capitolo dodici

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CAPITOLO DODICI

❃ CAPITOLO DODICI ❃

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Alaska's pov.

La figura del ragazzo si stava facendo sempre più lontana.

Che cosa cazzo era appena successo?

Provai ad accelerare il passo anche io, ma non riuscii a raggiungerlo e lui entrò velocemente in casa sua.

Suonai più volte al suo campanello ma Eddie non sembrava intenzionato a venire ad aprirmi.

«Che cazzo...» borbottai tra me e me, scavalcando la staccionata della casa dei Kaspbrak ed entrando nel loro giardino sul retro.

Cercai la finestra che dava sulla mia camera da letto, ovvero quella della stanza del ragazzo.

Quando la trovai, notai che sarei riuscita facilmente ad arrivarci arrampicandomi sul ramo dell'albero lì vicino.

E così feci, cercando di non morire salendo sulla quella quercia.

Mi aggrappai al davanzale e trovai la finestra chiusa.

Bussai più volte, aspettando che il ragazzo venisse ad aprirmi.

Non appena Eddie mi vide, sgranò gli occhi e il suo viso assunse un'espressione terrorizzata.

Spalancò di colpo la finestra, dandomi una mano per aiutarmi a scavalcare il davanzale.

«Alaska, ma sei matta? Hai la vaga idea di quello che poteva succederti?» esclamò il ragazzo, mentre un colorito rossastro si espandeva sulle sue guance.

«Oddio, Eds, non farne un dramma...» borbottai, facendo roteare gli occhi.

«Piuttosto... ti andrebbe di dirmi che cazzo ti è preso prima?»

«Niente... Io dovevo...» era palese che stesse mentendo, e la cosa mi fece ancora di più innervosire.

«Oh, lascia stare e vaffanc...» feci per dirigermi verso la porta ma la voce del ragazzo mi bloccò.

«Okay, okay! Dovevo prendere la mia pillola!» esclamò lui, prendendomi il braccio con una mano e facendomi voltare.

Ignorando le strane sensazioni che mi stava recando quel tocco, lo guardai confusa.

Allora era davvero malato.

«Che genere di pillole?» gli domandai sottovoce, quasi per timore della sua risposta.

✓ | HEART ATTACK ( eddie kaspbrak )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora