Capitolo 14

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Mi sto annoiando a morte. Ho provato a riprendere sonno, ma niente, sono troppo agitata e pensierosa per addormentarmi. Devo distrarmi in qualche modo. Mi avvicino alla finestra fino a dove riesco e chiudo gli occhi. Mi concentro sull'udito per sentire in tutta l'isola che non c'è cosa succede. E poi voglio sapere cosa sta facendo Peter. Che questione importante dovrà mai avere? Il ragazzo immortale è sempre più misterioso.
Fino ad adesso ho sentito solo lo scorrere dell'acqua, una cascata, un venticello leggero che scuote le foglie degli alberi più alti e il cinguettio di uccellini. Non pensavo ci fossero uccelli qui. Sapevo che c'erano molti animali ma questi in particolare no. Ho scoperto una cosa nuova.
Vado avanti ad ascoltare e finalmente sento una voce. È femminile e adulta. Abbastanza profonda e minacciosa.
< Ti auguro di bruciare all'inferno mostro > dice la donna.
< Mi dovresti ringraziare Regina, ti sto facendo solo un favore, così facendo potrai riabbracciare tuo figlio Henry, tua madre Cora e tuo padre che porta il nome di suo nipote > è la voce di Peter Pan. È abbastanza divertita, probabilmente lo è per la situazione. So per esperienza che tutto per lui è come un gioco, di cui solo lui fa le regole e alla fine nessuno a parte il ragazzo dagli occhi verdi porterà a casa la vittoria.
< Anche tu Salvatrice sei in debito, potrai rivedere Bealfire, cosa che non si può dire per suo padre Tremotino rinchiuso qui dentro > dice Pan. Ascoltando meglio sento che si sta rigirando qualcosa nelle mani, probabilmente è la gabbia di questo Tremotino.
< Tu caro capitano potrai stare con la donna che ami anche nella morte, o almeno morirete insieme. Per Biancaneve e il Principe azzurro la stessa cosa > continua il ragazzo.
< Tu invece quando morirai sarai da solo, mi fai tanta pena > dice velenosa una ragazza. Queste parole però non toccano minimamente Peter.
< Io non posso più morire ora, se foste stati più veloci avreste potuto togliermi il cuore di vostro figlio e io sarei potuto morire, ma adesso niente mi può più fare del male, non sanguino nemmeno più. Sono eterno, sono una divinità adesso, grazie al sacrificio di Henry, grazie al cuore del vero credente > si sente che è tutto compiaciuto e ora è anche superiore a tutti noi. Deve essere l'essere più potente di tutti, persino di me.
< Uccideteli > ordina, probabilmente ai bambini. Loro non se lo fanno ripetere due volte. Sento frecce scoccare che vengolo bloccate da carne, urla, pianti e rumori di spade. Deve essere orribile come scena per chi assiste impotente alla morte di un suo famigliare o amico. Io sinceramente non l'ho mai provato. Ho sempre pensato solamente a me stessa.
< Tu invece mia cara Trilli andrai a fare compagnia alla nostra amica Wendy, in gabbia. Devo ancora decidere cosa fare di voi due > sentenzia il nuovo Dio.
< Indurisci il tuo cuore quanto vuoi Peter, ma io so che lei è qui da due giorni e so anche che è senza ricordi. Fammi indovinare non vuoi che si ricordi i bei momenti passati con me, vero? Almeno finché non mi ucciderai. Sei solo un codardo. Un demone sanguinario e basta. Lei non merita tutto questo. Tu non la meriti > dice una voce femminile e molto giovane. Sembra però che mentre lo dice viene trascianata contro la sua volontà da qualche parte. Si sente nel suo tono che oppone resistenza. Ora sento anche il respiro di qualcuno farsi pesante, come se si stesse arrabbiando ma vuole mantenere il controllo. Che sia io la persona di cui la ragazza sta parlando? No non può essere. Però sono l'unica arrivata qui da poco e l'unica ragazza.
Riapro gli occhi e smetto di ascoltare. Tanto è finito tutto.
Bene penso di dover salvare due ragazze che potrebbero aiutarmi a recuperare la memoria a quanto pare. Perfetto, devo solo trovare un modo per uscire da qui. Una cosa da niente giusto?

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