Capitolo 4: Presente.

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Amy's POV.

"Annabeth, hai visto Dracula?"-domando alla donna delle pulizie.

È una donna molto simpatica, sulla sessantina.

Ha i capelli corti biondi e gli occhi azzurri.

"Nella sala da pranzo deve essere."-mi risponde, regalandomi un sorriso.

La ringrazio e mi avvio verso la sala da pranzo.

Appena entro, noto Dracula bere un po' di sangue dalla sacca.

Ormai è da anni che ci nutriamo così.

Appena mi vede, smette di bere e alza un sopracciglio.

"Non hai vestiti più lunghi?"-mi domanda.

"Non ti piace ciò che vedi?"-gli domando.

Lui sbuffa sonoramente, e riprende a bere.

"Rimpiango l'abbigliamento dell'ottocento."-mi confessa.

Mi avvicino a lui e mi siedo sulle sue gambe.

"Perché devi fare così?"-gli domando, mentre mi appoggio alla sua spalla.

"Non mi piacciono i vestiti che usi.. sei troppo nuda."-mi rimprovera.

Mi avvicino alle sue labbra e gli dò un bacio a stampo.

"Dracula, sono tua."-gli ricordo.

Mi dà un bacio a stampo e inizia a giocare con i miei capelli.

"Sì, sei mia."-mi dice.

Ad un tratto, sentiamo suonare il telefono di casa.

Mi alzo e vado a prenderlo.

"Pronto?"-dico una volta accettata la chiamata.

"Amanda? Sono Igor."-mi risponde.

"Ciao Igor.. cerchi Dracula?"-gli domando.

In pochi sanno la nostra vera identità.

Dracula si fa chiamare con il suo nome vero, ossia Vladimir, mentre io, Amy.

Igor è una delle poche persone di cui Dracula si fida ciecamente.

"Sì, è lì con te?"-mi domanda.

"Sì, aspetta due minuti."-gli dico e porto il telefono a Dracula che, grazie al suo udito sovrannaturale, ha sentito tutto.

"Vi lascio soli."-gli dico a Dracula, per poi chiudermi nella mia camera.

Prendo il mio Iphone sulla scrivania e noto che sono le dieci di mattina.

Dopo aver visto l'orario, il mio sguardo cade sui fogli sotto al libro di Anna Karenina.

Li prendo e gli dò un'occhiata.

Sono i moduli d'iscrizione per l'università.

Ho sempre desiderato frequentare l'università e avere un'istruzione adeguata, ma Dracula non mi ha mai dato il permesso.

È molto geloso e possessivo nei miei confronti e questa cosa, sta cominciando a stancarmi.

Vorrei tanto iscrivermi nella facoltà di lingue.

Sono preparata.

Ho sempre seguito Dracula nei suoi viaggi, visitando un po' di mondo e conoscendo altre culture.

"Che fai, mio amore?"-mi domanda Dracula, che è appena spuntato alle mie spalle.

Sobbalzo dallo spavento e mi giro, nascondendo i fogli dietro la mia schiena.

"Cosa mi nascondi?"-mi domanda, prendendomi i fogli dalle mani.

Li legge attentamente e poi mi guarda male.

"Amanda."-mi richiama, con tono ammonitore, prima di strapparli in mille pezzi.

Una lacrima di sangue solca il mio viso, mentre soffoco un 'no'.

Butta i fogli a terra e con lo sguardo li seguo ma con due dita mi alza il viso.

"Lo sai che odio essere ripetitivo!"-mi rimprovera con tono duro.

"Dracula.."-cerco di chiamarlo, ma si mette di spalle.

"Vlad.."-lo richiamo e con la velocità da vampiro, mi inchioda al muro.

"Ho detto di no. Fine del discorso!"-mi urla, mentre i suoi occhi diventano rossi e le sue zanne fanno la loro comparsa.

"Calmati, ti prego."-lo imploro, iniziando a piangere.

Sono abituata a questi suoi sbalzi di umore, ma quando i suoi occhi diventano rossi, è la fine.

Significa che è incazzato nero.

Si stacca da me e se ne va, lasciandomi da sola, e piena di domande.

Perché si comporta così?

Amanda.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora