Chapter 35

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L'isola sembrava deserta ed intoccata da un paio di decenni. La fitta vegetazione aveva reso quel luogo ancor più selvaggio e pericoloso, e gli animali osservavano silenziosi e autoritari. Una decina di uomini dell'equipaggio, i più capaci in realtà come Geoff, Tyler e Brick, aveva seguito i loro rispettivi capitani che, muniti del percorso principale disegnato sulla mappa, si muovevano cauti e con i sensi ben in allerta. Il restante aveva il compito di costruire un accampamento sulla spiaggia in modo da affrontare le temperature basse della notte.

Anche Gwen, suo malgrado, dovette rimanere in spiaggia, non potendo fare nulla contro la testardaggine del suo uomo che l'aveva quasi costretta a non prendere parte all'esplorazione.

Era una scelta comprensibile quella del ragazzo, preoccuparsi dell'incolumità della sua donna non esponendola ad ulteriori rischi, ma Gwen non era affatto d'accordo.
Si sentiva sottovalutata, messa da parte, come è sempre stato per una donna nei confronti di qualcosa di più indicato ad un uomo. Aveva dimostrato ampiamente di essere in grado di affrontare le intemperie e la vita su una nave, eppure Duncan si mostrava sempre restio di fronte l'atteggiamento coraggioso e mascolino di lei.

L'aveva persuaso molte volte, ma in quel momento nulla lo smuoveva dalla sua autorità di capitano.

Sbuffava, mentre era seduta sulla sabbia bianca e tiepida della piccola spiaggia, osservando con aria disinteressata gli uomini muoversi da una parte all'altra: stavano costruendo piccole tende con del legno ricavato da arbusti trovati in prossimità della foresta poco distante da loro, utilizzando poi del tessuto per avere il tetto. Avevano raccolto del fogliame e palme e ne avevano fatto da base per un letto provvisorio in ognuna delle tende. A Gwen venne concesso solo di creare due focolari grandi abbastanza per riscaldare le due ciurme ed aveva aiutato Dj a pulire il pesce pescato dai suoi compagni, per renderlo pronto alla cena che sarebbe avvenuta in poche ore.
La sua mente, però, era in tutto e per tutto insieme a Duncan, e ansiosa aspettava il suo ritorno.

- Non preoccuparti, piccola. Tornerò presto, è solo un giro di perlustrazione. - le disse prima di darle un ultimo bacio ed incamminarsi verso la folta foresta.

Ma Gwen venne irrimediabilmente divorata dall'ansia e della preoccupazione, nonostante l'enorme fiducia che gli riservava.

Il suo sguardo si posò sulla sagoma di Maya che giocava con l'acqua della riva, abbagliando quando ella si ritirava e saltando invece quando questa si infrangeva prepotente sul battiasciuga, rischiando di colpirla.
Sorrise di fronte alla sua spensieratezza, non potendo fare a meno di rimembrare quanto le assomigliasse. Si era talmente integrata bene tra la ciurma, che dovette ricredersi nel pensare che un cane sarebbe riuscito a resistere a bordo di una nave pirata. Lei infatti, come la sua padroncina, era stata in grado di resistere e persino di adattarsi: adesso aveva un ruolo, che consisteva nel dare la caccia a gatti e ratti che si intrufolavano nella nave, che razziavano il cibo e le dispense nella stiva.
Inutile dire che è presto diventata la paladina del cuoco Dj, che la viziava con premi ben meritati. Si muoveva disinvolta tra la nave, ed era ben disponibile in qualsiasi momento alle coccole della ciurma.
Ma ogni sera, fedele com'era, tornava nella cabina della sua padrona, e furba cercava attenzioni dalla coppia che alle volte preferiva invece un po' di riservatezza. Tuttavia era sempre ben accetta, tanto che anche il duro capitano se ne affezionò alla fine.

A quel punto la ragazza la chiamò con un fischio e l'animale rispose immediatamente: riconoscendo il richiamo della sua padrona, la cagna rizzò le orecchie e la coda volgendo il musetto gentile verso di lei e, senza indugi, le corse incontro travolgendola.
Gwen rise immediatamente di fronte al gesto affettuoso della sua cagnolina, trovando un po' di conforto in quell'abbraccio. La strinse forte a sé, come per reprimere l'ansia che la stava divorando, così come faceva quando si sentiva frustrata e arrabbiata con suo padre dopo l'ennesima litigata.
E Maya pareva avvertire anche quella perché, quasi all'istante, le leccò una guancia sorridendole contenta, mentre lei rideva.
- Cos'è, mi stai confortando, piccola peste? - la cagna parve capirla, e le rispose con l'ennesima leccata. Gwen le strofinò una mano sulla testolina ed improvvisamente si sentì travolta da una lieve e leggera speranza.

- Lo spero davvero, Maya... -.

Decise di distrarsi un po', seguendo il suo animale fino in riva, respirando a pieni polmoni l'aria salmastra dell'isola che stava subendo le mutazioni della giornata.
Il Sole stava per tramontare, così i ragazzi decisero di accendere i focolari per riscaldare l'aria, quando ad un tratto Maya venne attratta da alcuni suoni provenienti dagli alti arbusti che davano sulla foresta. Abbaiò diverse volte, attirando l'attenzione di tutti, soprattutto quella di Gwen che era con Dj a preparare la cena.
Subito ella smise di fare qualsiasi cosa, e con aria sospetta si avvicinò alla cagna richiamandola.
- Maya. - urlò seria la ragazza, conoscendo i modi per far obbedire il suo animale.
Ma questi non l'ascoltò: continuava ad abbagliare e, all'ennesimo richiamo, corse verso la foresta inoltrandosi e scomparendo alla vista degli esseri umani.
- Maya! - urlò ancor più forte Gwen, presa alla sprovvista e spaventata dall'atteggiamento della sua cagnolina. Le corse immediatamente dietro, ignorando il richiamo degli uomini di non seguire il cane, conoscendo i pericoli che solo una foresta poteva celare.

Per un momento venne raggiunta da Dj, che la fermò facendola quasi inciampare.

- Ferma, Gwenny! Dove pensi di andare col Sole che sta tramontando?! - le disse rimproverandola. Lei lo guardò truce, tanto che agli occhi del cuoco fece quasi male.
- Dove vuoi che vada?! Da Maya! Non posso lasciarla da sola! Avrà avvertito sicuramente qualcosa, ed io ho il dovere di sapere cosa! - esclamò furiosa, cercando di divincolarsi, invano.
- Ma è pericoloso! Se il capitano venisse a scoprirlo... - stava per dire, quando ad un tratto vennero distolti di nuovo dall'abbagliare di Maya. Fu lì che Gwen, presa dalla paura, diede un forte spintone all'uomo, facendolo cadere per terra e riuscendo così a liberarsi.
Corse incurante delle bestemmie del ragazzo, assalita dal più puro terrore.
Constatò che il comportamento della cagna era alquanto anomalo, e vi era una sola spiegazione a tutti ciò: era successo qualcosa.

Ma la domanda era una: cosa?

Senza pensarci altro tempo, superò le liane della foresta, ritrovandosi in mezzo ad alti alberi che coprivano a chiazze la visuale del Cielo stellato. Col cuore in gola, si guardava intorno sospetta, fino a quando non vide la figura di Maya scodinzolare imperterrita.
Ridusse gli occhi ad un'unica fessura, fissando poi il punto verso cui Maya poneva la sua attenzione: una massa nera ed indefinita avanzava con in mano delle torce, ma a quella distanza non riusciva a delinearne la forma.
Tuttavia la cagna corse verso la massa con strana euforia, e solo quando le torce erano abbastanza vicine a lei riuscì a delineare dei volti.

E il primo a riconoscere fu quello di Duncan.

Inevitabilmente il suo cuore perse un battito, mentre tratteneva a stento il fiato.
Poi avvertì gli occhi inumidirsi di fronte ad una piacevolissima sensazione di serenità.
- DUNCAN!!!! - urlò trattenendo a stento i singhiozzi e facendo quasi sobbalzare il gruppetto che silenziosamente si muoveva per fare ritorno all'accampamento.
Al capitano venne un colpo nell'udire la voce della sua ragazza ma non fece in tempo ad inquadrare la sua posizione che se la ritrovò addosso, facendo diventare precario persino il suo equilibrio.
Infatti l'impatto fu talmente forte che il giovane dovette fare qualche passo indietro per reggere entrambi, per poi venire investito dalla contentezza della ragazza che posò le labbra sulle sue in un bacio impulsivo e liberatorio.
Gli si avvinghiò con braccia e gambe, mentre veniva invasa da tremolii sconnessi.
- Oh Duncan! Finalmente siete tornati! Ero così in pensiero!!! - esclamò non riuscendo a trattenere le lacrime che, copiose, si versavano sulle sue calde guance. Nel frattempo il ragazzo era stato completamente destabilizzato da quella entrata in scena improvvisa.

Non sapeva infatti se essere infuriato con lei per averla ritrovata a vagare da sola nella foresta e al buio, oppure se stringerla e baciarla con foga per riempire quel senso di vuoto che la lontananza stava allargando dentro di lui.

Per la quiete di tutti, optò per la seconda.

- Non dovevi, bambolina. Ti avevo promesso che sarei tornato. Adesso però non piangere, sta tranquilla... - le sussurrava piano mentre lei si rannicchiava a lui e poggiava il capo nell'incavo del collo del giovane. Fece cenno agli altri di continuare il cammino, mentre lui rimaneva ancora lì fermo a coccolarla tra le sue braccia.
Con loro la piccola Maya che li guardava sorridente, ma sempre in allerta per avvertire qualsiasi mossa falsa ed improvvisa.
- Mi sei mancata... Non ho fatto altro che pensare a te. - le disse poco dopo essersi accertato che il resto del gruppo si fosse allontanato abbastanza per non udire i loro discorsi.
La baciava di continuo, e questo sembrava fare effetto su di lei. Sorrise timidamente nell'udire le sue parole, mentre lentamente si staccava dal suo caldo corpo.
- Com'è andata l'esplorazione? - chiese lei sussurrando, asciugandosi le ultime lacrime.
- Esattamente come previsto. - le rispose lui, semplicemente, sorridendole e accarezzandole il capo dolcemente, senza mai lasciare la presa. A Gwen brillarono gli occhi, presa da un moto di trepidazione. Lui lesse la domanda nei suoi occhi, e prontamente le rispose entusiasta.
- Abbiamo seguito il sentiero descritto dalla mappa, e sembra proprio che ci abbia portati ad una caverna con le stesse sembianze di quella disegnata. Certo, dopo aver rischiato di essere linciati o fucilati, sembra sia quello il nascondiglio. - le spiegò non tralasciando nulla. Fu quando infatti notò il cambiamento repentino del volto della giovane che il capitano si maledisse per essere stato così sincero con lei.
- T-Trappole? - chiese lei deglutendo a fatica, nell'immaginare i pericoli che il gruppo dovette affrontare, senza che lei potesse fare qualcosa. Il ragazzo cercò in tutti i modi di rimediare, avvertendo la paura accrescerle di nuovo.
- Sì ma ora non sono più un problema, piccola. Una volta arrivati al covo, non c'è motivo di piazzare altre trappole, alcune delle quali anche arrugginite a causa dei decenni trascorsi senza mai essere state attivate. Adesso non ci resta altro che tornare domani mattina e prenderci il bottino. Sempre che la sua esistenza sia vera. – disse con una sorta di incertezza, non del tutto convinto delle sue parole, conscio del fatto di essersi fidato dei suoi sensi che però, doveva ammettere, li hanno salvati più volte quello stesso giorno.
La giovane lo guardò intensamente, leggendo nei suoi occhi, seppur luccicanti delle scoperte appena fatte, la sua preoccupazione fino in fondo. E ne rimase travolta anche lei. Ad un tratto però gli prese le mani attirando la sua attenzione.
- Avete incontrato qualcun altro? O trovato tracce che possano comprovare la presenza di terzi su quest'isola? – chiese cauta, non prima d'aver dato un'occhiata dietro le spalle del capitano.
- Abbiamo perlustrato tutta l'area boschiva e ci siamo addentrati nelle paludi. Non sembra esserci traccia di popolazioni indigene. Anche perché, qualora ci fossero state, ci saremmo imbattuti in una sorta di guardie che c'avrebbero ostacolato il cammino. Puoi stare serena, la zona è tranquilla. – affermò Duncan loquace, accarezzandole il volto.
Così la ragazza parve tranquillizzarsi e, invogliati dal buon odore di pesce arrostito che apriva i loro stomaci, decisero di tornare anche loro all'accampamento alquanto affamati.










Angolo Autrice:
Rieccomi qua per voi, ragazzuoli/e!
Siamo sull'isola di Oak, a quanto pare disabitata secondo il nostro capitano Duncan e, ammettetelo, anche voi vi siete presi un bello spavento come Gwenny, è vero? ;)
Ma per fortuna i nostri pirati sono salvi, per ora...
Cosa si aspetteranno? Troveranno il tesoro o torneranno indietro a mani vuote?
Non vi resta altro che seguirmi, dandovi appuntamento al prossimo aggiornamento!
Ragazzi, gradirei gentilmente se mi faceste sapere cosa ne pensiate, per me è molto importante il vostro parere e sarei ben felice di apportare modifiche o ricevere suggerimenti per rendere la storia ancor più seguita. Se potete fate passa-parola, grazie di vero cuore :3

 Se potete fate passa-parola, grazie di vero cuore :3

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  Un abbraccione!La vostra insostituibile Dalhia_Gwen

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Un abbraccione!
La vostra insostituibile
Dalhia_Gwen... :3

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