Trasformando il proprio corpo in un lupo, Cameron sorrise soddisfatto. Era bello tornare in quella forma.
Stiracchiando le zampe e la colonna vertebrale, aspirò il profumo della foresta per poi bloccarsi. Profumo di lavanda.
C'era una scia di quel delizioso profumo.
Senza pensarci due volte, prese a correre, schivando arbusti e alcune volte anche degli Omega, che controllavano il perimetro. Sentendo il profumo alleviarsi, così come il colore, ringhiò dal nervoso.
Doveva riuscirci, questa volta doveva farcela. Non gli importava di niente, solo di quel profumo e di ciò che derivava.
Saltò un fiume e quasi andò a sbattere contro un tronco, ma evitandolo all'ultimo, si diede la spinta con le zampe posteriori. Ululò quando avvertì di nuovo quella brezza di lavanda, facendolo correre più veloce. Sentì le ossa e i muscoli delle zampe indebbolirsi e iniziare a fargli male. Non aveva mai corso così tanto. Mai.
Ma doveva farlo, anche a costo di farsi ancora più male. Doveva trovarla.
Saltò su un grande sasso e si diede la spinta necessaria per finire davanti al lupo, ma non lo trovò. Annusò un paio di volte l'aria ma non avvertendo più l'odore, era pronto a ululare dalla disperazione, quando il vento si mosse nell'altra direzione e rischiando anche di crearsi uno strappo muscolare di girò di scatto.
Il cuore iniziò a battere più forte, molto più del solito, facendogli pensare di avere un infarto. Non sapeva neanche se fosse possibile averlo, visto ciò che era al momento. Non lo sapeva, però ci mancava poco che l'avrebbe scoperto da sé.
Il tramonto decise di illuminare una lupa dal manto biondo, dandogli dei strani riflessi dorati e con due brillanti occhi viola. Era minuta, ma forte. Lo avvertiva anche dalla posa e da come lo guardava. Era pronta a combattere se necessario.
Era meravigliosa, bellissima.
Continuò ad osservare quel viola, mentre si avvicinava. Sentì un ringhio uscire dalla sua gola e non poté neanche trattenere quella singola parola, che avrebbe cambiato la vita di entrambi.
<<Mia>>.
Osservò il colore degli occhi di lei, aprirsi sconvolti mentre il rumore del battito di lei, seguiva il suo. La vide fare un passo indietro, pronta a fuggire, ma non gli e l'avrebbe concesso. Proprio per niente. L'aveva appena trovata e non voleva perderla di nuovo, non adesso che si sentiva realizzato e così vivo.
Era bastato vederla di nuovo, per fargli capire, che essere un licantropo non era male, se lei era con lui.
Ma prima che potesse di nuovo parlare o andare da lei, quest'ultima ringhiò nervosa e irritata.
<<Nessuno si permette di braccarmi, come se fossi solo uno stupido cervo. Quindi, spostati o sarò costretta a farti male!>>. Cameron si trovò a trattenere una risata. Era bellissima e forte. Per non parlare della voce soave e leggera.
La vide spalancare gli occhi, piacevolmente colpita sentendolo ridere, ma poi ringhiò ancora più nervosa, sbattendo una zampa a terra. <<Sto dicendo sul serio. Fatti da parte!>> <<non penso proprio, Mate. Non adesso che ti ho trovato. Sai quanto mi hai fatto correre in questo periodo pur di vedere i tuoi meravigliosi occhi brillanti o sentire il tuo profumo di lavanda espandersi dal tuo lucente pelo?! Adesso ci fermiamo a parlare>> <<non prendo ordini da te, stupido cretino>> <<questo stupido cretino è il tuo Mate. Quindi è meglio che non mi critichi, senza avermi conosciuto>>.
La lupa ringhiò più forte <<io non voglio conoscerti!>>.
Cameron sentì il proprio battito cardiaco fermarsi per qualche istante, ma scuotendo la grande testa da lupo non si fece sconfiggere da questo <<bugia. Lo so che vuoi conoscermi>>.
L'altra ringhiò, quanto cazzo aveva ragione quel cazzone.
<<Domani?>> <<cosa domani? >> <<domani incontriamoci qui>> sentì subito la felicità dell'altro <<ma non pensare che sia semplice convincermi. Ora devo andare, ciao cazzone>> poi senza dirgli niente, corse via, come se dietro di sé aveva un lupo molto ma molto feroce ed in effetti, non aveva tutti i torti. Se non avesse avuto una possibilità, e quella di rivederla, lo era. Sarebbe andato su tutte le furie. Era proprio un animale.
Cameron sorrise guardandola andare via. <<Va bene, tesoro. Ci vediamo a quest'ora, sempre qui>>. Sapendo che gli era arrivato il messaggio, annussò il profumo della compagna e poi corse via. Non sapeva come si chiamava, ma l'indomani l'avrebbe conosciuta meglio, per un buon inizio della sua vita eterna. Della loro vita eterna.
Non vedeva l'ora che fosse già l'indomani sera. Riportando nella mente, la figura della sua compagna, corse adesso piu contento. Si sarebbe innamorata di lui e non l'avrebbe più lasciata andare, voleva e desiderava proteggerla ad ogni costo. E vederla felice.Finalmente l'aveva trovata.
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The secrets of a Wolf.
WerewolfCos'era quella sensazione? Non l'aveva mai avvertiva. E adesso avveniva di continuo. A qualsiasi ora del giorno e della notte. Prima in maniera forte e poi in maniera debole. Poi sempre più asfissiante. E poi che cazzo succedeva al fratello? Camero...