capitolo 5

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5º MESE
Sto aspettando il mio turno per entrare nella stanza in cui il dottore mi farà l'ecografia.

"Jones" mi sento chiamare, così mi alzo ed entro nella stanza.

"Allora, come sta andando?" chiede il dottore facendomi accomodare.

"Solite cose" dico "Mi affatico di più perché la pancia sta crescendo"

"È normale" sorride.

Mi fa sdraiare sul solito sdraio, mi alzo la maglietta per far vedere la pancia, mi mette il gel ed inizia a passarmi l'aggeggio sulla pancia.

Vedo nello schermetto ciò che sta proiettando.

"Guardi" mi dice indicando lo schermetto.

"È la testa?" chiedo e il dottore annuisce.

Sorrido contenta.

"Vuole sapere il sesso del bambino?" dice, continuando a muovere l'aggeggio.

"" rispondo, impaziente di sapere.

"Bene..." dice "È una femminuccia"

Resto sorpresa e contenta di ciò, finalmente so qual è il sesso di mia figlia.

Finita la visita, ringrazio il dottore, prendo le mie cose ed esco dall'edificio.

Ma appena metto piede fuori dal palazzo vedo Federico, che si tortura le mani.

"Che ci fai qui?" gli chiedo, e lui alza la testa nella mia direzione.

"Volevo..." dice avvicinandosi "Sono qui per te"

"Volevo sapere come fosse andata la visita" spiega.

"Bene" rispondo "Te l'avrei comunque detto"

"Sì ma per telefono non è lo stesso" dice.

Restiamo in silenzio per un po' di minuti, quando lui mi guarda e parla.

"Volevo chiederti scusa, per tutto" e subito il mio sguardo va rivolto a lui.

Annuisco leggermente, mordendomi l'interno guancia.

"Mi sono comportato da bambino, dovevo starti vicina e ho sbagliato" dice "So che sei ancora arrabbiata e ti capisco se non vuoi perdonarmi. Ti meriti una persona che ti stia vicino soprattutto in un momento come questo, che sia sincero con te e che non ti faccia arrabbiare"

Ascolto le sue parole, e dai suoi occhi percepisco la sincerità.

"Ti sei avvicinata di più a Lorenzo e Filippo, e sono contento di questo, almeno loro riescono a distrarti e a farti ridere"

"Ho smesso di fumare, ho capito che non fa bene né a me né alle persone che mi stanno intorno. Né tanto meno a te" dice "Mi fumavo una sigaretta ogni tanto quando ero agitato o nervoso per qualcosa, soprattutto durante il periodo in cui stavi con Jack"

"Ti chiedo scusa Kate, per le stupidate che faccio ogni volta e perché non riesco ad essere l'uomo che tu meriti" dice.

Summer - Benji e FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora