capitolo venti

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CAPITOLO VENTI

✧ CAPITOLO VENTI ✧

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Alaska's pov.

Era ormai l'ora di pranzo ma, per la prima volta nella mia vita, il cibo non era il mio unico e solo pensiero.

Infatti era da tutta la mattina che pensavo ad Eddie e a dove si fosse cacciato.

Quando il ragazzo era scappato nella direzione opposta alla mia e a quella di Bill, ero rimasta sbigottita.
Non gli interessava accompagnarmi a scuola o passare del tempo con me?
Ma, soprattutto, che cazzo gli era preso?

Inoltre, quando entrai nella mia classe di storia, Eddie non c'era, nonostante anche lui seguisse quel corso.
Pensavo che arrivasse una decina di minuti in ritardo, quando invece non si presentò proprio alla lezione.

Mentre mi dirigevo verso la mensa, incontrai Sarah nel corridoio e le chiesi se, per caso, avesse visto Kaspbrak.

«Non lo vedo da ieri pomeriggio a scuola... Perché? Problemi in paradiso?» sghignazzò lei, cercando di sdrammatizzare.
«Problemi a Derry, altroché in paradiso...» borbottai delusa, osservando la mia amica.

Mentre girovagavamo per i corridoi, le raccontai brevemente ciò che era successo tra me e il ragazzo.
Sarah si dimostrò veramente comprensiva, anche se aveva quella fastidiosa abitudine di interrompermi sempre.

«Quanto vi vedo bene insieme, tu non ne hai idea!» esclamò ridendo, guardandomi maliziosa.
Arrossì imbarazzata, osservando le mie scarpe sporche di terra.

«Ma siete fidanzati, vero?» continuò la ragazza, fermandosi davanti al suo armadietto e aprendolo.
«Ehm... ufficialmente no...» borbottai sottovoce, osservando gli studenti del liceo correre verso la mensa.

«Cosa?!» Sarah fece cadere due libri mentre si voltava di colpo verso di me con una faccia sbalordita «Come no? Che cazzo! Adesso ci parlo io a Eddie... Lo faccio ragionare, porca troia se lo faccio ragionare!»

Scoppiai in una fragorosa risata e lei mi tirò un pugno non troppo forte sulla spalla.
«Sono seria!»

Entrammo a braccetto nella mensa, dirigendoci senza nemmeno pensarci due volte al tavolo dei Losers.
La bionda al mio fianco si gettò immediatamente tra le braccia di Richie, lasciandogli un lungo bacio sulle labbra.

Ovviamente, la prima cosa che notai fu l'assenza di Kaspbrak.
Sbuffai sonoramente e mi sedetti al tavolo, facendo un cenno col capo per salutare Stanley, che si trovava esattamente davanti a me.
Avevo intuito di non stare troppo simpatica al ragazzo, ma la cosa non mi importava più di tanto.
Il riccio ricambiò il saluto con un sorriso tirato, simile ad una smorfia.

✓ | HEART ATTACK ( eddie kaspbrak )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora