Salgo sul palco e mi presento.
«Sono Grace Thomas e faccio il provino per Sandy», dico. Era ovvio che volessi fare Sandy.
La musica inizia e mi lascio andare.
Quando canto è come se mi abbandonassi e lasciassi la mente e le emozioni andare via con la musica. È una sensazione che amo, per questo so che farò spettacolo nella vita, è questo che mi fa sorridere, che mi fa vivere.
Sembra che abbia appena cominciato, ma quando canto l'ultima nota capisco che è andata alla grande, proprio come volevo, perché tutti i presenti in auditorium stanno applaudendo.
Sorrido e faccio un mezzo inchino, come al solito.
«Bravissima, Grace», complimenta Mr Turner. Riesco a vedere la River che mi sorride fiera. Sullivan annuisce e basta, non che mi aspettassi un'altra reazione da parte sua.
Ringrazio e scendo dal palco. Dean e Zoe mi abbracciano non appena li raggiungo. Mi dicono che sono stata grandiosa e che la parte sarà sicuramente mia. Vorrei restare per vedere le altre audizioni, ma devo tornare a casa per studiare e badare a Mike, stasera mamma e papà sono ad un evento a Los Angeles.
Mentre sono in macchina, il mio telefono squilla con il nome di mamma sullo schermo. Metto il viva voce e lo poggio sul sedile accanto. Mamma mi chiede com'è andata l'audizione e dice la stessa cosa che hanno detto gli altri, che sarò stata bravissima e che la parte sarà mia.
«Gray!» esclama mio fratello quando arrivo dalla nonna per prenderlo.
Apro le braccia con un sorriso e lui si butta tra di esse. La nonna si appoggia allo stipite della porta d'ingresso e mi sorride. Ricambio il sorriso e la saluto con la mano.
«Com'è andata l'audizione?», mi chiede subito Michael.
«Benissimo, almeno credo», ridacchio.
«Sicuramente sei stata bravissima», mi dice la nonna.
«Sei la più brava del mondo, sei stata sicuramente fantastica», mi complimenta.
Gli stampo un bacio sulla guancia. «Grazie».
Lui mi sorride e mi stringe. «Prego» dicono entrambi all'unisono.
Il mio telefono squilla in tasca e lascio scendere Michael.
«Un attimo». Guardo lo schermo e sorrido come un'ebete. «È Zayn».
Mike caccia la lingua. «È brutto», ripete per la centesima volta.
Alzo gli occhi al cielo e vado verso l'auto. «Vai a prendere le tue cose, andiamo a casa».
Sento Michael sbuffare dietro di me quando rispondo alla chiamata.
«Ehi», dico.
«Ciao, piccola».
Non nascondo nemmeno il mio sospiro di sollievo mentre salgo sull'auto.
«Com'è andato il provino?», chiede, prima di aggiungere «sarai stata impeccabile come al solito».
«Beh, lo spero» sorrido. «Turner mi ha fatto i complimenti e la River mi ha sorriso fiera».
«So che sei stata fantastica, anche se non ero lì. La parte sarà tua», mi assicura.
«Grazie», ripeto. «Che hai fatto oggi?».
«Ah, studiato, studiato e studiato», ride. «Hai parlato con gli altri del viaggio?».
«Sì. Andremo io, Liam, Sarah, Zoe e forse Niall».
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A Perfect Liar
Fanfiction«"Tutto il mondo è un palcoscenico", diceva Shakespeare. Io sono una brava attrice, ma tu sei un perfetto bugiardo, è diverso».