capitolo 39

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POV'S AUBREY.

Le lacrime ripercorrono il mio viso per la centesima volta quando vedo la scritta illuminata dell'ospedale e papà raggiunge l'entrata. Apro lo sportello e scendo quando la macchina non si è ancora fermata del tutto. 

Corro all'interno, non so dove andare tanto è vero che sento una signora chiamarmi. Mi giro per guardarla, sono terrorizzata ho bisogno di vederlo, ora!

"M-mi sa dire.." singhiozzo. "Harry Styles, per favore.." sono affaticata.

"La sua stanza è.." controlla su un quaderno davanti a lei. "C89." dice guardandomi negli occhi. 

Mi guardo intorno, sono persa.

"L'accompagno.." dice gentilmente e si alza dalla sua poltrona.

Inizia a camminare a passo veloce, riesco a starle dietro. 

Ho il cuore a tremila e non so a cosa sto pensando e neanche a che cosa aspettarmi.

Starà ridotto male?

"Come sta?" le chiedo fermandomi sui miei piedi.

"E' in coma." sussurra e si ferma davanti ad una porta a meno di due metri da me.

Mi guardo intorno e la stanza sulla mia destra è la c88, sono vicina a quella di Harry.

Sospiro per riprendermi e ne prendo un altro per tranquillizzarmi.

Entro nella stanza e la visione che ho davanti a me è la più brutta: tutti tubi intorno a lui, la macchina che suona con il suo solito 'bip'.

"Harry..." inizio a piangere e gli accarezzo i ricci in disordine.

Ha la parte destra del viso pieno di graffi, non so a cosa pensare. Mi chiedo il perché, non dovrebbe avere tutti questi graffi se stava in macchina.

"Aubrey.." mi giro e vedo Anne con gli occhi gonfi e rossi.

In pochi passi l'una raggiunge l'altra e ci abbracciamo, piange sulla mia spalle e in qualche modo riesco a trattenermi. 

"Come è successo?" domanda con la voce tremante.

"Stava in moto." piange.

In moto?

"Andava veloce?" sono terrorizzata.

"Non tantissimo, ma non è stata colpa sua.. una macchina non si è fermata al semaforo e lo ha..." sento solo i suoi singhiozzi interrotti.

Piango anche io ora.

Ho paura di rimanere senza di lui, mi sento colpevole perché ho saputo che stava venendo a Housto e forse, se solo lo avessi lasciato venire la prima volta quando me l'ha chiesto all'aereo porto, tutto questo non sarebbe successo. Oppure dovevo rimanere a Los Angeles senza andare a Houston.

Mi chiedo perché succede tutto a me? 

Perché quando amo una persona deve accadere qualcosa che lo riesce a portare via da me?

L'incidente, di nuovo.

Se solo lui si lasciasse andare, io non sopporterei di nuovo quello che sono riuscita a superare dopo Lucas. Io non sono pronta, non voglio stare di nuovo male per un'altra perdita.

SONO STANCA.

Qualcuno mi vuole male, non so.. è l'unica cosa che mi viene da pensare!

"E-esco un pò.." balbetto e vedo i ragazzi arrivare incontro.

Scoppio a piangere e Niall accelera per abbracciarmi.

"Non voglio perderlo.." lo abbraccio forte e lui inizia a piangere.

"E' forte..." sussurra Tom dando una pacca ad entrambi.

"Sono partito appena ho saputo.." arriva un signore di almeno una cinquantina di anni e riceve subito una pacca da Liam. "Sta tanto male?" domanda ma tutti noi abbassiamo lo sguardo a terra.

"Des.." dice Anne appena esce dalla stanza di Harry e vedo Louis, Zayn, Niall e Liam entrarci.

Anne e questo signore si abbracciano, iniziano a piangere entrambi.

"Ti presento Aubrey, anche se non è un momento adatto.." dice dopo che si staccano dal bacio.

"Piacere sono Des, il padre di Harry." stringo la sua mano.

"Io sono la fidanzata di Harry." mi si spezza la voce e abbasso istintivamente lo sguardo.

"Starà bene!" si avvina Robin che mi da una leggera pacca sulla spalla.

***

Sono passati altri quattro giorni e Harry non migliora. 

Mio fratello si è sposato ed io non ho potuto assistere, mi è dispiaciuto ma non sono in vena di festeggiamenti.

Mamma e papà dopo il matrimonio sono ritornati all'ospedale e hanno portato da mangiare a tutti noi. 

"Questi giorni mi sei mancato tantissimo." gli accarezzo il viso pallido. "Ti amo Harry, torna con me per favore.." piango e stringo la sua mano, appoggiandoci sopra la fronte. "Per favore.." ripeto tra le lacrime.

"Aubrey andiamo in albergo.." dice mamma senza entrare nella stanza.

"Voglio stare con lui..." piagnucolo e la vedo annuire.

"Prova a dormire però!" entra e posa le labbra sulla mia testa. "Buonanotte, amore.." sussurra.

"Notte." stento un sorriso e la vedo uscire.

"Rimani qui stanotte?" entra Liam, annuisco. "Anche gli altri quattro giorni ci sei rimasta, dovresti riposarti per bene e poi ritornare.." prova a convincermi ma non completamente.

"Non voglio stargli lontano.." annuisce. "Sai.. eravamo arrivati insieme a Los Angeles ma poi per una litigata sono voluta andare a Houston, lui mi stava raggiungendo.." inizio a piangere e mi accoglie in un affettuoso abbraccio. "se solo non mi fossi arrabbiata così tanto, forse-"

"Non dirlo neanche per scherzo!" dipenta serio. "E' colpa di quel pazzo che è passato con il rosso.." trattiene la rabbia e riprendo ad accarezzare la mano di Harry.

"Non piangere, amore mio. Mi sei mancata tantissimo anche tu. Non è colpa tua, dai retta a Liam.. lui ha ragione. Amore non ti abbandono. Voglio solo che queste parole ti possano arrivare ora solo per tranquillizzarti... non voglio vederti piangere."

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