3. Scelte banali e proposte insolite

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Dopo la proposta totalmente insensata di mia madre, quasi svenni quando sentii Matteo accettare imbarazzato. Riuscire a farmi valere è stato quasi impossibile, ma una frase di mia madre mi fermò immediatamente. "Se non avrai un accompagnatore, non verrai al matrimonio di tua sorella".

Perfino Matteo sembrò parecchio sorpreso dalla decisione e dalla determinazione della donna che mi ha messo al mondo, che subito dopo se ne andò senza nemmeno salutare.

Così stamattina al lavoro è stato difficile rispondere alle mail, intrattenere colloqui vari e discussioni con i dipendenti. Luca mi ha chiesto due giorni di riposo e non ho potuto far altro che acconsentire, visto che ha accumulato quasi un mese di giorni liberi. Mi toccherà prendere un ragazzo per sostituirlo.

Qualcuno bussa alla porta del mio ufficio ed io, prima di rispondere, do una rapida occhiata intorno a me, costatando che è tutto in ordine.

Io:-Avanti- dico senza troppo entusiasmo

La porta si apre inondando la stanza con non poca luce, rivelando la figura di Clara sulla porta. Immediatamente mi alzo, andandole incontro per abbracciarla.

Clara:-Buongiorno!- esclama ricambiando il mio abbraccio

Io:-Come stai?- le chiedo, interessata realmente alla risposta.

Ci sediamo sul divanetto dell'ufficio, come facciamo spesso, prima di continuare la conversazione.

Clara:-Tutto bene, ieri ho parlato con Claudio della questione figli, solita conclusione... tu invece, che mi racconti?- mi chiede, mettendosi comoda

Mentalmente cerco un filo logico da seguire per raccontarle tutto ciò che si è persa, ma visto che questo filo sembra più intricato del cavo delle cuffie del cellulare, mi arrendo subito, decisa a raccontare le cose come mi vengono in mente.

Io:-Mia madre ha invitato Matteo Farro al matrimonio di Anastasia, lui ha accettato, mia madre ha detto che se non vengo con un accompagnatore non potrò venire al matrimonio e per finire bene, grazie a Matteo ho la macchina dal carrozziere- dico tutto d'un fiato, meravigliandomi quasi per la mia capacità polmonare.

Clara:-Aspetta un secondo. Tua madre ha fatto cosa?- chiede sicuramente non riuscendo ad immaginare la situazione

Non la biasimo.

Io:-Mia madre ha chiesto a Matteo, il ragazzo che vuole comprare i miei ristoranti, di accompagnarmi al matrimonio- sospiro, mettendo le mani fra i capelli, disperata

Clara:-Matteo quello della cena?- mi chiede perplessa, mentre io annuisco decisa, sull'orlo di una crisi isterica

Io:-Lui ha accettato! Ti rendi conto? Ha accettato!- dico non volendolo accettare

Nessuna persona normale lo avrebbe fatto, nemmeno una persona molto vicina a me avrebbe accettato, tutti avrebbero liquidato quella pazza di mia madre con scuse futili. Avrebbe anche potuto dirgli che doveva andare a farsi lucidare le scarpe con la lingua di un cammello ubriaco, eppure aveva accettato. Aveva accettato ed io ancora non me ne capacitavo.

Clara:-Forse sarebbe meglio che ne parlaste, stasera a cena- mi dice per poi mangiucchiarsi un'unghia

Io:-Oh no, io questa sera non mi presenterò!- esclamo battendo le mani sulle mie cosce, forse con un po' troppa forza

Clara:-E tutti i propositi riguardo il dimostrargli chi sei e che non hai bisogno dei suoi soldi? Poi non dirmi che quell'uomo non ti ha colpita! Insomma, nel giro di tre giorni guarda a che punto siete arrivati!- esclama con un po' troppa enfasi, decisa a farmi presentare alla cena

In effetti, Clara non aveva tutti i torti, in pochi giorni Matteo è entrato nella mia vita, da un semplice colloquio. Ma non può di certo considerarsi colpa mia, se mia madre, con la sua risaputa sfacciataggine, si era comportata con lui in quel modo, intimandomi addirittura di portarlo al matrimonio di mia sorella.

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