cap. 8

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Kate ridendo allegra, stava guardando un film d'animazione e comico. Quando avvertì di nuovo quella sensazione alla bocca dello stomaco. Si alzò in piedi di scatto e invece di andare in bagno, come avrebbe voluto. Si diresse verso la finestra, vicino alla porta d'entrata. Spostò un po' la tenda, che la madre adorava e osservò quelle due persone che si avvicinano. Erano i due amici, dei due idioti. Quando li vide bussare alla porta, contò a dieci prima di aprire. Sorridendo, li salutò. "Ciao" "ciao Kate, se non ti ricordi di noi. Beh io sono Phil e lui è Adam" "si, si. Mi ricordo di voi. Ma se state cercando mio fratello. Sappiate che é andato a vivere con Oliver" i due si guardarono sorpresi e Adam poi sorridendo "sono qui vicino o sono proprio a casa di Oliver?" "proprio a casa sua". Philip sorrise prima al rosso e poi a lei. "Dovremmo farci un bel giro, ma almeno siamo stati ripagati nel vederti. Sai, non mi attira per niente Adam. É un tale cretino" "cretino?! Non rininziare!" Sbottò l'altro che poi la guardò sorridendo "grazie per avercelo detto e scusa Phillip. Ciao" "ciao" appena li vide andare via in macchina, la sensazione diminuì fino a scomparire. Ma che...cazzo?! Erano loro? Erano loro!
Erano decisamente loro, a portargli quella sensazione!
Tremante per l'imprevisto, andò direttamente in camera, per vedersi la fine del film. Quando sentì un brivido sulla mano e girandosi da quella parte, vide il libro. Quando era apparso quello? Forse, l'aveva portato con sé un'ora e mezza prima. Scuotendo la testa, si concentrò sul film. Dopo avrebbe iniziato a leggerlo. Sicuro.

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Black Wind.

Sono Caterine Sestavine, erede dei grandi Sestavine. Una compagna del figlio della luna. Non ero nata per questo, ma ora lo sono e ne sono contenta. Anche se all'inizio non era così. Non desideravo nient'altro che vivere la mia vita in santa pace, ma adesso non sono certa, che quella fosse vita.
Mangiavo insieme ai miei fratelli e sorelle. Ridevo con i miei nipoti, giocandoci e insegnandogli. Anche se anche io, a mia volta venivo istruita. Quello che leggerete nelle prossime pagine, é diverso da quello che hanno insegnato a me. Ma é più utile questo, di tutte le ore, le giornate e gli anni passati dietro a insegnanti e maestri. La vita dopo queste pagine, la vivrete in maniera diversa. Capendo che c'è altro, oltre a noi. Capendo che ci sono altre persone, oltre a noi.

Che la mia avventura in questo mondo nuovo, vi entusiasti e vi faccia capire, com'è essere figli della luna o anche compagni.

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Kate lesse quelle parole una decina di volte, prima di riprendere a leggere. Sistemandosi comoda sul letto.
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Per passare il tempo, durante una bella giornata soleggiata con gli uccellini, che cantavano da un albero a un altro, alle spalle di un fiumiciattolo. Stavo raccogliendo i lunghi capelli biondi, quando avvertì una strana sensazione dietro di me. Poi dei rumori assordanti e degli urli, che fecero scappare gli uccelli. Spaventata e curiosa, mi alzai dall'erba rigogliosa e verde, e mi camminai in quella direzione. Bloccandomi vedendo due figure muoversi e combattere tra di loro. Seguì i loro movimenti, fino a quando questi non si fermarono uno di fronte all'altro, guardandosi male. "Sei migliorato, fratello" l'altro si alzò in piedi, passandosi una mano tra i capelli scuri "mi sono allenato con nostro padre, durante la tua assenza" "ne sono contento e allo stesso tempo, onorato" "l'onore per me, é batterti a duello".  Una risata allegra e priva di pericoli, sgorgò dal ragazzo alla mia destra. Che mi incantò, ma alla stessa maniera, mi spaventò e facendo dei passi indietro, tornai nella mia dimora.

Quando lo vidi la prima volta. Non riuscivo a credere, che esistessero delle persone assomiglianti a dei dell'Olimpo.  Non avevo ancora capito, che lui sarebbe stato la mia perdizione, come la mia salvezza.

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Kate si lasciò cadere sul cuscino, cercando di immedesimarsi in Caterine. E non fu per niente difficile. L'autrice, parlava di sensazione. Che avesse provato anche lei, la sua stessa morsa?
Non sembrava un libro falso. Anzi, era fin troppo reale. Riusciva ad avvertire ancora i brividi sulle braccia. Chiuse il libro, quando si sentì chiamare al piano inferiore e lasciandolo sul letto, andò ad apparecchiare.

The secrets of a Wolf.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora