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Tornai a casa, poggiai la borsa e le chiavi sul mobiletto all'ingresso e finalmente scesi dai "trampoli". Andai in camera da letto e mi spogliai per poi aprire il grande armadio a specchi che si trovava di fronte al letto con la testiera color panna, a destra della mia fantastica toilette trucco! presi un pantaloncino e una canotta comoda e andai in cucina per mettere la teiera sul fornello (dovevo pur abituarmi alle tradizioni inglesi!). Scostai la lunga tenda crema della porta-finestra e mi godetti un po il panorama, agevolato dall'altezza del 5° piano. Sulla lunga strada di Chepstow street i negozi erano affollati come sempre, alcune mamme dividevano un gelato sgocciolante con i loro bambini, coppiette che guardavano le vetrine mano nella mano, uomini in giacca e cravatta al telefono e più avanti, al St. Stephens Gardens qualche anziano signore chiacchierava, dei ragazzini giocavano con il pallone, altri ragazzi si incontravano lì con i cani. Sebbene fossero le 16:20 nessuno sembrava curarsi del tempo che scorreva; le persone erano come ipnotizzate dalla magia tipica del mese di giugno che sembrava far curare la gente solo del piacevole tepore e del calore che offriva; quel tepore che bastava a tutti. Il fischio della teiera mi fece tornare alla realtà ricordandomi i miei impegni, così bevvi il tè, feci una doccia fresca e scelsi con poca attenzione un completino intimo sui toni del rosa e del bianco. Scelsi dall'armadio un paio di hot pants beige, una fascia pesca con scarpe di tela abbinate e asciugai i capelli lasciandoli morbidi lungo la schiena; mi truccai con gloss e fard rosa tenue e sugli occhi misi l'ultimo goccio di mascara rimasto (dovevo ASSOLUTAMENTE comprarne uno nuovo) e un filo di matita nera nell'interno dell'occhio. voilà, pronta per scendere.

Salii sulla Fiat 500 di Jenny che anche questa volta, vestita con un top bianco abbinato alle scarpe alte e mini fuxia in tinta col rossetto, non aveva perso occasione di attirare l'attenzione. Ci avviammo verso Coin, il nostro centro commerciale preferito, e dopo aver dato un'occhiata generale in giro ci dirigemmo al reparto abbigliamento dove ad attenderci c'era una stangona in tailleur con una gonna cortissima e dei capelli rossi incredibilmente voluminosi. <<buonasera posso aiutarvi?>> chiese con un sorriso a 36 denti. <<si grazie, vorremmo qualche consiglio...>> rispose Jenny con un sorriso altrettanto grande. Dopo praticamente un ora e mezza Jenny si decise a lasciar perdere le minigonne che praticamente coprivano solo l'inguine e la persuasi a scegliere una mini a balze lilla, una mini plisettata turchese, un gilet di jeans con perle e pailette un top a fascia con strass rossi, un bikini top rosa con fantasie astratte tono su tono e due mini abiti; essendo più tradizionale io presi un top bianco svasato in pizzo, una blusa indaco smanicata, un jeans slavato con dettagli in pailette e strass (che secondo Jenny mi faceva un sedere da favola), un pantaloncino verde acqua e un abito nero con spacco all'altezza della coscia (io? davvero??). Sorridenti e soddisfatte andammo nel reparto cosmetici, a noi meglio noto come "paradiso" dove ad accoglierci c'era come sempre Charles, il nostro make up artist di fiducia che ci sorrise venendoci incontro. Charles era un uomo francese sulla quarantina originario di Nantes, capelli e occhi scuri, un sorriso perfetto e un pizzetto affascinante quasi quanto la sua fossetta sul mento. <<ma bonjour amori, venite con me seguitemi, mi è arrivata giusto ieri una linea di gloss lucidi e brillanti, con abbinate delle matite satinate per gli occhi fantastique! e croyez-moi adorerete la nuova collezione di smalti!>> Charles si faceva strada tra i cosmetici come un orgoglioso guerriero, conducendoci a quella che lui chiamava "lieu de creation", ovvero uno specchio con luci fortissime e un ripiano in marmo dove teneva ordinatissimi tutti i suoi "strumenti di creazione". Jenny si sedette e Charles iniziò <<guarda amour, ti faccio provare questa matita bianca con riflessi satinati azzurri, su tes yeux sarà perfetta!>> iniziò a smanettare sul viso di Jenny con fare molto professionale, come suo solito <<completiamo il maquillage con un gloss carne effetto bagnato, un fard rosa e beaucoup de mascara>> dopo aver spennellato il viso di Jenny si scostò dallo specchio per farla ammirare. Wow! Jenny era davvero incredibile, gli occhi sembravano molto più luminosi, grandi e azzurri; ammaliata dal suo riflesso Jenny comprò (come sempre) le proposte di Charles, io presi il mio mascara, qualche smalto e tornammo a casa.

E fu amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora