Capitolo 29: Passato.

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Amy's POV.

"Non se ne parla."-mi rimprovera Vlad.

Siamo in biblioteca, da soli, e stiamo litigando.

Gli ho chiesto di dire la verità ad Arabela.

È passata una settimana e le cose tra di noi, non sono migliorate.

Ben ha continui battibecchi con Vlad perché secondo lui, Arabela è abbastanza potente da farlo ma ovviamente, il mio compagno si rifiuta di credere ad entrambi.

Arabela e Vlad, ormai non si parlano più.

"Perché devi essere sempre così testardo?"-gli domando esasperata, mentre mi siedo sul divano davanti al fuoco.

Osservo la mia lunga gonna rossa, finché qualcuno non si siede accanto a me.

"Non devo dare spiegazioni a nessuno."-ribatte deciso.

Guardo il fuoco, mentre una lacrima riga il mio viso.

"Mio amore.."-mi chiama Vlad, accarezzandomi una guancia.

"Non chiamarmi così."-gli dico in un sussurro, mentre mi alzo e mi sposto dal suo tocco.

Appena elabora le mie parole, la sua bocca si spalanca e i suoi occhi, diventano rossi.

Si alza tremante e si mette in ginocchio davanti a me.

"Non mi ami più? Ti ho dato tutto! Cosa posso fare per rimediare?"-mi domanda, premuroso.

Mi inginocchio davanti a lui e gli prendo le mani.

"Vlad, io ti amo. È vero, mi hai dato tutto e ti ringrazio. Ma non puoi dirmi 'cosa posso fare per rimediare?'. L'amore non è un oggetto che puoi aggiustare quando si rompe. È un'emozione. Un'emozione pura. Quello che tu provi per me, è amore. Quello che io provo per te, è amore. Quello che Ben prova per me, è amore, anche se in verità è amore fraterno, è la stessa identica cosa. Vald, quello che Arabela prova per te.. è amore e gratitudine allo stesso tempo. Non vuoi che faccia l'incantesimo? Perfetto! Il minimo che puoi fare e che devi fare, è darle una spiegazione. Altrimenti, lei ti odierà e la famiglia che siamo ora, si dividerà."-gli dico, osservandolo negli occhi.

Lui mi guarda e mi accarezza una guancia.

"Cosa ho fatto di così buono nella mia vita, da meritarmi un angelo così bello al mio fianco?"-sussurra.

"Tutti meritano una seconda chance."-gli rispondo, per poi dargli un bacio sulla guancia.

Ad un tratto, qualcuno bussa alla porta.

"Ehi.. abbiamo un problema."-esulta Ben.

Vlad, lo guarda confuso, mentre io mi stacco da lui e vado verso mio fratello.

"Cosa c'è?"-domando.

"Arabela, ha la febbre."-ci comunica e subito, ci dirigiamo verso la sua stanza.

Ben ed io entriamo, mentre Vlad rimane fuori dalla stanza.

"Ari, come ti senti?"-le domando, mentre mi siedo sul suo letto, vicino a lei.

"Uno schifo. Gira tutto, e mi viene da rimettere."-mi confessa.

Appoggio una mano sulla sua fronte impregnata di sudore e quasi mi scotto.

"Bruci troppo."-sussurro.

"Brutto segno?"-domanda lei, con tono ironico.

Da quando conosco Arabela, ho capito che lei è ha sempre preso tutto con leggerezza e sarcasmo, ha un cuore grande ed è pronta a sacrificarsi per aiutare i suoi amici, o meglio, la sua famiglia.

Vederla in queste condizioni, mi fa stare male.

"Dobbiamo far abbassare la febbre."-mi dice Ben.

"Ragazzi, gira di più."-ci dice.

È un nuovo modo per dire che le gira la testa?

"Perché vedo Vlad, doppio?"-domanda confusa.

Mi giro, e vedo Vlad, appoggiato allo stipite della porta.

"Doppio?"-domanda Vlad.

Si avvicina ad Arabela e si siede sul letto.

"Arabela, io sono unico e solo."-commenta sarcastico Vlad, mentre si alza la manica del suo vestito.

Fa apparire i suoi canini e si morde.

"Ma che fai?"-domanda Ben, allarmato.

"Una cosa che voi non sapete sui vampiri, è che il loro sangue, fa guarire velocemente."-ci comunica, mentre avvicina il braccio alla bocca di Arabela.

"Bevi."-le ordina e lei guarda me.

Le mimo di sì con la testa e lei lo fa.

Si attacca al braccio di Vlad e inizia a bere il suo sangue.

Poco dopo, Vlad lo allontana.

"Basta così. Se ne bevi troppo e poi muori, ti trasformi."-le dice, mentre le accarezza una guancia.

Poi si alza e guarda Ben.

"Controlla se è guarita."-gli chiede.

Ben, si avvicina alla fronte di Arabela e poggia le sue labbra su di essa.

"Non brucia come prima."-esulta Ben, incredulo.

Vlad, sorride a tutti e due e poi se ne va, e ci lascia soli.

Amanda.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora