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Mi prese il mento tra l'indice e il pollice, costringendomi a guardarlo. Era a due centimetri di distanza da me e lo guardavo negli occhi che sembravano più scuri, nel suo sguardo una nota di perplessità, quasi di malinconia. Il cuore mi batteva all'impazzata e il respiro mi si spezzava <<d-dimmi>> deglutii <<perché?>> mi chiese fissandomi <<perché... cosa?>> mi mancava l'aria <<andiamo Julieta, sai benissimo a cosa mi riferisco! Non riesco ancora a capire la reazione che hai avuto quella sera>> ci risiamo <<non voglio parlarne>> mi divincolai e lui mi prese per un braccio <<sai benissimo che è un argomento che va affrontato>> e lo sapevo benissimo <<non ho una spiegazione da darti, non so cosa mi sia successo ho solo pensato che fosse la cosa giusta da fare e... ecco...>> sentivo di non poter reggere un minuto di più a quello sguardo, a quegli occhi così penetranti e seducenti; mi sarebbe scoppiato il cuore <<oh, al diavolo!>> lo presi per un braccio spingendolo verso di me e cercai le sue labbra. Dio quanto era meraviglioso! La voglia di toccarlo, di tenerlo stretto a me e sentirlo mio mi stava devastando e non riuscii a controllarmi, così commisi quella folle azione come atto liberatorio, per me e il mio cuore. Fu un lungo, dolce e sensuale bacio e il Tamigi ne fu testimone, illuminando parzialmente il nostro profilo, facendo sparire tutto intorno a noi. Dolcemente allontanammo le nostre labbra e io appoggiai la fronte sul suo mento <<Jeff, io...>> mi mise un dito sulla bocca <<non devi aggiungere altro>> concluse con un nuovo bacio. Sentivo di poter svenire tra le sue braccia, di non volere nient'altro.

Ci incamminammo, percorrendo la riva del Tamigi, finché Jeff mi guardò e, con un sorriso malizioso mi disse <<vieni con me, abbiamo un conto in sospeso da troppo tempo>> non mi diede neanche il tempo di rispondere che mi prese per mano (oddio!) e arrivammo all'ingresso della boutique "charmant", ovviamente chiusa vista la tarda ora. Guardai Jeff perplessa e lui mi fece l'occhiolino (la cosa più tipica di Jeff). Dopo pochi minuti si presentò davanti alla boutique una ragazza alta circa due metri con una minigonna ascellare truccata e accessoriata a dovere <<scusi l'attesa signor Spencer, la sua e-mail mi ha colta di sorpresa>> disse civettuola <<non c'è problema Gwen>> si limitò a rispondere Jeff. Dopo che la commessa ebbe aperto la serranda con un telecomando entrammo nella boutique che aveva un lucidissimo pavimento in ceramica, interni sui toni del rosa e del bianco illuminati dalla forte luce dei faretti. Guardai Jeff spiazzata <<fidati di me entriamo>> entrammo mano nella mano e Gwen si mise vicino alle barelle di abiti, a nostra completa disposizione.

Jeff mi fece sedere e si allontanò seguito dalla commessa così ebbi un po' di tempo per osservare la boutique che aveva un vastissimo assortimento tra capi di abbigliamento, accessori, gioielli e qualunque altra cosa fosse luccicante o sbrilluccicosa. Poco dopo la commessa mi fece entrare in camerino e mi passò un abitino rosa in lamé con cinta in raso che provai senza capire fino in fondo che diavolo stessi facendo. Quando ebbi finito la commessa mi esortò ad uscire e trovai Jeff seduto fuori dal camerino ad aspettarmi, sembrava uno di quei film americani nei quali la felice coppietta va a fare shopping e lei esce civettuola dal camerino con aria di "amore, dimmi che sono bella".... No. <<ti sta d'incanto>> Jeff mi guardava dalla testa ai piedi toccandosi il labbro inferiore col pollice, in una mossa incredibilmente sexy <<Jeff, non avrai intenzione di...>> mi passò un altro abito <<non ti preoccupare, prova questo>> mi sorrise ed entrai nel camerino guardando la mia nuova proposta: un bellissimo abito lungo con fusciacca sul quale era accennato il disegno di fiori posizionati a caso iniziando dai toni del grigio arrivando a quelli del rosa pesca, doveva essere molto costoso vista anche la mirabile fattura così decisi di togliermi il dubbio sbirciando il cartellino dove era riportata numeri piccolissimi la somma di 1008£. Era quasi uno stipendio! Indossai l'abito e uscii dal camerino, per cercare di far tornare a Jeff la lucidità mentale <<Jeff, ma guarda che...>> mi guardava con gli occhi sgranati <<è... bellissimo... sei davvero bella>> il mio cervello andò in tilt, dimenticando il mio intento e sul mio viso, che doveva essere bordeaux, apparve un sorriso ebete del tipo "io?? Bellissima?" <<vorrei che provassi anche questo>> mi disse passandomi un abito color crema con scollo che si incrociava sulla vita e una cinta in raso nera sotto di essa. Provai anche la mia ultima proposta, Jeff mi osservò sorridendo e guardando la commessa disse <<perfetto. Prendo tutto>> sgranai gli occhi e per un attimo il mio cuore si fermò <<Jeff, no>> cercai di fermarlo <<Julieta, non ti preoccupare, se lo faccio è perché so di poterlo fare>> beh, di certo era molto, molto meglio del mio prendisole turchese!

<<spero che ti piacciano i vestiti>> mi guardò continuando a guidare <<stai scherzando? Sono semplicemente meravigliosi>> dissi in tono riconoscente e lui fece un sorriso malizioso, assorto nei suoi pensieri. Arrivammo di fronte al mio condominio e lui scese per accompagnarmi alla porta (forse era davvero un film) <<sono felice di aver passato questa serata con te... e di aver chiarito... vuoi salire?>> gli chiesi senza pensare troppo <<no. Non mi sembra il caso. Ma ti ringrazio lo stesso>> cosa?? Mi aveva detto di NO! Assurdo, due giorni fa eravamo ad un passo dal concederci l'uno all'altra e ora mi stava dicendo di no... magari non era una cosa così negativa... magari aveva capito che avevo bisogno di più tempo e spazio... magari ci teneva davvero che funzionasse... Jeff Spencer che ci tiene davvero, sorrisi all'idea <<buonanotte, principessa>> mi scostò una ciocca di capelli dal viso e si avvicinò a me, per porgermi un casto, dolce bacio sulle labbra. Arrossendo lo guardai negli occhi e notai una luce diversa, particolare... quasi raggiante <<buonanotte>> sorrisi e aprii il portone per poi entrare e lasciarmi alle spalle la sua meravigliosa immagine, la sua dolce, magnetica presenza che sentivo quasi necessaria... Julieta, Julieta.... Ma cosa ti sta succedendo?


E fu amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora