Aprii gli occhi e mi sedetti fiaccamente sul letto, guardando la forte luce del sole che entrava dalle tende. Oggi turno mattutino, che tortura! Accesi il telefono e trovai 3 chiamate perse tra cui una di Alex e due di Jenny e due messaggi, sempre di Jenny
Allora, com’è andata??
Non fare la stronza, non tenermi sulle spine!!
Decisi che non era il caso di rispondere, dal momento che ci saremmo viste a breve, quindi mi avviai verso la cucina e misi la caffettiera sul fuoco. Decisi invece di richiamare Alex, chissà cosa voleva. Il telefono squillò a lungo, ma non rispose, così sperai di incontrarlo in hotel. Mi sedetti in cucina e accesi il portatile, sperando che un po’ di musica mi avrebbe aiutato a riprendermi
I wish you were my first love
‘Cause if you were my first
Baby there wouldn’t have been no second,
Third or fourth love
Oh,oh
Le parole di Jennifer Lopez mi fecero pensare… sarebbe ridicolo poter adattare il testo alla situazione mia e di Jeff dato che non sapevo cosa fossimo… amici? Scopamici? (da escludere, direi!) una coppia? Fidanzati? Era assurdo come ogni opzione fosse così maledettamente inadatta! Eppure lui si era dimostrato diverso, totalmente diverso dal prepotente, super sexy adone del primo appuntamento e poi gli acquisti di ieri?? Non potevo ancora crederci! Doveva essere pazzo o ricco, molto ricco! Non avevo capito ancora quale dei due fosse l’aggettivo adatto. Pensando alla trascorsa giornata decisi di andare a disfare le buste con gli acquisti, anche solo per vedere se avessi sognato. L’abito lungo con fusciacca, quello color creme, il miniabito… c’era tutto… anzi, c’era di più! Sul fondo della busta c’era una scatolina chiusa con del nastro rosso e all’interno una collana con pendente a forma di chiave in argento e brillanti, dietro la scritta “Tiffany & co.” No! Non potevo crederci, doveva essere uno sbaglio, qualcuno doveva aver scambiato le buste e… un bigliettino all’interno
“un piccolo omaggio di scuse, spero che tu capisca”
Me l’aveva davvero comprata Jeff! Ma allora era veramente pazzo! Qual era il suo scopo?? Dove voleva arrivare? Di certo di questo passo sarebbe riuscito ad ottenere qualunque cosa!
Cullata da quei pensieri iniziai a prepararmi per andare in hotel e decisi che sarebbe stato un peccato non indossare il mio bellissimo regalo, si sarebbe potuto offendere!
Arrivata in hotel, Jenny mi corse incontro e mi sembrò di vedere un po’ di fumo uscirle dalle orecchie <<vuoi farmi morire?? Sei impazzita a non lasciarmi nemmeno un messaggio?>> dritta al punto, non male <<scusami barbie, ieri sera non ho praticamente guardato il telefono>> Jenny mi guardava con gli occhi serrati <<e certo, la tua amica si preoccupa per te e tu te ne infischi e… MIO DIO CHE BELLA COLLANA!>> ma erano tutti pazzi qui? <<a-ha… indovina>> “me l’ha regalata Jeff! Vedi che bella aaaaaaaah oddio sono così felice!!!” si, più o meno avrei voluto dire qualcosa del genere <<no! Non mi dire che… lui?? Oddio, ma è bellissima! Tiffany??? Oddio Giuly, come minimo gliel’avrai data!>> ma come le veniva?? <<no Jenny, nemmeno per sogno! Me l’ha comprata lui, nemmeno lo sapevo!>> Jenny mi guardava con gli occhi sgranati <<ragazza mia, non fartelo sfuggire! Per niente al mondo!>> bell’incoraggiamento <<lo so, lo so ma ecco… penso che ora dovremmo lavorare>> guardai la gente al bancone della reception <<giusto, giusto>>
Tornai a casa e decisi di andare a trovare Alex per sapere cosa volesse. <<ciao Alex>> lo salutai con un bacio, lui mi guardò con gli occhi spalancati <<hem, ciao July>> mi disse guardando dietro di lui <<volevo sapere come mai mi hai chiamato>> ma perché non mi faceva entrare? <<si, ecco non era niente di importante, non preoccuparti>> disse in modo evasivo <<Alex, ma che fai?>> dietro di lui apparve una ragazza dai capelli rossi molto voluminosi, avvolta da un lenzuolo che appena mi vide corse via. Era Katy, la receptionist del nostro hotel! Guardai con la bocca spalancata Alex che era diventato paonazzo <<ok. Scusate non volevo interrompere niente, tolgo il disturbo>> dissi, scossa <<ma no, Giuly non è il caso…>> Alex cercò di allentare la tensione <<ciao Katy>> mi girai e tornai a casa, sbattendo la porta. Alex e Katy?? Ma perché diavolo non me l’aveva detto? A che gioco stava giocando? Ero furibonda! Io come una scema gli raccontavo sempre tutto, gli avevo raccontato perfino di Jeff! E lui? Si sbatteva quella sgualdrina e nemmeno me lo aveva detto! Assurdo! È proprio vero che gli uomini sono tutti uguali!
Misi sul fornello l’acqua per la pasta e andai a spogliarmi, ripensando all’assurda scena appena vissuta, quando qualcuno suonò il campanello. Aprii la porta <<Ciao Giuly>> feci per chiudere la porta in faccia ad Alex ma lui la fermò con un piede <<hai ragione. Ti devo delle spiegazioni>> disse quasi mortificato <<no, no per l’amor di Dio la vita è tua e puoi fare quello che vuoi, figurati quanto mi frega! Buono a sapersi, comunque>> dissi stizzita <<dai Giuly, fammi entrare>> mi implorò <<entrare? No, sei pazzo?? In camera da letto c’è un bellissimo ragazzo del quale non ti ho mai parlato, abbiamo appena finito di fare sesso sai? Probabilmente è ancora nel mio letto a fumarsi una sigaretta>> Alex si strofinò il viso con una mano <<ti prego>> mi disse e io aprii la porta.
<<sai tutto di me, ogni particolare della mia vita. Ti ho sempre raccontato tutto, lo sai>> iniziò Alex <<si, era quello che credevo anche io… prima di oggi>> lo stuzzicai <<Giuly, andiamo! Non ti ho detto niente di me e Katy perché… non c’è niente da dire! Lo sai che non stiamo insieme!>> buttai la pasta. <<no, infatti anche io mi porto a letto il personale dell’hotel, non lo sapevi?>> lo so, stavo facendo la stronza, ma quello dalla parte del torto era lui! <<ieri sera, dopo il turno, lei era senza la macchina, così mi sono offerto di accompagnarla a casa, ci siamo fermati a prendere una birra… e poi è venuta a dormire da me>> certo, dormire <<puttana>> dissi sdegnata <<si sa… voglio dire, come vanno queste cose. Non ho avuto il tempo materiale di dirtelo, siamo a casa mia da ieri sera>> e io che pensavo che quello di dormire nel suo letto fosse un privilegio riservato a poche (cioè a me) <<la cosa che mi fa incazzare è che io ti racconto sempre tutto! Sai tutto quello che faccio, chi frequento, quando e perché e pensavo fosse lo stesso>> mi sentivo leggermente bugiarda se pensavo a Jeff <<lo sai. È così e mi dispiace tanto per quello che è successo oggi. Davvero>> Alex si alzò e mi venne ad abbracciare <<scusami>> mi disse piano mentre io respiravo il suo profumo, così familiare per me <<va bene dai, te la do vinta, ma non ti ci abituare!>> restammo per un po’ così, godendoci la ritrovata pace.
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E fu amore.
RomanceJulieta Alamirez è un'intraprendente ventiduenne sud-americana che vive a Londra come receptionist in un lussuoso hotel. In una normale giornata di lavoro Julieta incontra Jeff, il tipico ragazzo bello, affascinante, talentuoso e facoltoso. con l'ai...