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                   Nathan

La principessina era scappata con il principe,
peccato.
Sorrisi malvagiamente verso Kyle che era rimasto zitto assieme a Ros.

«La prossima volta che cerchi di accoppiarmi con una accertati almeno che sia single coglione» dissi ironicamente alzandomi e avviandomi fuori.

Almeno una gioia,
la serata era finita prima del previsto.

Ora potevo ritornare Nathan Blake e andare a una festa e scoparmi qualcuna.

                       Lels

«Ti fidi di me?» mormoró Logan
«Logan non stiamo girando Titanic» mormorai
«Uffa tutti mi dicevano che era una frase tattica da dire ad una ragazza» mormoró deluso lui.

Scossi la testa divertita da tutto ciò.

«Vieni» disse allungando la mano che io diffidentemente afferrai.

Eravamo in un bosco disperso nel nulla a scavalcare dei sassi più gradi di noi due messi insieme.

«Logan non mi vorrai uccidere vero?» domandai preoccupata guardando gli alberi fitti  intorno a noi.
Infondo io e lui non ci conoscevamo veramente,
eravamo compagni di classe vero,
ma questa era la secondo volta in cui ci parlavamo in due anni,
sapevo solo che nuotava e che suo padre aveva un ristorante basta.
Magari era un pazzo psicopatico omicida fissato con i pupazzi.

Lui scoppió a ridere.

« Chi lo sa» mormoró mostrandomi uno sguardo innocente.

Il fruscio di qualcosa che strisciava e faceva versi riecheggiò nel bosco.
Urlai spaventata e senza pensarci due volte mi aggrappai al braccio di Logan e nascosi il viso dietro ad esso.

« Cosa urli! È uno scoiattolo!! Che bellino che è» urló saltellando contento come un bambino di due anni.

Sempre tenendomi attaccata al suo braccio sbriciai davanti a me.
Aveva ragione era un piccolo e carino scoiatolino.

Ero un idiota.

Lo scoiattolo mi guardó e ci saltó addosso facendo un verso acuto e isterico come se fosse arrabbiato.
Saltai all'indietro presa alla sprovvista spaventata,
altroché carino e bellino era impossessato.

Attraversammo pure l'ultimo sasso e quello che mi trovai davanti mi fece spalancare gli occhi.

Un immerso lago risplendeva sotto la luna piena,
il riflesso delle stelle brillavano su esso facendolo sembrare pieno di diamanti,
gli alberi intorno davano un effetto più intimo, più speciale,
come se quel posto fosse un luogo segreto,
davanti ad esso c'era una panchina ricoperta di scritte di ogni genere,
e in fondo c'era una baracchina piccola con dei tavoli fuori ma era deserta , consumata,
era veramente spettacolare.

«È stupendo» dissi guardandomi intorno spalancando le braccia girando su me stessa.

«Lo so» disse lui annuendo e incrociando le braccia al petto.

Si prese il bordo della maglia e se la tolse e così fece con il resto dei vestiti.

Guardai il suo fisico asciutto ma allo stesso tempo perfetto.

«Cosa fai?» domandai non capendo.

Mi voleva per caso stuprare?

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