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La Regina chiuse le tende della stanza della precettrice e controllò più volte che nessuno ascoltasse la loro conversazione, poi accese la torcia della stanza e si versò del succo di carruba in un calice dorato, decorato dai migliori artigiani di palazzo con scene di ringraziamento ad Iside ed Osiride. Lo prese elegantemente fra le mani dalla pelle liscia e le dita affusolate e lo portò alle labbra sottili, sorseggiando la dolce bevanda. Sherezade si sedette sul letto di Hazyrah, accanto a lei, dopo aver bevuto, e sospirò. Doveva tenerla sulle spine e riflettere se avrebbe realmente potuto fidarsi di lei. Di solito andavano molto d' accordo, ma questa volta si trattava di qualcosa di realmente delicato.

-Non esitate, Maestà. Di me potete fidarvi- le sorrise, mentre iniziava a cambiarsi per dormire. Si tolse l' abito elegante che aveva indossato a cena e lo ripiegò attentamente, le scarpe e i gioielli, riponendoli nel cassetto apposito. Si specchiò per struccarsi occhi e labbra, si pettinò i capelli e si mise una vestaglia di lino, bianca, con spalline fini e scollatura fino a metà seno. Quando finì, tornò a sedersi accanto a Sherezade, che la guardava, incantata. Non si poteva certo affermare che Hazyrah fosse una brutta donna. -Lo so, Hazyrah, e te ne sono grata. Ma sai, non è facile ... non è facile ammettere una crisi così clamorosa. Lo so bene quali sono i miei doveri, quelli di una Grande Sposa Reale, ma non posso continuare così ...- la Regina abbassò lo sguardo e un' occhio si lasciò scappare una goccia cristallina che bagnò il pavimento candido. -Ditemi, Maestà. Non capisco di cosa si possa trattare. C' entra forse Agarizha? Ha fatto qualcosa di male?- chiese l' altra, allarmata, accarezzandola e abbracciandola timidamente, sempre rispettando il suo stato sociale. Non osava certo paragonarsi alla Grande Sposa Reale. -C' entra, ma non è l' argomento principale e, per una volta, non ho nessuna riserva nei suoi confronti.- Sherezade si asciugò le prime lacrime con un fazzoletto bianco di lino decorato con l' Occhio di Ra. -Non tenetemi sulle spine, per favore.- Hazyrah era ansiosa. -Per la prima volta in trent' anni, io e il Faraone non siamo d' accordo. -Capita, a volte, di poter discutere su certi argomenti. Qual è il problema, mia Regina? -Si tratta dell' erede al trono d' Egitto. -Senza offesa, Maestà, ma non è presto per pensarci? Non è una faccenda da prendere alla leggera e sia Aisha che Aharizha sono ancora due bambine... -Lo so, Hazyrah, e non prenderei così a cuore la faccenda, se non fosse per un piccolo ma importantissimo particolare. -Di che cosa state parlando? -Sasherd è salito al trono quando aveva già trentasette anni, e non gli resta molto da vivere, ora. Anche io non sono più molto giovane e se il Faraone morisse, l' Egitto non avrebbe una persona che sappia guidarlo secondo Maat. -Ci sareste voi, mia Regina. -Non sarei capace di vivere a lungo senza il mio Sasherd. E poi la scelta dell' erede va presa in accordo, la Coppia Reale è un' anima sola. Fatto sta ... -Fatto sta ...? Che cosa? -Sasherd sembra aver perso il lume della ragione. Che Osiride e Ra abbiano abbandonato i suoi pensieri?- La Regina nascose il suo viso nel fazzoletto e fece un mezzo sorriso beffardo. Forse finalmente Hazyrah si sarebbe convinta delle sue affermazioni e l' avrebbe aiutata. -Perché dite questo, Maestà? -Lui pensa che la più adatta a regnare sia Agarizha. Ma come può solo sfiorargli l' anticamera del cervello una simile idiozia? -Veramente il Faraone afferma ciò? Non riesco a crederci... -Non dirlo a me, Hazyrah. Sono mesi che cerco di convincerlo del suo errore, ma lui continua dicendo che in lei arde un fuoco degno di una guida, e io non so cosa rispondergli ormai. -Un Faraone non può agire così, anche solo queste affermazioni, ma che dico, anche solo pensare certe assurdità è una violazione alla sacra Regola di Maat. -Già, ma non posso agire da sola. Ho bisogno del tuo aiuto per farlo rinsavire. -Ditemi quel che devo fare e io agirò.-, rispose Hazyrah. Il viso della Regina si illuminò. Finalmente la frase che avrebbe voluto sentire. Certo, aveva messo un po' di tempo per convincerla, ma ce l' aveva finalmente fatta. -Devi aiutarmi a convincerlo che Aisha è la scelta migliore. E non quella sporca e ignobile Agarizha. Quella sa solo rovinare i vestiti migliori e mandare all' aria il paziente lavoro delle truccatrici. Sbaglia anche tutte le preghiere.-, continuò, puntando sull' argomento che stava più a cuore alla precettrice. Sapeva di essere riuscita a colpire nel segno. -Avete tutte le ragioni, Maestà, e tutto il mio appoggio.-, la rassicurò lei. -Ti ringrazio infinitamente, Hazyrah

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