Chapter 36

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Cenarono tutti insieme con una grande euforia nell'animo, ma i capitani decisero bene di raccomandare i loro uomini di riposare a sufficienza al cospetto della giornata che avrebbero affrontato l'indomani.
Anche Duncan e Gwen seguirono il consiglio, ed in quel momento si trovavano nella loro tenda, coricati nel loro letto provvisorio e abbracciati l'uno tra le braccia dell'altra.
Erano silenziosi, ognuno con i loro pensieri che li tormentavano.
Ad un tratto Gwen volse lo sguardo verso il viso pensoso del suo capitano, intento a guardare sopra le loro teste un punto imprecisato. Era talmente preso dai suoi pensieri che non fece caso agli occhi neri che lo fissavano da più di mezz'ora.

- A cosa pensi, Duncan? - chiese ad un tratto la fanciulla, poggiando una mano sul petto nudo del ragazzo ed avvicinando il viso al suo. Fu così che il giovane venne destato dalle sue riflessioni, e finalmente volse il capo scontrando il suo guardo con quello di Gwen.

- Pensavo a domani, piccola. Sai, ho così tanti dubbi... e se la spedizione si rivelasse infruttuosa? Se domani non trovassimo alcun tesoro in quella caverna? - le chiese sussurrando, guardandola intensamente negli occhi scoraggiato.
Lei sospirò, colpita dalla tenerezza con cui pensava a tutto e a tutti, così elevò una mano e gliela poggiò su una guancia attirandolo a sé.
- Non è certamente una colpa della quale devi addossarti. - disse la ragazza, accarezzando col pollice il mento che scoprì essere ricoperto da una iniziale barba.

Aveva trascurato persino sé stesso per quella missione, ma non aveva perso alcun fascino agli occhi della sua piccola donna.

- Guadagnerò sicuramente il malcontento degli uomini. Li deluderei, se fallissi, e questo porta a disagi a bordo. Gente così bisogna trattarla con i guanti, perché sono affamati sempre e solo di denaro e notorietà. - rispose sinceramente, dopo aver preso la mano della sua donna e se la portò alle labbra baciandone il palmo.

- Non devi dimenticare che hanno anche un cervello. Sanno benissimo che sei all'oscuro come loro. Non possono incolparti di nulla. - sussurrò lei, accoccolandosi a lui.

- Non dubitare mai di loro. L'unica persona su avresti dovuto avere qualche dubbio, beh, quella fu proprio Lightning. - continuò dopo pochi attimi, guadagnandosi un'occhiata sbalordita.

- Era sempre così schivo, Duncan. Io me ne accorsi, solo che non espressi mai nulla sul suo riguardo perché non lo conoscevo bene. Ma al giorno d'oggi sei circondato da persone che donerebbero la loro vita per salvarti, lo si legge nei loro occhi. Non dimenticarlo mai. - non distolse per tutto il tempo gli occhi neri da quelli acquamarina del suo capitano, con la volontà di trasmettergli tutta la sicurezza che ella stessa avvertiva quando guardava i suoi compagni. Egli infatti parve percepire quel sentimento, ed immediatamente si sentì pervadere da una strana serenità, che mise a tacere tutte quelle preoccupazioni che lo stavano assillando e lasciando così posto alla tranquillità.
Sospirò, guardando il suo angelo con occhi pieni di gratitudine, e non resistette a prendere la sua nuca per avvicinare il viso e regalarle un dolce bacio, che scosse di adrenalina entrambi.

- Grazie. - le disse, dopo essersi staccato, e lei sorrise vittoriosa.

- Adesso però hai bisogno di dormire, più di chiunque altro. - disse lei a pochi centimetri dal suo uomo, che nel frattempo stava facendo navigare le mani sul corpicino della fanciulla guardandola con aria persa.

-Con te accanto ho tutt'altro che voglia di dormire...- le sussurrò sorridendo a trentadue denti, sovrastandola poi col suo muscoloso corpo, in modo che non avesse scampo.
La ragazza avvampò immediatamente, sentendo il suo corpo rispondere alle vibrazioni del ragazzo sopra di lei. Senza perdere tempo, il capitano cominciò a torturarle il collo con piccoli morsi, e lei trattenne a stento gemiti di piacere.

- Sei il solito mascalzone... - disse non riuscendo a non ridere di fronte alla spavalderia che contraddistingueva il ragazzo, che scoprì tuttavia di adorare.

Lui si staccò giusto il tempo di rispondere alla sua provocazione.

- Non sono un mascalzone, sono un corsaro, dolcezza mia. - sorrise beffardo con gli occhi annebbiati di fervida passione.

Espressione che fece impazzire la sua donna.

- No. Sei il mio corsaro. - disse lei guardandolo negli occhi, e subito lo attrasse a sé riempiendolo di baci roventi, e dando così inizio ad una passionale quanto dolce notte d'amore.


⚓⚓⚓

Nel frattempo, in un'altra tenda, qualcun altro gioiva trepidante di essere in contatto con chi, seppur lontano, fu al corrente di ogni singolo spostamento della ciurma ed informazioni preziose della spedizione, ovvero la principessa Courtney Elizabeth*Barlow. Ella, infatti, era a conoscenza del tesoro, dei viaggi e delle alleanze del suo amato e odiato pirata Duncan Evans, per nulla intenzionata a perdonargli il doppio tradimento, arrecato innanzitutto alla sua patria spagnola e poi a lei stessa, incapace di accettare i rifiuti alle sue attenzioni.
Quando suo padre, il temibile Carlos Raulo II* re di Spagna venne a conoscenza della soffiata del pirata, andò su tutte le furie, decidendo così di mandare il suo più fidato uomo, nonché il braccio destro della corona spagnola Alejandro Burromuerto, affinché sottrasse il bottino al corsaro inglese dato che, secondo lui, appartenesse al regno.
Tuttavia sottovalutò non poso la furbizia e la forza del giovano pirata dagli occhi acquamarina, giungendogli dunque la notizia dell'omicidio dello spagnolo. Così cominciò ad architettare un'altra vendetta fino a quando arrivò una lettera anonima in cui vennero descritti i nuovi obiettivi che Duncan si prefissò di raggiungere. Leggendo l'esistenza del famoso tesoro di Oak, Carlos pensò di sfruttare la situazione a proprio vantaggio: mandò navi a sorvegliare il tratto di mare che circondava l'isola maledetta, attento a non farsi intercettare dalle sentinelle della Warrior. Ma il re di Spagna prese anche le sue giuste precauzioni, da colui che si firmò anonimo nella lettera, pensando tuttavia che il traditore così informato della Warrior dovesse per forza appartenere alla ciurma. Decise dunque di rispondere alla lettera, affermando che lui non si sarebbe fatto vedere fino a quando non avesse saputo l'identità dell'anonimo.

Quella sera, all'interno di quella tenda, Tyler informò del suo incontro con l'ammiraglio spagnolo al suo compagno di stanza, che tuttavia lo guardava alquanto dubbioso.

- Non credi sia rischioso? – parlò allora il ragazzo in questione, ottenendo uno sguardo carico di disprezzo da parte di Tyler.

- Rischioso sarà far finire questo tesoro nelle mani di quel schifoso corsaro. Gli sarà andata bene contro un solo uomo, ma non sarà così di fronte ad un intero esercito. La sua notorietà e spavalderia finiscono qui. E tu mi aiuterai, Topher. –
Quest'ultimo infatti era seduto di fronte Tyler nella loro tenda, ed entrambi si guardavano negli occhi cercando di captare l'uno i pensieri dell'altro. Tra loro echeggiava ansia, che però Tyler stroncò ad un certo punto.

- All'alba, quando il sole inizierà fioco ad illuminare l'isola, raggiungerò gli spagnoli, mentre tu seguirai gli altri nel ritrovamento del tesoro. Al momento opportuno, quando lo troverete, tu uscirai fuori e manderai un segnale fumoso. A quel punto io e gli spagnoli, che siamo già in cammino, vi raggiungeremo, e sarà lì che il capitano Duncan dovrà affrontare un esercito di cento uomini, e non avrà scampo. – spiegò Tyler con una strana luce negli occhi.

Topher lo ascoltò pensoso, ma poi intervenne.

- Quanti uomini credi seguiranno Duncan e Devin? Se ci fosse davvero questo tesoro bisognerà trasportarlo, e lui manderà qualcuno a chiamare rinforzi sulla nave. Potrei offrirmi per andar io. – concluse sorridendo il ragazzo, mostrando i denti.

- Vedo che hai capito. Non abbiamo altro da dirci. – disse Tyler, ipnotizzandolo con lo sguardo, dopodiché spense la luce della candela e riposarono, pronti a mettere in atto il loro piano.



*nome puramente inventato dall'autrice



Angolo Autrice:
Hola amici!
Rieccomi qui con un nuovo capitolo!
Sapete, ho ripreso col disegnare personaggi di A Tutto Reality, per questo motivo non ho avuto modo di aggiornare la storia prima di ora.
Ad ogni modo adesso sono qui, e un nuovo pericolo è in agguato per i nostri ragazzi!!!
So che molti di voi avevano intuito che qualcuno potesse fare qualche mossa falsa, e beh avete visto giusto!
Ma chi di voi aveva previsto che fosse il duo Tyler&Topher?
Fatemelo sapere nelle recensioni, mi raccomando!

Vi mando un abbraccio e al prossimo capitolo... che arriverà presto! Promesso!

 che arriverà presto! Promesso!

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