Amanda.

Capitolo 7: Passato.

Amy's POV.

"Amy, non andare."-mi supplica Ben.

"È solo una cena.."-gli rispondo.

"Sì, a casa di un vampiro.."-mi rimprovera.

Gli ho detto a Ben di Vlad, non è per niente d'accordo.

"Ben, non può essere peggio degli umani che ho incontrato fino ad ora.."-lo rassicuro, accarezzandogli la guancia.

"Promettimi che starai attenta e che a mezzanotte tornerai.. Lo sai, ti considero come una sorella e mi preoccupo per te."-mi confida.

"Andrà tutto bene."-gli rispondo e gli dò un bacio sulla guancia.

Sono le otto e mezza, e io sono pronta.

Indosso il mio solito, e unico vestito.

Ho cercato di cacciare il fango come meglio potevo e ci sono riuscita più o meno.

In questo momento, siamo nel nostro sgabuzzino, io sono seduta a terra dove di solito dormiamo, mentre Ben non fa altro che andare avanti e indietro.

Ad un tratto qualcuno bussa alla nostra porta.

Ben va ad aprire e Vlad, fa la sua comparsa.

"Buonasera."-saluta entrambi.

Mi alzo con poca grazia e dopo aver rassicurato di nuovo Ben, prendo il mio mantello ed esco dal maneggio.

"Il tuo amico mi è sembrato alquanto contrariato alla nostra uscita."-mi dice Vlad mentre ci avviamo verso il suo cavallo, che ha lasciato legato al mio albero.

"Perché sa cosa sei."-gli rispondo e lui, si blocca di scatto e si gira per guardarmi.

"Gli hai detto che sono un vampiro?"-mi domanda serio.

"Vlad, Benjamin è come un fratello per me.. non c'è l'ho fatta a mentirgli."-gli confido.

Lui si avvicina a me e mi accarezza una guancia.

"Tu vedi il buono in tutto, non è vero?"-mi domanda, per poi iniziare a camminare di nuovo.

"Voglio credere che in questo mondo, ci sia ancora qualcuno con un cuore."-gli confido.

"Il mio cuore, ormai, non batte più da secoli."-mi dice, una volta arrivati al suo cavallo.

"Sì, ma c'è l'hai.. è già qualcosa."-lo informo.

Dopo la mia risposta lo vedo molto pensieroso.. vorrei tanto essere nella sua testa per sentire i suoi pensieri.

Ad un tratto si gira e mi fa segno con la testa di salire su Sevastian.

"Io non sono mai andata a cavallo."-gli confesso e lui alza un sopracciglio.

"Lavori in un maneggio e non sei mai andata a cavallo?"-mi domanda e io annuisco.

Mi aiuta a salire su Sevastian e poi, lui sale dietro di me.

Mentre prende le redini, con il braccio, sfiora il mio seno e un miliardo di brividi attraversano il mio corpo.

Dovrei essere spaventata da lui, invece ne sono attratta.

"Andiamo?"-mi domanda e io annuisco.

Impieghiamo un bel po' ad arrivare a destinazione.

"Tu vivi in un castello?"-gli domando, osservando la sua maestosa dimora.

"Ho tanti castelli, ma questa è la mia casa."-mi informa.

È tutto molto tetro e spaventoso.

"Hai paura? Il tuo cuore batte molto forte."-mi domanda Vlad, a due passi da me.

"È inquietante casa tua."-gli confesso e lui, si mette a ridere.

"Dai, entriamo."-mi dice e così facciamo.

Per essere un'enorme castello, è anche molto pulito.. chissà quante persone ci lavorano qui.

Attraversiamo i lunghi corridoi, mano nella mano, fino ad arrivare ad una porta enorme.

Vlad la apre e ciò che vedo, mi fa rimanere a bocca aperta.

Davanti a me sono accese tantissime candele, la sala è piena di dipinti, alla mia destra c'è un enorme camino acceso in pietra, e al centro della sala, c'è un tavolo enorme pieno di cibo.

"Tutto questo cibo è per noi?"-gli domando con la bocca aperta, mentre come un galantuomo, mi toglie il mantello e lo appende sull'appendiabiti, di cui ignoravo la presenza, visto la sua posizione, ossia, alle mie spalle.

"No, mia dolce umana.. È tutto per te."-mi informa e io lo guardo scioccata.

'Mia dolce umana.'

Perché continuo a sentire brividi di piacere?

"Stai scherzando.. Vlad, con tutto questo cibo puoi sfamare un esercito!"-commento ironica, mentre mi avvicino al tavolo e osservo tutto quel ben di Dio.

"Prego.."-mi distoglie dai miei pensieri Vlad, che in questo momento, si trova dietro ad una sedia, e mi sta invitando a sedermi.

Faccio come mi dice, e dopodiché, lui si siede accanto a me.