Capitolo 10

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Il primo pensiero che mi viene in mente è che sono loro due i ragazzi che si sono picchiati, ma non ha senso. Harry e Niall sono grandi amici, non possono aver fatto a botte, non tra di loro. È impossibile, sono seduti insieme, quindi forse hanno litigato con qualcun altro. Lancio uno sguardo alle mie spalle, ma me ne pento quando Harry mi guarda in cagnesco. Mi giro immediatamente e mi avvicino a Zoe.

«Pensi che siano loro?», sussurro nel suo orecchio.

Lei fa spallucce. «Non ne ho idea».

La signorina River si schiarisce la voce. «Uhm, okay, bene.. Continuiamo la lezione», dice nervosamente.

Oggi mi è impossibile seguire le lezioni. Ho mille pensieri in testa, e l'entrata di Harry e Niall in classe è uno di questi. Cos'avranno combinato? Sono arrivati in ritardo di due ore, senza scusarsi o lasciare un permesso, quindi potrebbero essere loro due gli studenti che hanno distrutto l'aula di biologia. Quella della professoressa River è intatta, quindi o hanno rimesso a posto tutto prima dell'inizio delle lezioni, o l'aula in questione è quella vicino alla palestra, quella che usa il club di biologia per fare gli esperimenti con le piante più complicati. Ma non dovrebbero essere dal preside o qualcosa del genere?

Io e Zoe passiamo gran parte dell'ora scambiandoci opinioni su un foglio di carta. Dean è seduto davanti a noi. Non mi è sembrato preoccupato della cosa, né minimamente interessato.

Quando la campanella suona annunciando la ricreazione, Niall e Harry scappano via.

«Gli sta bene», commenta rudemente Dean non appena raggiungiamo gli armadietti.

«Cosa?», chiede Zoe.

«Le facce di quei due. Batto il cinque a chiunque sia stato a conciarli così» spiega con un sorriso.

«Dean, non dire così», dico io.

«Cosa? Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dargliele, è come se fosse una vendetta per me, anche se non so chi sia stato e per quale motivo l'abbia fatto», ribatte lui.

Zoe resta in silenzio e sospira. So che Dean ha tutte le ragioni per appoggiare questa "campagna" contro Harry e Niall, ma quando qualcuno viene picchiato io non riesco a dire cose cattive su di lui, amico e non.

«Andiamo a mangiare», dico.

In mensa non vedo Niall e Harry, e nemmeno Liam e Sarah. Sicuramente Liam è con loro da qualche parte e Sarah l'ha seguito. In sala si sentono mormorii e risatine, alcuni guardano anche me e Zoe, probabilmente perché siamo "amiche" di Harry e Niall, se la nostra si può considerare amicizia.

Zoe stamattina ha raccontato a Dean del bacio, e lui ha mostrato una faccia disgustata. Ora lei sembra preoccupata per Niall, so che ci tiene anche se non vuole ammetterlo.

Quando raggiungo l'aula di letteratura vado a sedermi nel banco accanto a quello di Sarah.

«Ehi. Hai saputo la novità?» le chiedo e poggio la borsa nello schienale della sedia.

Lei mi saluta con un sorriso. «Ciao. Parli di Harry e Niall? Sì, a ricreazione sono stata con loro e Liam, ma Harry ha cominciato a sbraitare e Liam mi ha chiesto gentilmente di andare». Alza gli occhi al cielo e entrambe ridiamo.

«Perché?».

Non sono affari miei, ma proprio non riesco a fermare la mia curiosità oggi.

Sarah scrolla le spalle. «Non lo so. Ha solo detto che non voleva nessuno a parte Liam e Niall».

«Aspetta, non c'era nemmeno Alison?».

Lei scuote la testa e la mia fronte si increspa per la confusione.

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