capitolo 42.

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Pov's Aubrey.

Apro gli occhi di scatto quando qualcuno mi solleva dal letto, vedo Jason che stenta un sorriso e che mi porta fuori di casa.

Dove mi sta portando?

Non ho forze per chiederglielo, mi fido di lui e così mi lascio trasportare.

Appena mettiamo piede fuori di casa, vedo che è buio.

Ho paura.

"D-dove stiamo andando?" balbetto e solo quando George apre lo sportello della macchina scura, mi appoggia sul sedile posteriore. "Rispondetemi, per favore!" scoppio a piangere.

"Andiamo all'ospedale, stai tranquilla.." mi accarezza il viso Jason, per poi chiudere lo sportello.

Poco dopo vedo George salire in macchina al posto del guidatore e mi lascio cullare dalle ruote che slittano sull'asfalto.

***

Il corridoio è completamente vuoto, dove sono tutti?

Vado lentamente mentre raggiungo la stanza di Harry ma George mi supera, entrando velocemente dentro, sparendo dalla mia vista.

"Aubrey?" riconosco Niall e poi entro nella stanza.

Niall, Louis, Zayn, Liam, il cast della band, i genitori di Harry e Robin sono intorno a letto di Harry e mi guardano. I loro visi non li ricordavo così rilassati...

Louis indietreggia e ora ho la completa visuale di Harry con gli occhi aperti, non completamente ma si è svegliato!

"Harry!" dico sorridendo e stringo il labbro tra i miei denti per trattenere le lacrime di gioia che tentavano di uscire.

Accelero il passo per raggiungerlo e lo abbraccio. Mugola leggermente e indietreggio, la sua espressione è sopresa.

"Scusa.." sussurro.

"Sto bene, abbracciami ancora.. per favore!" mi prega e obbedisco.

Sento il suo respiro tra i miei capelli, mi lascia dolci baci sulla testa e le sue mani si muovono lungo la mia schiena mentre io piango sulla sua spalla.

"Mi sei mancato tanto.." singhiozzo interrottamente.

"Ti amo." 

"Anche io, Harry." 

I suoi occhi stanchi mi guardano, è così bello anche con tutto il viso graffiato.

Sento le sue mani posarsi sul mio viso e attirarmi contro il suo per potermi baciare.

L'uno cerca le labbra dell'altro disperatamente, le nostre lingue fanno lo stesso e infilo le mani nei suoi ricci innodati. 

Quanto mi è mancato e non mi interessa molto se risulto maleducata visto che non mi sto contendo a baciarlo davanti ai suoi genitori ma.. non ci posso fare nulla, ho bisogno di lui.

"Ti amo.." dice senza fiato sulle mie labbra, alzo il viso giusto quel poco quanto basta per far toccare i nostri nasi. 

"Ti amo." sussurro e tiro fuori la lingua per accarezzare il suo labbro inferiore che è gonfio. 

Le sue labbra si distendono in un meraviglioso sorriso che mi fa venire i brividi e mi lascio andare per sorridere insieme a lui.

Pov's Harry.

Dopo almeno quasi due mesi in ospedale, mi dimettono e raggiungo il garage con l'ascensore insieme ad Aubrey per dover uscire di nascosto visto che molte fans mi aspettano fuori. 

Aubrey cerca di andare al mio stesso passo visto che non posso appoggiare il piede destro e quindi uso le stampelle. 

"Stai bene?" mi chiede appena ci accomodiamo in macchina e subito dopo parte.

"Sto benone!" allargo le mie labbra in un mega sorriso, mostrando i denti. 

Abbassa il viso a terra mentre ride silenziosamente e l'attiro contro di me per poterla abbracciarla.

***

"Harry ma questa casa è fantastica!" la vedo guardarsi intorno e mantiene la bocca aperta, senza neanche chiuderla per un attimo.

"Ci vuoi vivere con me?" non voglio trattenermi.

"Scherzi?" spalanca i suoi occhi e non riesco a decifrare il suo sguardo.

"Voglio averti sempre accanto.. poi devi vedere il piano di sopra!" le faccio cenno di seguirmi, vorrei prenderle la mano ma devo sostenermi con le stampelle.

Mi segue e sento la sua mano sul mio fianco per sostenermi leggermente.

"Ma? Quante stanze sono?" spalanca per la centesima volta la bocca.

"Tante quanti i figli che voglio fare con te.." 

"Cosa?!" uno strano luccichio illumina i suoi occhi bellissimi.

"Hai capito benissimo, voglio crearmi una famiglia con te.. voglio sposarti e vivere con te. Voglio essere tuo marito e voglio sentirti chiamare Signora Styles!" sorrido e mi avvicino a lei quando la vedo commuoversi. "Siamo giovani, ok... ma io ti amo e non voglio aspettare!" arrotola le braccio intorno alla mia vita, cercando di non appoggiarsi completamente a me visto che non ho molto equilibrio e poso il mento sulla sua testa. 

"Sei sicuro?" domanda e lentamente mi rivela il suo viso rigato dalle lacrime che hanno fatto scolare il trucco.

"Non lo sono mai stato così tanto." sorrido e le bacio il naso ma poi si mette in punta per raggiungere le mie labbra che subito dopo prende a baciare sempre di più con passione. Lascio cadere le stampelle e mi sostengo su una gamba mentre raggiungiamo il muro contro il quale mi metto con le spalle appoggiate.

Le sue mani sono nei miei capelli che questa mattina ha pettinato, le mie invece sono sotto la sua maglietta e aspetto lei che mi dia l'inizio a tutte le scintille che potremmo creare. Stacca le sue labbra dalle mie e inizia a baciare il mio collo, succhiandolo e mordendolo.

"Neanche a me piace aspettare!" dice nel mio orecchio e rido silenziosamente mentre mi faccio trasportare da lei.

Mi alza la maglietta rivelando tutti i miei tatuaggi e i graffi sul mio petto, mi accarezza la pancia e gioca leggermente con il mio ombellico. Arriva a slacciare il laccio del pantalone della mia tuta e poi la fa scivolare lungo le mie gambe.

"Vedo.." rido leggermente.

Mi è mancata vederla così esposta a me, il suo corpo non lo ricordavo così magro e ciò mi fa pensare che non ha aveva molta voglia di mangiare ultimamente. Si stende sul letto e quando provo a raggiungerla gattonando, mi fermo per il dolore lancinante che mi provoca il ginocchio. Mi abbandono accanto a lei, allungo una mano per raggiungere la sua che intreccia immediatamente e le faccio cenno di salire su di me. 

Siamo ancora entrambi in intimo ma il suo reggiseno viene sfilato dal sottoscritto in giro di due secondi e poi lanciato sul pavimento. Non permette di far incontrare ancora i nostri bacini, tanto è vero che mi sfila i boxer e le facilito il gesto alzando il sedere dal materasso. I miei boxer raggiungono una parte remota del pavimento e si mette completamente in piedi sul letto per sfilarsi i suoi slip, una volta lanciati, si risiede su di me e gemo alla sensazione delle nostre intimità toccarsi. Alzo la schiena dal materasso e l'attiro vicino a me, facendo toccare i nostri petti e controlla per bene le nostre intimità. Sposta una mano sul mio membro e solleva i fianchi, quando li rimette giù, entro in lei lentamente e lei manda completamente indietro la testa ma istintivamente poso le mani dietro la sua schiena per sostenerla.

"Mi sei mancata tantissimo." dico tra i denti se solo avessi aperto la bocca, avrei riempito la stanza di gridolini molto animaleschi proprio come sta facendo lei, ora.

Quando poso le mani dietro la sua nuca, lei si avvicina a me facendo incontrare le nostre labbra disperate mentre lei muove i suoi fianchi in un ritmo che seguo anche io.

E' fantastico, ha completo controllo su di me.

La amo.

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