Capitolo 11

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Rimango di stucco appena la sirena dai capelli corvini mi chiama per nome. Come fa a conoscermi? Pan non poteva averle detto il mio nome, ho la sensazione che all'eterno bambino non piacciano molto le creature del mare. Quale altra spiegazione potevo dare?
< Come fai a sapere il mio nome? > le chiedo avvicinandosi a lei.
Lei apre la bocca per rispondermi, ma vedo che un istante dopo cambia espressione. Spalanca gli occhi, come se avesse visto la paura in faccia. Il punto è che ciò che provoca così tanto terrore nel suo sguardo è proprio dietro di me. Mi giro e vedo l'ombra, la quale mi ha portato qui, su questa isola che prende per il collo la sirena e la fa uscire completamente dall'acqua sollevandola, come se fosse una piuma. È normale che le ombre possano afferrare, lo so che mi ha tenuta per un polso mentre mi portava qui, ma è strana come cosa. Va beh non facciamoci domande, ma agiamo. Non posso permettere che questa creatura marina muoia. Deve ancora darmi delle risposte.
Cosa posso fare? Vediamo. Se può toccare può essere toccato, giusto? Proviamo. Prendo la caviglia dell'ombra e ci riesco. Perfetto, il problema è che non sembra essere disposto a lasciar andare la sirena. Altro? I vestiti bagnati. Funzionano come fruste, il problema è che sono a riva, più o meno, forse si trovano anche più in là.
< Scusa non puoi tirargli un colpo di coda? > chiedo alla sirena disperata.
< N-non p-posso t-toccarlo > dice lei con difficoltà. Non penso sia molto semplice parlare mentre uno ti strozza.
Com'è possibile che non può? Io ci sono riuscita, ho toccato l'ombra del ragazzo immortale, perché la sirena non può? Non ha un minimo di senso.
Nella mia mente stanno continuando a formarsi mille domande senza risposte e sono sicura che quella sirena le ha. Dovrei dire che ha la risposta, dato che probabilmente me ne serve solo una.
Sono a corto di idee, perché probabilmente le cose che gli lancio gli passano attraverso, come la mia sfera infuocata ora che ci penso. A quanto pare posso toccarla solo con parti del corpo, e questo è un problema, perché io sono in acqua e l'ombra e la sirena sopra la mia testa. Cosa posso fare? Chiederlo gentilmente?
< Ehi tu lascia subito la mia amica > dico io in tono deciso.
Lo so non era proprio gentile. Però lo era verso la creatura acquatica, l'ho chiamata amica, è strano non ho mai avuto amici. Mi è proprio scappato questo termine. Comunque passiamo oltre.
< No > mi risponde la creatura di tenebre.
No? Come sarebbe a dire no. Guarda che se non la metti giù fra poco si disidrata e muore. E se fosse quello il suo scopo? Lasciarla morire. Farla spegnere piano piano, in agonia. È una morte orribile, la peggiore per una sirena a mio parere.
"E hai proprio ragione" lo sento di nuovo nella mia testa. Possibile che non possa andarsene dalla mia testa? Che palle. Sa tutto quello che penso ogni millesimo di secondo della mia vita. Non è tanto giusto.
Adesso come faccio a liberare la sirena da quella cosa? Non ho magia, non riesco più ad efferrargli la caviglia, peggio di così non può andare. Non l'avessi mai detto. Qualcuno o qualcosa mi colpisce sulla testa e io ovviamente svengo.

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