Litigio,albero e rivelazioni

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Mi rinchiusi in camera per due ore.
Non ci potevo credere,
non ci volevo credere.
Com'era possibile tutto ciò?
Com'era possibile che lui non si ricordasse di me?
Okay erano passati cinque anni dall'ultima volta che ci eravamo visti però non poteva avermi dimenticato no?
Ero cambiata si ma non così tanto da non farmi riconoscere.
Guardai il soffitto bianco di camera mia,
devastata,
ero veramente una stupida,
pensare così tanto ad una persona che non pensa a me,
aspettarla per anni, aspettare un suo messaggio, aspettare anche una piccola chiamata,
per poi scoprire che non si ricorda neanche di me.
Che vita di merda, veramente.

Posai un braccio sui occhi e gli chiusi, senza rendermene conto mi addormentai con le lacrime agli occhi.

                         Nathan

Mi sdraiai  in mezzo al campo verde da calcio,
guardai le nuvole,
gli allenamenti erano finalmente finiti e io ero a pezzi.
Per essere bravi non c'è bisogno solo del talento ma anche di tanto allenamento, dedicavo praticamente tutto il giorno agli allenamenti e non mi lamentavo, grazie ad essi avevo un fisico assurdo,
ma non avevo tempo di pensare a nient'altro.

«Oi Nat» mi urló Kyle venendomi incontro buttandomi poi una bottiglia d'acqua addosso.

«Dimmi» risposi afferrando la bottiglia al volo.

«Allora è questa bambina nella foto?» disse tirando fuori la foto che mi aveva rubato qualche giorno fa.

«Tu pezzo di merda» urlai buttandomi su di lui per prendere la foto,ma ovviamente lui mi schivó,
me l'aveva ancora rubata ,
come cavolo aveva fatto ?
L'avevo nascosta benissimo.

«Allora chi è ?» domandó insistentemente facendo dondolare la foto a destra e a sinistra ghignando.

«Non ti deve interessare Kyle» dissi infastidito arricciando il naso.

«Invece mi interessa, sei il mio migliore amico no?» disse mostrandomi il labbro come un bambino di due anni.

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
«Cosa vuol dire? Micca ti devo raccontare tutto!» esclamai scocciato

«Sono preoccupato Nath!» esclamó Kyle alzando la voce.

Alzai le sopracciglia.
«Perché saresti preoccupato sentiamo» borbottai infastidito.

Odiavo quando faceva così,
era la mia vita non si doveva intromettere,
se voleva sapere qualcosa
doveva darmi tempo,
non mettermi sotto pressione 

«Frate è da anni che ti concentri sul calcio, sei troppo ossessionato dalla perfezione, il successo, perché? Vivi cazzo, non ti ho mai visto avere una relazione seria poi sbuca questa foto che sembra così importante per te, voglio sapere perché? Perché punti alla perfezione? Perché non ti godi la vita? Non esiste solo il calcio cazzo!» urló lui gesticolando.

Il suo discorso mi lasció sorpreso,
non me lo sarei mai aspettato,
sembrava veramente preoccupato per me,
ma mi infastidii molto.

«Fra basta, cosa ti cambia? Io voglio solo giocare a calcio, voglio migliorare sempre,
okay cerco la perfezione ma almeno sono il migliore tu non  vedi come stai rallentando nelle partire?» risposi incazzato distogliendo lo sguardo.

«Senti fanculo te e il tuo calcio!» urló lui andandosene sbattendo i piedi per terra

«Non sono io che peggioro sempre di più nelle partite, vai pure dalla tua donzella e poi vediamo se la prossima partita ti mettono in campo» gli urlai dietro,
lui in risposta mi fece il dito medio.

Stupid famous best friend Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora