Chapter 23

235 11 5
                                    


L'aria fresca e salmastra di quell'isola diede una boccata di vigore ai marinai che, distrutti dal caldo afoso di quei mesi estivi, sentirono i loro polmoni riempirsi e i loro sensi risvegliarsi. Gwen, invece, parve l'unica a non godere di quelle sensazioni: continuò imperterrita a cercare calore sfregando le mani sulle braccia, mentre i denti battevano tra loro. Si posizionò su una scialuppa in cui erano presenti Geoff, Brick e Dj e, malgrado la stazza muscolosa ed imponente dei suoi amici, non riuscì a ricavare calore neanche se fu in mezzo a loro.
- Maledizione a me per non essermi portata una coperta... - farfugliò tra sé, mentre guardò esterrefatta come i suoi compagni non mostrarono nessun brivido. Ma il brivido più forte lo provò quando intravide lo sguardo del capitano, avanti a loro di un paio di imbarcazioni, che la fissava senza mai distoglierle l'attenzione. Aprì poco la bocca avvertendo la mancanza di aria, e da essa fuoriuscì una piccola nuvola di brina che evaporò immediatamente.
Il gesto fu immediato: il capitano si spogliò del suo cappotto e, ordinando il passamano, questi arrivò a Gwen che lo prese del tutto confusa.
- Te l'ha passato il capitano. Ha detto che non vuole un altro uomo indisposto. Soprattutto se è la sua leggerezza a farlo ammalare di febbre. - spiegò Dj con una nota di rimprovero riguardo al suo abbigliamento, intercettando lo sguardo della ragazza. Immediatamente Gwen divenne rossa in viso, non riuscendo a dire nulla. Subito cercò gli occhi cristallini del capitano, e li trovò senza indugi: furono più luccicanti del solito, e sotto la luce della Luna assunsero un colore grigiastro. Le sorrise come mai fece, mostrando i suoi denti bianchi in contrasto con il buio che li circondava, e lei sentì il suo cuore perdere un battito. Rispose al sorriso con uno timido, abbassando lo sguardo imbarazzato per qualche secondo, che gli fece perdere il lume della ragione. Indossò il cappotto poggiandolo sulle spalle, e si rese conto che l'avvolgeva tutta come se fosse una coperta. Se la strinse addosso strofinando il viso vicino al tessuto, e venne inondata del suo odore mascolino mischiato alla salsedine.
Quel connubio la fece impazzire, e il calore che le trasmise fece vagare la sua mente immaginandosi Duncan accanto, mentre la stringeva a sé.

⚓⚓⚓


Navigarono per una mezz'oretta fino ad arrivare alla banchina.
Gwen vide Duncan parlare con un gruppo di uomini dall'aria per nulla affidabile, ma decise di non indagare.
Era troppo spaventata: insomma, era appena approdata in uno dei territori più temuti del pianeta, controllati in tutto per tutto dai pirati, uomini senza scrupoli di cui si raccontava l'inverosimile.
In più era una fanciulla giovane e indifesa, preda molto prelibata per cannibali di sesso come loro.
Quel pensiero la fece rabbrividire, mentre cautamente si mosse dietro la sua ciurma diretta ad una locanda che il capitano conosceva molto bene. Disse che lì avrebbero passato la notte, il tempo necessario per far sì che lui incontrasse il misterioso sconosciuto della lettera e lasciare la città raggiungendo così Tortuga.
Certo, per gli uomini del gruppo sarebbe stata una specie di vacanza, ma per lei fu una tortura: non sapeva cosa aspettarsi, né sapeva come comportarsi. Quegli uomini parevano i padroni persino dell'aria che stavano respirando, e questo le incuteva timore.
Guardarono i nuovi arrivati con sospetto e indignazione, tanto che qualcuno digrignò anche i denti.

Di nuovo un brivido la percorse tutta.

Senza accorgersene, si strinse di più a Geoff che, poveretto, si reggeva a malapena in piedi, sorretto da lei e da Brick.
Egli infatti notò lo strano comportamento della ragazza, e subito si rese conto della paura che la stava divorando: aveva lo sguardo perso mentre osservava il territorio circostante, e le mani le tremarono nonostante avesse il cappotto del suo capitano addosso.
Posò la sua mano su quella tremante di lei che si resse al suo petto.
- Scricciolo, cos'hai? Stai tremando. - le sussurrò lui, premuroso. Lei alzò lo sguardo per incontrare quello di Geoff e subito lo abbassò turbata.
- Non mi piacciono queste persone, Geoff. Perché ci guardano così? - chiese lei volgendo di nuovo lo sguardo verso di loro. Ma l'amico non glielo permise.
- Innanzitutto non guardarli. Provocheresti la loro ira e loro non aspettano altro che metterti le mani addosso per litigare. - disse lui calmo, ma preoccupato delle sensazioni che anche lui provò incontrando i loro sguardi. Lei deglutì, ma necessitò di altre risposte.
- Accolgono sempre così i loro ospiti? - chiese lei storcendo il naso. Lui sospirò, avvertendo la fronte madida di sudore. La garza doveva essere pulita, altrimenti avrebbe passato una nottata tra dolori e bruciori.
- In realtà no. Diciamo che noi siamo poco graditi, per via del loro passato con Duncan. - spiegò, mordendosi il labbro inferiore per il dolore. A lei dispiacque, per cui provò ad accelerare il passo, cosa che fece anche Brick di rimando.
- Cosa ha fatto? - chiese ancora lei, dando una rapida occhiata preoccupata alla figura del suo capitano innanzi a sé.
Ebbe un'espressione di pietra che le congelò il cuore.
- Niente che tu possa mai sentire dalle bocche di questi cani. Lui è la sola vittima, credimi. - le disse, e lei si sentì in un certo senso risollevata.
- Come vedi, arriviamo qui e ce ne andiamo sani e salvi solo grazie a lui. Può sembrare paradossale ma non possono fargli nulla. Ti spiegherò tutto quando sarà il momento, non temere. - e con quella frase concluse il loro discorso, rendendosi conto di essere arrivati a destinazione.

❤⚓ The Sea Girl ⚓❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora