Uscii dalla metropolitana a South Kensington e, dopo 5 minuti, arrivai. Eccolo: il Regency Hotel, con i suoi imponenti esterni in stile Regency riusciva a lasciarmi ogni volta senza fiato! entrai dall'illuminatissima porta a vetro e respirai profondamente; le piante, gli eleganti vasi con fiori sempre freschi strategicamente posizionati nella hall, i grandi lampadari di cristallo e l'utilizzo di colori caldi e tenui emanavano una sensazione tale di relax che avrei voluto dimenticarmi di essere al lavoro. Assorta ed assuefatta andai a lasciare la borsa e a sistemarmi, quando arrivò Jenny: capelli biondi tagliati a carrè sempre perfettamente lisci e ordinati, occhi azzurri, labbra disegnate e fisico tonico e asciutto; con quella minigonna crema poi, non c'era uomo che non la guardasse. <<ciao Barbie>> la salutai con un bacio <<ciao dormigliona, pensi che me ne sia dimenticata? me la paghi sai?!>> disse togliendosi gli occhiali da sole che aveva sulla testa <<non fare la dura, lo so che mi adori!>> le dissi guardandola con degli occhi esageratamente dolci; lei fece segno di cucirsi la bocca, mi sorrise e si allontanò.
La mattinata trascorse tranquilla, senza troppo problemi, a parte i soliti clienti incavolati col mondo pronti a sbottare senza motivo, e le solite prenotazioni, partenze ed arrivi fecero arrivare subito l'ora del cambio di turno. Aspettai Jenny e andammo nella sala pranzo dell'hotel dove era di turno Alex, che appena ci vide venne a salutarci. Alex era il mio migliore amico, vicino di appartamento e consigliere ufficiale; un ragazzo italiano dalla bellezza meridionale: moro, capelli corti alzati, mascella pronunciata, occhi castani, alto, fisico muscoloso. <<buongiorno splendori>> si avvicinò a noi raggiante, dandoci un bacio sulla guancia <<buongiorno a lei, Monsieur. Cosa fai, stacchi?>> gli sorrise Jenny <<no, oggi è una giornataccia. Owen ha la febbre e devo sostituirlo, purtroppo dovrete divertirvi senza di me>> disse alzando le spalle. <<va bene dai, ci proveremo, ma sai che non è lo stesso senza di te>> lo salutai con un bacio sulla giancia, Jenny mi imitò e mi seguì. Dopo essere uscite dall'hotel ed aver optato per la cucina italiana, io e Jenny ci dirigemmo da Italian's, dove Carla, sorridente cameriera paffutella, ci fece accomodare. <<Cosa vi porto?>> chiese allegra <<per me una pizza>> rispose Jenny, io ordinai cotoletta e patatine. <<programmi per stasera?>> chiesi a Jenny <<ho una voglia matta di shopping e tu, in qualità di mia migliore amica/ consulente/ vittima non puoi rifiutarti di accompagnarmi, soprattutto visto che devi farti perdonare>> sentenziò Jenny <<sai che non potrei mai tirarmi indietro, lo shopping è un tasto debole per me e guardacaso ho finito il mascara, che come sai è un sacrosanto diritto inviolabile>> risposi ridendo. <<avevi proprio ragione ti adoro! ti passo a prendere per le sei, non farmi aspettare!>> esultò Jenny. Arrivarono i nostri piatti, mangiammo e tornai a casaper le 3.
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E fu amore.
RomanceJulieta Alamirez è un'intraprendente ventiduenne sud-americana che vive a Londra come receptionist in un lussuoso hotel. In una normale giornata di lavoro Julieta incontra Jeff, il tipico ragazzo bello, affascinante, talentuoso e facoltoso. con l'ai...