Capitolo 20: Presente.

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Amy's POV.

"Amanda? Amanda, ti prego, apri la porta."-mi supplica Vlad mentre io soffoco i miei singhiozzi nel mio cuscino, ormai sporco di sangue.

"Vattene via!"-gli urlo.

"Amanda!"-mi urla, per poi dare un pugno alla mia porta.

Di scatto, mi alzo dal letto, apro la porta ma non mi curo di lui, gli passo accanto dandogli una spallata, con l'intenzione di mangiare.

Vado in cucina e apro il frigo che contiene le sacche di sangue.

Prendo il mio sangue preferito e inizio a bere con gusto, non curante dello sguardo dispiaciuto di Vlad, alle mie spalle.

Finita una sacca, ne prendo un'altra, e faccio così fino a quando Vlad, non mi ferma.

"Stai esagerando, Amy."-mi sussura, mentre una lacrima riga il suo viso.

"Ho sete."-gli rispondo solo, per poi ignorarlo e continuare a bere.

Finita la sacca di sangue, guardò l'orologio e noto che sono le cinque del pomeriggio.

Poi guardo Vlad.

"Stasera esco, non aspettarmi sveglio."-lo avverto e ni dirigo di nuovo in camera mia, per farmi una doccia.

Una volta entrata in bagno, mi osservo allo specchio e quello che vedo, mi spinge a piangere di nuovo.

Questa non sono io.

"Mio amore.."-mi chiama Vlad, mentre mi abbraccia da dietro.

Non riesco a rimanere arrabbiata con lui.

Con il suo abbraccio mi rilasso, e molto anche.

"Uscirai veramente, stasera?"-mi domanda e io lo guardo male.

"Sei incredibile, Vlad."-mi lamento io, mentre sotto il suo sguardo, mi spoglio ed entro dentro la doccia per lavarmi.

Vlad, con la super velocità, si spoglia ed entra dentro il box doccia con me.

Mi guarda sorridendo, mentre io lo guardo incazzata.

Apro l'acqua e mi beo di quel calore.

Mi giro e mi piego per prendere la spugna, ma appena lo faccio, qualcosa mi penetra.. anzi, qualcuno.

Mi giro e vedo Vlad con gli occhi chiusi dal piacere, mentre spinge il bacino sempre più vicino a me.

Lascio perdere la spugna e mi metto in posizione eretta, appoggiando la mia schiena al suo petto e il mio braccio sinistro dietro al suo collo.

Si abbassa all'altezza del mio collo e inizia a baciarmi mentre si muove piano piano dentro di me, facendomi gemere dal piacere.

"Perdonami, mio amore."-mi chiede.

"Fammi venire e lo farò."-gli rispondo, con l'affanno.

Lui esce da me e mi fa voltare verso di lui.

Mi prende in braccio e con la super velocità, mi sbatte sulle mattonelle del muro, penetrandomi di nuovo.

"Sì, così.."-gemo di piacere e lui, aumenta la velocità delle sue spinte.

Poco dopo, vengo in maniera scandalosa e mi appoggio a lui.

Lo bacio con passione.

"Che non succeda più, e stasera esco comunque."-gli dico e i suoi occhi, per pochi secondi diventano rossi, per poi tornare azzurri.

Finiamo di lavarci ed usciamo dalla doccia, con una tovaglia che ci copre per miracolo.

Mi dirigo verso l'armadio e tiro fuori un vestitino, mentre Vlad torna in camera sua per vestirsi.

Il vestitino che ho scelto è un tubino bianco, senza bratelline che mi arriva a metà coscia.

Torno in bagno, asciugo i miei capelli, li raccolgo in una coda alta e mi trucco usando l'eye-liner e il mascara.

Abbino il tutto ad un paio di tacchi neri e ad un giubbotto di pelle nero leggero e corto.

Appena sono pronta, esco dalla mia stanza, dopo aver preso il mio cellulare e un po' di soldi, e scendo in cucina.

Verso un po' di sangue nel bicchiere e mentre lo bevo, chiamo Aiden.

"Pronto?"-mi risponde subito.

"Hai da fare?"-le domando.

"Sto per andare a lavorare, perché?"-mi domanda.

"Ti terrò compagnia, verrò a bere nel locale in cui lavori."-la informo e lei, dopo avermi salutata felice, riattacca.

"Dove credi di andare, vestita così?"-mi domanda con tono geloso Vlad.

Mi giro verso di lui e lo vedo con una camicia semi sbottonata bianca, un paio di jeans stretti neri e un paio di hogan nere.

"È tu? Chiudi immediatamente quella camicia."-gli rispondo, gelosa.

"Sei gelosa, mio amore?"-mi domanda e io gli sorrido furba.

"Amore, se io ti tagliassi le palle, queste ricrescerebbero?"-gli domando e lo vedo sbiancare, per poi superarlo dandogli una spallata.

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