Capitolo 3

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Sistemo la borsa sull'avambraccio e aggrotto la fronte. «Cosa?».

«Lo porti a casa tua?», mi chiede quando attraversiamo il cortile.

Faccio spallucce. «Ho voglia di cucinargli qualcosa, tutto qui».

«Oh, e casualmente la casa è libera».

Stavolta sono io a guardarla male. «Zoe, non farti strani pensieri, voglio solo pranzare e guardare un film con lui, è venerdì».

«Sì, e vi stenderete sul divano, lui metterà una mano sulla tua coscia, comincerete a baciarvi, il bacio diventerà passionale e tu perderai la verginità», scherza, e io le do uno spintone.

Comunque è vero, voglio solo passare del tempo con lui, non sono ancora pronta a concedermi completamente. Prima di mettersi con me, Zayn è stato con un sacco di ragazze, anche una ogni fine settimana, ma io ci sono passata su. È il suo passato, e non lo giudico. Adesso che ha una ragazza che ama e che lo ama, so che non lo farebbe più. D'altronde non è colpa sua, ma della gente che frequentava. Aveva un gruppo di amici che non rispettava per niente le donne. Esce ancora con tre di loro, e da quello che mi ha raccontato, anche Niall, Harry e Louis erano così, ma ora si sono dati una calmata.

«Sei proprio una pervertita» la prendo in giro. Lei mi sorride e si toglie gli occhiali da sole, mostrando i suoi occhi verdi.

La campanella suona alle 10:00 proprio quando Dean ci raggiunge.

«Signorina Thomas, oggi è uno splendore», mi dice con un sorriso a trentadue denti il mio migliore amico.

«Signor Trumbell, lei è radioso», ricambio il complimento.

Lui sbatte gli occhi velocemente e fa finta di emozionarsi, sventolando una mano. Poi guarda Zoe. «Però devo portarla via da qui, questa stracciona puzza come mio zio Ben, potrebbe contaminarla».

Scoppio a ridere e Zoe gli dà una forte pacca sul braccio. «Stronzo».

Dean è il ragazzo più simpatico dell'intero universo. Sa i gossip di tutta la scuola, commenta ogni singolo outfit e sa comprarsi l'affetto delle persone. Se dovessi scegliere con chi passare il resto dei miei giorni su un'isola deserta, sceglierei lui. Almeno morirei ridendo.

Dean stampa un bacio sulle guance di entrambe e insieme ci incamminiamo verso la nostra fila di armadietti blu. Metto i libri delle lezioni successive nel mio e aspetto che i miei amici finiscano.

Mentre camminiamo verso l'aula di biologia, Dean ci racconta come sua padre l'ha pregato di entrare nella squadra di football della scuola, ma lo sport non fa per lui, anche se ne avrebbe bisogno visto il suo fisico smilzo. La signorina River ci saluta con un caloroso sorriso. Indossa il solito cardigan celeste, e so per certo che Dean lo commenterà non appena si siederà al banco.

«Buongiorno, signorina River», saluta Dean.

«Buongiorno, Dean», ricambia lei. «Prendete posto, ragazzi, cominciamo».

Chiudo la porta dell'aula e vado a sedermi al panultimo banco, Zoe e Dean sono già seduti davanti a me. Dean si gira e mi mostra il suo sguardo da "questa ha bisogno di shopping". Ridacchio un po', ma mi ricompongo quando la professoressa chiama l'appello.

Chiama per due volte i nomi di Niall e Harry, ma nessuno dei due è in classe. Avranno marinato la scuola come al solito, tipico.

La lezione inizia e io mi ritrovo a scarabocchiare i testi delle mie canzoni preferite sulla copertina del quaderno. Non riesco a stare attenta, la mia mente pensa e ripensa alle parole di Zoe di stamattina. E se Zayn ci prova? Non credo, beh, potrebbe farlo, ma ci siamo baciati sul divano e sul letto un sacco di volte, e lui non è mai andato oltre. Okay, mi ha palpato il sedere qualche volta, ma ha sempre tolto la mano quando lo colpivo. Una volta ne abbiamo parlato. Gli ho detto che sarebbe successo solo quando mi sentivo pronta, e lui ha capito.

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