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Durante la celebrazione del rinnovamento del Regno di Sasherd, il suo sedicesimo anno da Faraone, la Regina e Hazyrah commentavano le abilità canore e l' impegno di Aisha, e credevano che il loro piano di corrompere Curucat fosse giunto al punto desiderato. Il Faraone era in mezzo alla sala, quindi non poteva sentire i discorsi delle due donne, che, tra un canto ad Osiride e una preghiera a Ra, si scambiavano le loro opinioni. Durante il rinfresco dopo la celebrazione al tempio, svolto a palazzo, Hazyrah e Sherezade continuavano a parlare fra loro, mentre il Faraone stava ringraziando tutti i presenti alla cerimonia, non senza essersi accorto dello strano atteggiamento della moglie e la precettrice, che lo persuasero ancora di più a credere alle parole di quel ragazzo e a mantenere ferma la decisione che aveva preso la mattina stessa. Lo avrebbe comunicato a Sherezade la sera stessa.

Le due donne si appartarono sulla panchina di marmo nel giardino reale, mentre tutti si stanziavano sotto il portico per il banchetto o presso il laghetto per rinfrescarsi in quella calda giornata. Una cameriera di palazzo passò ad offrire una coppa di vino pregiato, ed entrambe accettarono volentieri. Sherezade si guardò attorno attentamente, controllando che non ci fosse nessuno nei paraggi ad ascoltare i loro discorsi, ma non poteva sapere che il suo piano, che sembrava così perfetto, era stato smontato dalla semplice curiosità di un ragazzo, Lebhet, del tempio diretto dal povero Curucat che lei ed Hazyrah avevano corrotto. Un' innocenza ed una curiosità che per Sherezade sarebbero state quasi fatali. Lei era ignara di tutto ciò, perciò continuò i suoi loschi discorsi con Hazyrah, la quale era solo uno strumento nelle sue mani, ma che si sentiva tanto importante.

-Prego, Hazyrah, sedetevi. Avete nuove informazioni da darmi sulle ragazzine?- chiese la Regina, dopo aver bagnato le sue labbra nel dolce liquido. -Ho parlato con Curucat ieri sera, dopo la lezione al tempio. Mi ha riferito che il vostro volere viene eseguito anche senza molti sforzi, perché Agarizha si rifiuta spesso di ripetere certe formule, e farnetica qualcosa sul fatto di credere ad un Dio unico, rifiuta di fare offerte ad Osiride e di ripetere alcuni canti e alcuni rituali. Comunque lui farà di tutto per compiacervi e fare in modo che sia Aisha l' erede al trono d' Egitto.- rispose la precettrice, fiera del suo contributo, sistemandosi i capelli ondulati. I suoi occhi risplendevano di più dei suoi orecchini d' oro alla luce del sole. -Ottimo lavoro, Hazyrah, ma non smettere mai di avvertirlo, in modo che non si dimentichi mai i suoi doveri da Sommo Sacerdote verso la sua Regina. Stasera, alla cena, reciteremo altre preghiere per Osiride e mostreremo anche al Faraone che Agarizha non potrebbe mai diventare Regina a causa della sua cocciutaggine e della sua maleducazione.-, le sorrise la Regina, passandosi una mano sul viso come per pensare alla mossa successiva da mettere in atto. -E' un piacere potervi aiutare in tutto ciò che vi serve, mia Regina. Sono d' accordo con voi in tutto ciò che affermate. Gli dei che governano questo pase non possono essere infangati e una persona come Agarizha, troppo impulsiva e maleducata, non potrebbe mai prendere le redini di un Regno, tantomeno delle Due Terre- -Me ne rallegro, Hazyrah. Qualcuno di buonsenso esiste ancora. Non capisco perché il mio amato sposo si rifiuti di accettare la realtà dei fatti. Anche io amo entrambe le Figlie Reali, ma è ovvio che Agarizha non è adatta a regnare. Ad ogni modo, grazie per tutto quello che fai e per il tuo appoggio. Ora puoi andare a riposarti, per oggi sarà Zamira, la governante, ad occuparsi delle bambine. Ci vediamo stasera a cena.- Sherezade la congedò con un caloroso abbraccio per poi raggiungere il Faraone ai festeggiamenti.

* * *

Sasherd le lanciò un' occhiataccia, e lei lo guardò con aria interrogativa: che cosa aveva? Dopo i festeggiamenti, i due Coniugi Reali salirono nelle loro stanze, finalmente da soli, dopo aver parlato con più di duecentotrenta persone da mezzogiorno al tramonto, senza un attimo di tregua. La Regina si sedette sul letto, esausta, togliendosi la parrucca e i gioielli, cambiandosi d' abito in attesa di mettersi quello per la cena: ora indossava una veste bianca di lino, morbida, con delle spalline sottili, che non copriva del tutto i seni. Sasherd rimase alla finestra, senza cambiarsi, senza rivolgere uno sguardo o una parola alla sua Sposa.

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