Capitolo 14: Presente.

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Vlad's POV.

Torno a casa, e il mio primo pensiero, è rivolto ad Amanda.

Sarà sicuramente in biblioteca.

Con dei fogli in mano, salgo le scale e in poco tempo, raggiungo la mia meta.

Amanda è coricata nel divano e sta dormendo, con il suo libro preferito tra le mani.

Ricordo ancora quando glielo regalai.

Era la donna più felice del mondo.

Mi avvicino a lei, e come al solito, mi siedo sul tappeto mentre la mia testa, l'appoggio sul suo seno.

La guardo dormire e mi incanto.

La amo ogni giorno di più.

"Amanda.."-la chiamo e lei dice qualcosa di incomprensibile.

"Amy.. mio amore."-la chiamo e lei apre gli occhi.

"Dracula.. che ore sono?"-mi domanda.

"Sono le sette di sera."-le rispondo mentre si mette seduta e io mi appoggio alle sue gambe.

"Cosa sono quelli?"-mi domanda, puntando i fogli.

"Amanda, sei mia?"-le domando.

"Sì, Vlad. Sono tua."-mi risponde.

"Io, sono tuo?"-le domando.

"Sì, Vlad. Sei mio.. mi stai spaventando, amore."-mi risponde.

Guardo un attimo i fogli e dopo un bel respiro, glieli faccio leggere.

Li legge attentamente e poi con una lacrima che riga il suo viso, mi guarda felice.

"Davvero?"-mi domanda, mentre un'altra lacrima riga il suo viso bellissimo.

"Davvero, mio amore. Da domani, inizierai l'università."-le rispondo.

"Ma come hai.. P-perché?"-mi domanda.

Oh mio amore, nemmeno una frase concreta riesci a dire dalla felicità!

"Igor mi ha fatto riflettere, e mentre facevo un giro in città ho visto Aiden, la ragazza di ieri sera.. mi ha aiutato lei."-le confido e lei, mi salta addosso.

Mi bacia con passione mentre con molta fretta, mi spoglia.

La sposto sotto di me e inizio a spogliarla.

"Vuoi farlo qui, sul tappeto?"-le domando con sguardo lussurioso.

"Sì, voglio farlo qui. Zitto e baciami."-mi risponde e io, obedisco.

Una volta nudi, inizio a stuzzicarle i capezzoli con la bocca, mentre una mia mano la porto sul suo punto debole.

Entro con un dito e lei geme.

"Sei così bagnata."-le dico e lei continua a gemere.

"Dracula.."-mi chiama.

"Vlad, mio amore. Chiamami Vlad."-le chiedo.

Voglio tornare ad essere quello di un tempo.

Ci voglio provare veramente.

"Vlad, voglio di più."-mi informa e io prendo la mia erezione in mano e la porto alla sua entrata.

Entro lentamente e lei, incrocia le gambe dietro la mia schiena per sentirmi di più.

"Veloce, Vlad.."-mi supplica e io, aumento il ritmo.

Sentire lei gemere è una delle cose che amo di più al mondo.

È perfetta, ed è mia.

"Vlad.. ci sono quasi.. aaah."-urla, infine.

Poco dopo vengo anche io e mi accascio accanto a lei.

"Grazie, Vlad."-mi dice e io le sorrido.

"Promettimi che se ci saranno problemi, mi chiamerai e non ti avvicinare ai ragazzi."-l'avverto.

"Vlaaad.. ho capito."-si lamenta lei, ridendo e io, le faccio il solletico.

"No, Vlad."-mi implora, ridendo.

Poco dopo, mi fermo sotto le sue suppliche.

"Andiamo a fare una doccia e poi a cenare, va bene?"-le domando e lei annuisce.

Spero solo di non aver fatto una cazzata.

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