Lunedì. La giornata più lenta e calma della settimana. La giornata più snervante, sembra non passare mai.
Mi trascino dal letto fino alla doccia nel silenzio, in casa si sentono solo il rumore dei miei passi e quello degli sbadigli. Voglio dormire, ma sono le 10:30 e so che devo muovermi ad arrivare al ristorante. Dopo essermi lavata, decido di saltare la colazione, metto le scarpe ed esco di casa. La Giulia, parcheggiata come sempre davanti al vialetto, sembra un frigorifero tant'è fredda. Accendo immediatamente il riscaldamento, fiondandomi subito a lavoro. Non ho neanche preso il cellulare, ma non mi servirà, per stamattina. Entro nel secondo ristorante un po' annoiata, lo apro immediatamente quando mi rendo conto che i ragazzi della cucina mi stanno aspettando davanti all'ingresso di servizio.
Tutti mi salutano e si fiondano a lavoro.
Sono fiera di loro.
Dato che qui non ho un ufficio vero e proprio come nell'altro ristorante, mi limito a sistemare delle cose in sala e controllare la posta, dove trovo alcune bollette. Vado in cassa e prendo la maggior parte dell'incasso, che sposto momentaneamente nella cassaforte. Do un'occhiata al personale che prepara la sala per pranzo, non ho voglia di andare in cucina, ma un profumino di pesce arrosto mi fa immediatamente avvicinare.
"Piatto del giorno" borbotta la cuoca vedendomi.
Che delizia.
Ad un certo punto però, mi balza in mente l'intervista. Nell'altro ristorante. Ora. Devo correre.
In pochi secondi prendo la giacca e, senza neanche salutare, mi precipito in macchina per poi sfrecciare per le strade di Bologna rischiando qualche multa. Una volta arrivata parcheggio alla bene in meglio ed entro, dove noto Luca parlare con un ragazzo che a prima vista sembra abbia la mia stessa età.
Mi guarda nervoso, mi uccide con lo sguardo, stava prendendo tempo, gli devo un favore.
Mi avvicino.
Io:-Buongiorno, mi scusi il ritardo- mormoro mortificata al ragazzo di cui non conosco nemmeno il nome
X:-Le ho lasciato numerose chiamate, signorina, ma non ha risposto a nessuna di esse, comunque la perdono, il suo amico Luca mi ha offerto da bere e stavamo chiacchierando fino ad ora. Oh, ma che sbadato, non mi sono presentato, io sono Antonio, piacere- dice tutto d'un fiato, così velocemente che faccio fatica persino a seguirlo.
Mi porge la mano e gliela stringo, trattenendo una smorfia per la sua stretta dolorosamente decisa.
Io:-Io sono Francesca- rispondo non sapendo cos'altro dire
Antonio:-Lo so- risponde soltanto, facendomi l'occhiolino
Questo tipo è inquietante.
Io:-Bene, se vuole seguirmi nel mio ufficio- propongo invitandolo con un gesto della mano, ma lui scuote la testa.
Aggrotto le sopracciglia confusa, invitandolo con lo sguardo a darmi una spiegazione.
Antonio:-Vorrei restare qui per l'intervista, così posso finire il drink- risponde alzando il bicchiere a forma di goccia pieno di un liquido color caramello.
Io:-Oh, va bene- sorrido imbarazzata, non avendo idea di come comportarmi.
Antonio:-Iniziamo e stai tranquilla, non sarà nulla di troppo complicato, vedrai che ti scioglierai subito e ti sembrerà una normale chiacchierata- cerca di tranquillizzarmi, invitandomi a sedermi accanto a lui al bancone.
Una normale chiacchierata? Ceeerto.
***
FRANCESCA OLIVIERI E I SUOI RISTORANTI, ECCO COSA CI RACCONTA DELLA SUA STORIA.
«Io non vendo, questa è la mia vita»
«Ho lavorato tanto per arrivare fin qui e sono orgogliosa di ciò che ho raggiunto» dice la ragazza prima di sorridermi. Nel suo ristorante principale, il clima è accogliente, il cibo e delizioso e i drink sono superbi. «Sono molto felice del lavoro dei miei dipendenti, mi fido di loro» mi racconta poi, presentandomi alcuni dei camerieri. La ragazza, da sempre in lotta per la conquista dei suoi diritti, non si è mai arresa nemmeno quando, in un momento di crisi, diversi della concorrenza gli hanno chiesto di vendere. «Io non vendo, questa è la mia vita».
Manda a quel paese la concorrenza e va avanti per la sua vita, senza mai arrendersi. Francesca, poi, mi confida di avere il cuore impegnato, ma non mi svela il nome del fortunato, non oso fare ipotesi, mentre mi gusto uno dei drink preparati dal talentuoso barista. «Non permetterò nemmeno all'amore di portarmi via tutto questo» dice poi, sicura di se.
Antonio Rossi.Clara:-Un po' appiccicoso- commenta dopo aver letto l'articolo il giorno dopo.
Siamo nel mio ufficio e, come al solito, lei è spaparanzata sul divanetto intenta a sgranocchiare noccioline.
Temo sia dipendente da quella roba.
Io:-In realtà è stato inquietante, quando ha iniziato ad insistere sulla mia vita privata, ci mancava poco chiedesse il mio numero- rispondo scioccata, tentando di far sparire dalla mente un flashback del giorno prima.
Antonio:-Avanti Francesca, sicura non ci sia nessuno nel tuo cuore? Sei così carina e intelligente!- esclamò lui alzando un po' la voce.
Io:-Ehm... beh sì, ma non vedo come possa sembrare importante ai tuoi occhi- risposi mordendomi il labbro, accaldata per l'imbarazzo.
Antonio:-E si può sapere di chi si tratta?- mi chiese poi, con un sorrisetto malizioso sulle labbra.
Immediatamente scossi la testa in segno di negazione, sai che casino se qualcuno sapesse che quel qualcuno è proprio uno della concorrenza.
Scuoto la testa tornando alla realtà.
Clara:-Immagino, almeno era carino?- mi chiede curiosa, spostando il suo sguardo su di me per un secondo, prima di tornare con la sua attenzione alle noccioline.
Io:-In realtà non mi ricordo- dico sincera, rendendomi conto di ricordare ben poco del suo viso, compresi i lineamenti.
Clara:-Sul serio, Francesca? Lo hai visto solo ieri!- esclama sorpresa, evidentemente per lei è strano.
Io:-Ero agitata!- mi difendo subito.
Clara:-E ci credo! Ti ha chiesto pure quanti peli hai nel cu-- inizia e la interrompo bruscamente
Io:-Clara!- esclamo, trattenendo un sorriso divertito
Clara:-Che vuoi? È stato lui quello invadente. Ah, e per la cronaca, se lui può chiederti queste cose, allora io posso chiederti come va con Matteo e posso anche esigere una risposta- mi dice, regalandomi un'occhiolino.
Accenno una risata divertita.
Io:-Niente di che, mi ha chiesto di andare in vacanza con lui, ma per ora non abbiamo organizzato nulla, dice che vuole corteggiarmi come si deve come stava cercando di fare all'inizio- dico tranquilla, sorridendo al ricordo delle sue parole.
Clara:-Oddio, che dolce! Ma l'hai comprato su amazon? È di plastica? Avanti, dov'è la fregatura?- inizia a parlare a macchinetta e io non mi trattengo, accasciandomi sulla scrivania per le troppe risate.
Io:-Per ora nessuna fregatura, l'ho preso anche a metà prezzo!- scherzo dandole corda.
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Antonio is the new polpo, bitch pls.È l'una di notte del 27 maggio 2018, sto morendo di caldo. Non riesco a dormire. Al piano di sotto sento dei rumori inquietanti. Aiutatemi.
~Nenne23
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Indipendence (Completata)
ChickLitFrancesca Olivieri è una venticinquenne proprietaria di due ristoranti che si ritrova messa all'angolo da diversi proprietari di catene di ristoranti. Fra le offerte Francesca riceverà un invito a cena di Matteo, un affascinante proprietario di dive...