Chapter 24

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Dopo che le camere furono pronte, gli uomini formarono gruppi per poter poi riposarsi negli alloggi affidatagli: Gwen decise di collocarsi nella stanza con Geoff e Brick.
E questo fu un grosso vantaggio: non appena avessero preso sonno, probabilità alquanto alta data la loro stanchezza che si poté leggere negli sguardi assenti, si sarebbe incappucciata perbene e sarebbe uscita. Venne a sapere che Duncan si sarebbe avviato solo quando si assicurò delle condizioni del suo miglior amico da Noah.

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Si sedette ai piedi della sua brandina, ed impaziente ticchettò un piede per terra, assorta nei suoi pensieri.
Noah stava pulendo la ferita del suo amico di bordo, quando ad un tratto si tolse gli occhiali e si asciugò esausto la fronte.
- Ecco fatto, così può andare. - disse tirando un sospiro di sollievo, mentre attirò inconsapevolmente l'attenzione della ragazza che non aspettò altro che quel momento.
- Stai migliorando. Vado ad aggiornare il capitano. - e detto questo, ordinò tutti gli attrezzi nella sua borsa e uscì dalla stanza.
Gwen si rizzò subito in piedi, per poi appoggiarsi alla porta per udire la voce del capitano che seppe essere dietro l'uscio. Ma Geoff capì che la piccola donna stava architettando qualcosa: l'osservò per tutto il tempo, e non poté fare a meno di notare l'atteggiamento irrequieto che l'avvolgeva.
- Jordan, potresti passami un po' d'acqua, per favore? - chiese allora lui, per attirare la sua attenzione. Brick era già nel mondo dei sogni, sicché lei rimase l'unica che poteva esaudire il suo desiderio.
- Jo...? - la richiamò nuovamente lui, e Gwen spazientita non poté fare altro che versargli da bere. Stava per porgergli il bicchiere, quando lui lo afferrò e lo posò sul comodino con la stessa velocità, attirandola a sé e facendola spaventare.
- Cosa stai confabulando, signorina? - chiese serio, mentre la squadrò severo. Lei deglutì a vuoto, tentando di mostrarsi forte.
- Niente, Geoff. - disse fredda, mentre cercò di divincolarsi dalla sua presa. Ma lui non cedette.
- Allora perché sembri così ansiosa? - chiese ancora lui, incenerendola con lo sguardo. Lei divenne ancor più insolente.
- Devo andare in bagno, Geoff, va bene?! Non posso andare quando tutti sono ancora in piedi! Sono una donna, ricordi?! - sputò quelle parole con una certa sicurezza che non credette di possedere, meravigliando perfino sé stessa.
L'amico continuò a squadrarla ancora per qualche secondo, non del tutto convinto, poi la lasciò andare non sapendo come altro trattenerla, sospirando. Lei creò subito distanza tra loro e, non appena si accertò che le voci si dissolsero, decise di agire.
- Vado. Torno subito. - disse, ma non lo avrebbe fatto.

E anche Geoff, in cuor suo, lo sapeva.

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Nonostante fosse una notte tipicamente estiva, la brezza rendeva quel posto così selvaggio un luogo abbastanza ventilato. Non era abituata a quella freschezza, e si meravigliò di quanto potevano essere caldi quei luoghi tropicali. Ricordò la stagione estiva in Irlanda, le sue temperature calde, ma in confronto alle isole del Mar Dei Caraibi poté benissimo considerarla una tipica stagione primaverile.

Prendendo in prestito il mantello di Brick che lasciò su una sedia all'interno della stanza, la ragazza camminò a passo felpato lungo quei vicoli angusti e colmi di gente, non perdendo mai di vista il suo capitano.
Rimase a grande distanza da lui, sapendo che quel ragazzo avesse dei sensi fin troppo sviluppati che l'avrebbero scoperta facilmente.
Col cappuccio abbassato sulla fronte, che le copriva parte della vista, si aggirò cauta senza destar sospetti.
La sua piccola statura la rese quasi invisibile tra quei marcantoni che popolavano la città, e quando avvertì qualche sguardo curioso su di sé, si rifugiò dietro qualche carro, facendo perdere interesse verso la sua figura.
Non poté fare a meno di osservare la vitalità che quella città emanava anche durante notte fonda. Sembrava non si riposasse mai, e che raggiungesse il culmine della densità proprio durante quelle ore.
Adesso si spiegò la scelta del capitano di voler incontrare l'uomo misterioso durante la notte: sarebbe passato inosservato anche un soggetto noto come lui.
Fu difficile mantenere il passo tra quella folla gremita di persone, tra mercanti e uomini che volevano solo fare baldoria, ma riuscì comunque ad arrivare a destinazione.
Vide così il capitano entrare in una vecchia e piccola taverna che dall'esterno emanava un forte odore di rum.
Storse la bocca in una smorfia: non osò immaginare come sarebbe stata mal odorante all'interno.

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