Capitolo 25

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Divento di nuovo rossa dall'imbarazzo.
< Non è vero. Io non mi innamoro > affermo un po' infastidita, ma insicura. Il fatto era che quel ragazzo aveva qualcosa che mi faceva andare verso di lui, non era semplicemente attraente o figo, ma aveva qualcosa in più. Forse la storia del filo rosso, quella secondo la quale, per le credenze giapponesi, ognuno di noi ha una persona con cui condivide un filo rosso legato al mignolo sinistro. È vera dopotutto. Allora sarei l'anima gemella di quel ragazzo. Il bello è che non so nemmeno come si chiama. Vai così.
< Seh seh, continua a crederci > asserisce Peter.
Io non faccio troppo caso a quello di cui abbiamo appena discusso, per il semplice fatto che voglio cambiare discorso. Mentre cerco un'idea per cambiare argomento mi viene in mente il motivo per il quale ho chiamato lui: l'acchiappasogni! Che stupida, mi sono dimenticata di una cosa tanto importante.
Mi faccio coraggio e gli domando:< A cosa serve questo coso, a parte prendere polvere è ovvio > faccio un sorriso.
L'espressione di Pan cambia, ora sembra stupefatto e infastidito allo stesso tempo.
< Dove l'hai trovato? > mi chiede irrigidendosi.
< Era già qui quando mi sono svegliata > mi metto sulla difensiva. Com'è possibile che accada qualcosa senza che lui lo voglia? A meno ché lui in realtà volesse farmelo trovare in fondo.
Gli sventolo l'oggetto davanti alla faccia, mentre lui è assorto nei suoi pensieri, per farmi dare una risposta. Forse anche lui si sta facendo la mia stessa domanda.
< È un oggetto normale usato come contenitore > dice lui in fine.
< Per cosa? > insisto io.
< Ricordi > sputa fuori.
< Vuoi dirmi che qui dentro ci sono i miei ricordi? > indico l'acchiappasogni che ho in mano esterrefatta.
Pan annuisce.
< Ridammeli > dico seria e determinata.
Lui senza farsi pregare prende l'oggetto dalla mia mano e fa un incantesimo. Penso serva per sbloccarlo o una roba del genere.
< Pronta? > mi domanda.
< Sono nata pronta > affermo con decisione.
Dall'acchiappasogni compare un fascio di luce che termina sulla mia fronte dove i ricordi mancanti tornano al loro posto, ma sta accadendo qualcos'altro. Guardo mio fratello in faccia in cerca di spiegazioni.
Lui tranquillo mi da ciò che voglio:< Ho aggiunto una piccola magia. In pratica avrai i ricordi, ma adesso l'acchiappasogni farà prevalere la parte negativa di te, non ti starà a cuore più nessuno, a parte me. Ora darai ascolto solo ad esclusivamente al sottoscritto. Non ci saranno problemi di cuore e saremo tutti più felici. A no aspetta io sarò più felice, ed è questo quello che vuoi vero? Rendere contento e orgoglioso il tuo unico famigliare rimasto. Certo che lo vuoi > dice volitivo Pan.
Mentre l'incantesimo mi strappa tutte le emozioni positive che può possedere un essere umano gli chiedo velenosa:< Perché? >
Lui si china verso di me e sussurra al mio orecchio:< Perché da adesso si gioca a tu starai dalla mia parte. Sai quando ti ho mandato sulla terra l'ho fatto perché tu sei la mia unica debolezza, ma ora ho capito che sei anche la mia forza, quando non sei legata a quelle emozioni benevole. Lo sei quando sei spietata e senza scrupoli >
Rimango stupida da lui, non pensavo avrebbe fatto una cosa del genere. Lo so che è anche un mostro e un demone, nel vero senso della parola, ma sono sua sorella minore, dovrebbe proteggermi non rendermi stronza.
Cerco di tenere gli occhi aperti sopportando il dolore, ma senza successo, dato che dopo pochi secondi cado delicatamente, grazie alle braccia di Peter che mi hanno presa, sul letto.

Peter PanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora