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Mohamed e Zara si svegliarono con i dolci e tenui raggi del sorgere del sole, segno che il buon Ra aveva sconfitto nuovamente i demoni delle tenebre e che la legge di Maat era rinnovata ancora per quel giorno. I due amanti, ormai ufficialmente sposati al cospetto della legge poiché vivevano sotto lo stesso tetto, finalmente, dopo tante sventure, potevano dormire insieme. Ma qualcosa li turbava: sarebbe stato difficile ritrovare Kauzia e convincerla ad andare a vivere con loro e a incontrare il suo fratellino, Hyero? E Omar? Avrebbe tentato nuovamente di far loro del male e di separarli, oppure di fare del male al ragazzino? Quello era un pazzo ed imprevedibile, non c'era da abbassare la guardia, con lui. Zara sospirò: quanto avrebbero dovuto aspettare, ancora, prima di poter condurre una vita serena, senza troppe preoccupazioni? Mentre la giovane donna si apprestava a servire l' abbondante colazione, focacce calde e gallette ricoperte di miele, datteri, insalata fresca, pesce grigliato e un' abbondante tazza di latte caldo, qualcuno bussò alla porta d'ingresso della villa che le apparteneva. Ella ebbe un sussulto: chi poteva essere? E se fosse stato Omar, giunto a vendicarsi e ad uccidere il suo Mohamed? Quel pazzo non avrebbe certo faticato ad evadere, sapendo di che pasta era fatto, e non si sarebbe certo fatto scrupoli a raggiungere il suo scopo principale: riconquistare con la forza la sua Zara. Mohamed si alzò sbuffando, pulendosi le labbra bagnate di latte. -Chi sarà, a quest'ora del mattino?-, bofonchiò, ancora mezzo addormentato, dirigendosi verso la porta e indossando una tunica decente, coprendo il misero gonnellino che usava per dormire e rendendosi in quei pochi secondi, almeno presentabile. Zara fremeva d' ansia, invece il ragazzino si dimostrava di una calma invidiabile. Sgranocchiava una focaccia e beveva qualche sorso di latte, forse ancora provato dall' avventura del giorno precedente. La giovane donna si calmò solo quando vide Mohamed tornare indietro in compagnia del giovane Kebhan, figlio di un alto funzionario e amico della primogenita della Regina Sherezade. -Ciao, ragazzo, hai fatto colazione? Vuoi sederti con noi? Non fare complimenti, il pasto è abbondante, per noi soli-, lo invitò la giovane, che provava una certa simpatia nei suoi confronti. Col suo fiuto da poliziotta, sapeva riconoscere le persone di cui ci si poteva fidare o meno. Solo una volta aveva fallito: con Omar. Ma quello sbaglio non si sarebbe più ripetuto, se lo ripromise. Il giovane ringraziò, si sedette accanto a Hyero e mangiò qualche dattero, preferendo però l' acqua limpida e fresca al latte caldo. -Scusate se sono giunto così, di primo mattino, senza preavviso, ma ho una comunicazione importante, anzi, una richiesta importante da rivolgervi, da parte della principessa Aisha.- annunciò, non appena si fu sfamato e dissetato con quelle prelibatezze degne di corte. I tre, incuriositi stettero ad ascoltare attentamente. -Come ben sapete, Kauzia è la secondogenita della Regina, raccolta dalla strada quando i rapitori la abbandonarono, e ribattezzata col nome di Agarizha. C'è però un problema: la Regina ha voluto rinchiuderla nel tempio di Osiride per il resto dei suoi giorni. Per questo la primogenita, sua sorella, ha voluto chiedermi di rivolgervi questa preghiera: liberare la sorellina e portarla a vivere con voi, lontano dai sotterfugi e dalle ingiustizie, in modo che finalmente viva felice.- Quando Kebhan finì di parlare, Hyero credette di aver sognato: veramente la primogenita voleva questo? Veramente voleva aiutarli a salvare Kauzia e voleva separarsene, in modo che vivesse felice con la sua vera famiglia? Gli scappò una lacrima e le altre la seguirono, bagnando le guance del ragazzino. -Finalmente vivremo insieme...- -Hyero...- Mohamed lo abbracciò istintivamente, mentre Zara, ancora di sasso, non sapeva che a lei sarebbe toccato un altro compito, ancora più complicato. - E per voi, dama Zara, c'è un' altra richiesta da parte della principessa.- -Sarebbe?- -Dovreste indagare segretamente su Sua Maestà e sulla precettrice Hazyrah riguardo alla morte sospetta di Sasherd.- Un' indagine segreta... tutto ciò la intrigava. E quella ragazza, la primogenita, Aisha, si rivelava piena di risorse e un' alleata fondamentale per la liberazione di Kauzia. Zara non ci pensò su due volte: -Accetto.-

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