capitolo sedici

1.6K 121 139
                                    

CAPITOLO SEDICI

✾ CAPITOLO SEDICI ✾

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Alaska's pov.

Il mattino seguente mi alzai presto, non avendo più sonno, nonostante la notte scorsa fossi stata sveglia fino a tardi a leggere il diario di Eddie.

Sapevo che stavo facendo una cosa sbagliata, ma non potevo farne a meno.

Avevo bisogno di capire e di immedesimarmi nel ragazzo della casa accanto.

Inoltre, in alcune pagine, mi sentivo davvero vicina ad Eddie, come se le parole che erano scritte lì sopra fossero appena uscite dalla mia mente.

Non pensavo che un ragazzo come lui potesse sentirsi come una ragazza come me.
Invece mi sbagliavo.

Inoltre, tutta questa situazione con Eddie, mi stava mandando fuori di testa.

Ero sicura di provare qualcosa per Kaspbrak.
Ma erano reali i sentimenti che provavo per lui?
Come facevo a capire se erano reali?

Di una cosa ero certa, però.
Eddie era reale.
Quando ieri sera mi aveva parlato dalla finestra era reale.
Quando mi aveva baciata era reale e la cosa mi terrorizzava.

Mi terrorizzava perché finalmente, dopo tanto tempo, sentivo qualcosa.

Qualcosa di bello.
Di veramente bello.

Dopo essermi vestita e lavata, scesi al piano inferiore per fare colazione.
Mia madre era seduta sul piano di lavoro della cucina; tra le mani teneva una tazza di latte ancora fumante.

Quando entrai nella stanza, alzò lo sguardo verso di me e mi fece un cenno verso il pacco di biscotti sul tavolo.

«Sono quasi finiti, ricordati di andare a comprarli...» borbottò lei, sorseggiando del latte.

Alzai gli occhi al cielo e ne misi uno in bocca, prendendo dal frigo del succo di frutta.

«Ah! Stasera avrò il turno notturno alla farmacia... Quindi tornerò domani mattina a casa!»

Non appena finii di mangiare, uscii dalla porta d'ingresso e trovai Eddie sul marciapiede ad aspettarmi.

«Buongiorno Grimm!» mi salutò il ragazzo, affiancandomi.

«Cazzo, perché sei così allegro? È mattina presto, c'è scuola e...»

«E ci sei tu...» mi rispose, sorridendo timidamente.

✓ | HEART ATTACK ( eddie kaspbrak )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora