capitolo due

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CAPITOLO DUE

❁ CAPITOLO DUE ❁

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Alaska's pov.

Cazzo che noia.

Queste erano le tre parole che mi rimbombavano nella testa da quando ero entrata nella mia nuova scuola.

Quella mattina mia madre mi aveva lasciata davanti al liceo poco dopo le sette e mezza.

Ovviamente io mi ero svegliata tardi, dato che non avevo ancora comprato una nuova sveglia per la mia camera.

Inoltre a mia madre non le era passato nemmeno per la testa che io avessi delle lezioni oggi, pertanto era entrata tranquillamente nella mia stanza alle sette e un quarto.

«Alaska, datti una mossa se vuoi un passaggio... tra pochi minuti parto per andare a lavorare!»

Non appena si voltò le feci il dito medio.

Mia madre non era una persona responsabile e non riuscivo a capire come avesse già fatto a trovare lavoro qui a Derry.

Quando le avevo chiesto dove avrebbe lavorato, lei aveva alzato le spalle e bofonchiato 'farmacia'.

Io ero scoppiata a ridere, pensando che mi stesse pigliando per il culo.

E invece no, l'avevano assunta davvero nella farmacia di Derry.

Derry...

Tra tutti i luoghi di merda in cui potevamo trasferirci, mia madre aveva scelto proprio questo.

Lei e mio padre si erano appena separati, perciò aveva deciso di allontanarsi da lui.

Non mi aveva spiegato davvero che cosa fosse successo tra di loro, eppure io l'avevo intuito.

Mio padre era violento.

E questo lo sapevo davvero bene.

Comunque quella mattina avevo fatto tutto di fretta, in dieci minuti, ed ero uscita di casa ancora con una ciambella in mano.

Mia madre mi aspettava fuori nella sua macchina, impaziente.

Arrivammo davanti a scuola e lei, dopo avermi scaricata sul marciapiede, ripartì sgommando con quel vecchio catorcio di automobile, salutandomi con la mano dal finestrino.

E fu così che arrivai in ritardo il primo giorno di scuola.

Anzi, quello era soltanto il mio primo giorno di scuola, per gli altri studenti era un semplice lunedì, come tanti altri.

✓ | HEART ATTACK ( eddie kaspbrak )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora