✧ CAPITOLO VENTICINQUE ✧
「 Eddie's pov. 」
Perfetta.
Ecco come mi sembrava Alaska quel mattino, addormentata di fianco a me, con le labbra socchiuse e i capelli chiari sparsi sul viso.Dopo essere rimasto un paio di minuti ad ammirarla, mi voltai dalla parte opposta e guardai l'ora segnata sulla sveglia.
La mezza, accidenti.Stavo per toccarle il volto per svegliarla quando le sue mani si avvicinarono ai suoi occhi, iniziando a stropicciarli con pigrizia.
«'Giorno... Mhh...» mormorò lei, biascicando quelle poche parole in un modo adorabile.Senza darle una risposta, la baciai di slancio, cosa che lei sembrò apprezzare molto.
Affondò le mani nei miei capelli arruffati e mugugnai alla sua stretta.«Buongiorno anche a te! Ti sei ripresa?» le domandai sghignazzando, riferendomi alla scorsa notte.
«Mhh... Si... O almeno credo!»«È stato divertente però!»
«Chi sei tu e che cosa ne hai fatto di Eddie Kaspbrak?» disse lei in modo scherzoso, risvegliandosi finalmente è tirandosi su dal letto.«Abbiamo parlato di un sacco di cose ieri sera... Me le ricordo quasi tutte per fortuna!»
«Oddio... Quali cose?»
«Come quali cose?! Ma aspetta... Ti ricordi qualcosa... Vero?»Trattenni il fiato e aspettai la sua risposta.
Non mi ero mai sentito più agitato di così.
Se lei mi avesse risposto di no, sarebbe stato un colpo troppo duro da sopportare.Iniziai ad ansimare nervosamente e lei lo notò, sgranando stranita gli occhi.
«Cos'è quella faccia? Eddie mi stai facendo preoccupare...»
«Non ti ricordi... Niente? Niente di... Di niente?»
«Mi ricordo la cosa più importante, se è di questo che ti stai preoccupando... Mi ricordo io e te... Nel letto... Nudi... Tu dentro di me...»
«Okay okay, ho capito! Te lo ricordi!»Alaska scoppiò a ridere in una risata cristallina e sorrisi al suono prodotto.
«Ma allora, cosa sono queste 'cose' di cui abbiamo parlato?» mi domandò poco dopo, giocherellando con un ciuffo ribelle dei miei capelli.«Ma non lo so... molte cose! Tra l'altro, mi ricordo benissimo di un discorso su un certo diario...»
In quel momento, la ragazza sembrò sbiancare, come se avesse appena visto un qualcosa di orrendo e macabro.«D-Diario?» mi chiese incredula, addirittura balbettando.
«Si... Hai iniziato a blaterare cose sul fatto che io e te siamo più simili di quel che crediamo... Di una matita e di tanta gomma... Dicevi cose a vanvera!»Alaska restò in silenzio, come se qualcuno le avesse tagliato la lingua.
«Ehi... Tutto... Tutto bene?»
Lei annuì non molto convinta, continuando a camminare avanti e indietro per la mia camera.Poco dopo, ricominciò vestirsi senza spiaccicare una parola e uscì dalla stanza di fretta.
«Alaska?»
La seguii al piano di sotto, dove riuscii a fermarla poco prima che uscisse dalla porta d'ingresso.«Dove stai andando?»
«Devo andare... A casa... Mia madre mi sta aspettando...»
La guardai sospettoso e alzai un sopracciglio.
«Ma ieri mi hai detto che...»
«Ti ho detto che me ne devo andare, cazzo!»Mi fermai di colpo, sentendomi improvvisamente senza difese.
Sentivo già le lacrime pronte e, cercando di non darlo a vedere, restai a guardarla impassibile.La ragazza se ne andò imperterrita, lasciandomi da solo nella mia stupida casa.
Senza aspettare un altro po', mi diressi verso la cornetta del telefono e composi uno dei pochi numeri che sapevo a memoria.«Pronto?» una voce bassa mi rispose dall'altra parte del telefono, seguita subito da una risata sguaiata.
«Eds, sei tu, vero?» continuò Richie, sghignazzando.«Si... Come... Come diamine lo sai?»
«Ho appena visto Alaska passare davanti a casa mia incazzata nera e ho immaginato che fosse colpa tua... Che minchia hai combinato questa volta?»«Ehm... Io niente! Ma avevo bisogno di chiederti una cosa...»
«Oh cazzo, certo! Chiedimi tutto Eds, anche un pompino!»Scossi la testa e pensai a quello che era appena successo con Alaska.
Che accidenti era stato?«Se, dopo che la notte scorsa si è fatto... Ehm... Come dire... L'amore... Ma il mattino dopo la ragazza se ne va senza una ragione precisa... Cosa vuol dire?»
Ci fu un momento di silenzio da entrambe le parti, ma questo fu subito interrotto dalla voce eccitata di Richie.
«Avete scopato?! Porca puttana! Cristo, questa è la notizia della vita! Eddie Kaspbrak ha perso la sua fottutissima verginità e io lo vengo a scoprire in questo modo?!»«Cosa vuoi dire con 'in questo modo'?»
«Ti sei reso conto della domanda che mi hai appena fatto, vero?»Ripensai velocemente alle mie parole e mi resi conto di quanto tutto ciò sembrasse stupido e sciocco.
Era ovvia la risposta, così come era ovvio che lei non si era trovata così bene come mi ero trovato io...
Ed era anche ovvio che la nostra relazione sarebbe terminata molto presto.«Eds... Non ci pensare troppo... Vieni da me, andiamo a vederci un film in camera mia e rilassati... Magari riesci a distrarti un po' dalla figa!»
Sorrisi mestamente alle sue parole.
«Da quando Trashmouth mi dice di allontanarmi dalla figa?»
«Che cazzo Eds, solo temporaneamente! Era ovvio! Ti servirebbe una bella scopata in realtà, se vuoi io sono disponibile!»«Cosa ne penserebbe Sarah di tutto questo?»
«Si unirebbe a noi! Adesso la chiamo e glielo propongo! Anzi, la faccio venire direttamente qui! In tutti i sensi... Tu vieni, veloce!»
E così il mio migliore amico si diresse probabilmente tutto contento verso la cucina, dove si trovava il telefono.Nonostante fossi divertito dall'intera scena, non potei fare a meno che sentirmi infinitamente triste.
***
da me è solo mezzanotte quindi è ancora un orario 'decente' per aggiornare okvoi non avete idea del parto che è stato scrivere questo capitolo
praticamente scrivevo 100 parole ogni sera in albergo e non ho idea di che cosa cazzo sia uscito
domani sono a dublino ok (non centra niente ma dovevo dirlo)
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✓ | HEART ATTACK ( eddie kaspbrak )
Romance𝐇𝐄𝐀𝐑𝐓 𝐀𝐓𝐓𝐀𝐂𝐊 | you know, heart attacks are just from loving too much ! 𝙚 𝙨𝙚 𝙚𝙙𝙙𝙞𝙚 𝙠𝙖𝙨𝙥𝙗𝙧𝙖𝙠 𝙨𝙞 𝙞𝙣𝙣𝙖𝙢𝙤𝙧𝙖𝙨𝙨𝙚 𝙙𝙞 𝙪𝙣𝙖 𝙧𝙖𝙜𝙖𝙯𝙯𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙚̀ 𝙞𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙚𝙨𝙖𝙩𝙩𝙤 𝙤𝙥𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤? 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀𝐓𝐀 ! ...