CAPITOLO 41: CHIAVE (3)

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E bene si gente... keepers... keepers a non finire... cosi tanti da non riuscirli a contare.
Fortuna che ancora non ero conscio di cosa fossero in realtà, sennò la mia reazione sarebbe stata ben diversa dalla semplice espressione incolore accompagnata da un, tanto idiota quanto sensato, 'non capisco...'.
Ma torniamo a dove eravamo rimasti che ormai il tempo che ho a disposizione è prossimo al termine.
Eleonor portò la mano al suolo diradando la nebbia che ricopriva tutto il terreno rivelando una vasta distesa di barattoli come quelli che avevo visto nell'armadio nella cantina....

H: "N-non capisco"

E: "Vedi Haxel... questi che stai vedendo a terra sono keepers, ossia i contenitori delle anime degli esseri umani. Essi variano di grandezza, colore, peso e forma a seconda di quanto è pura l'anima al suo interno ed i peccati commessi in vita."

H: "Q-quindi questa è come se fosse una landa di cadaveri?!"

E: "ANIME! Sono anime... e gradirei portassi rispetto per loro. Ognuna di esse era una vita e divenendo keepers non hanno cessato la loro esistenza bensì si sono tramutati in energia pura. La stessa energia che muove il moto del tutto e del nulla."

L: "Vedi Haxel, ogni keeper è importantissimo per dei e demoni. Più ne possiedi e più accresci la tua forza."

H: "Cosa!?"

E: "Esattamente. All'inizio, gli unici a conoscenza dei keepers e della loro importanza eravamo io e Dio. Infatti fu lui stesso a darmi questo 'dono' concedendo solo a me e lui in persona il poter decisionale della vita e la morte. Quando l'enorme potenziale e potere dei keepers trapelò tra il regno dei cieli e quello degli inferi ne scaturì una sorta di guerra d'avidità. Ma questo non fu rivelato nelle grandi guerre, bensì, qualcuno  insabbiò tutto facendola divenire una semplice barzelletta o leggenda metropolitana."

H: "Ma se solo tu e Dio avete il potere di cessare la vita altrui... come hanno fatto angeli e demoni a sterminarsi in quel modo durante le guerre?"

"Bella domanda Haxel!" Esclamò Lucilla con tono quasi sorpreso. "Inizi a seguire il filo conduttore" continuò.

E: "È successo qualcosa Haxel... qualcosa di davvero molto grave, ma di cui purtroppo non faccio in tempo a parlartene. Il mio tempo è quasi finito ed ora devo lasciarti tornare dagli altri. Ti ho portato in questa dimensione per due motivi. La prima è per mostrarti il tuo potenziale, l'altra per poterti finalmente abbracciare per la primissima volta.

Mentre pronunciava quelle parole si diresse verso di me e mi strinse in un forte abbraccio. Subito dopo Lucilla fece lo stesso.
Fu un momento stupendo che però terminò non appena riaprii gli occhi facendomi ritrovare esattamente dove ero rimasto. Davanti a Jack e con uno scontro che stava per avere inizio.

*clap.. clap.. clap..*

Un battito lento e ben scandito mi passò da dietro l'orecchio. Quando cessò vidi solo una sagoma nera passarmi velocissimo da dietro la testa per scaraventarsi contro Lukas ed atterrarlo con una sola mano.

???: "È proprio vero. Can che abbaia non morde. Se volete perder tempo in chiacchiere fate pure.
Tsk, sembra di stare ad una fottutissima recita scolastica dove i bambini si presentato e salutano i genitori."

E li lo vidi. Un uomo con gli occhi color azzurro ghiaccio e dai capelli biondo cenere con indosso un impermeabile beige con sotto una cravatta fina color vinaccio sopra ad una camicia bianca infilata dentro un paio di pantaloni neri e con ai piedi un paio di scarpe eleganti, ma vecchie, color nero sabbiato.

???: "Visto che siamo in vena di presentazioni allora lo faccio anch'io. Anche se le vostre facce mi fanno capire che il mio nome lo conoscete già. Piacere, sino John Constantine. E sono qui per prendere il ragazzo con le buone o con le cattive. 

"Ma spero comunque che voi scegliate le cattive." Aggiunse sfoggiando un sorriso palesemente finto e forzato per poi rivolgere il suo sguardo verso di me.

Haxel, demone per scelta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora