capitolo 35

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Summer
I minuti passano, gli insegnanti spiegano, ma da quando mamma non c'è più rimango sempre ferma ed in silenzio a guardare il cielo attraverso la finestra della nostra classe.

Tutti sanno della mia situazione e non mi fanno pressioni, ma so anche che i miei voti stanno calando.

"Summer, posso parlarti un momento?" chiede la Cruz, la professoressa di spagnolo, appena suona la campanella che segna la fine della sua lezione.

La guardo e annuisco leggermente, per poi alzarmi e raggiungerla fuori dalla classe.

"I tuoi voti stanno calando" inizia a dire, ed io sospiro consapevole "So cosa stai affrontando e per questo ti comprendo. Conoscevo tua madre, è stata una delle alunne più brillanti che io abbia mai avuto. Era una bellissima persona, e ricordo che anche lei per un periodo è stata male"

La ascolto, nonostante faccia male sentire parlare di mamma.

"Non erano affari miei, ma ricordo che stette male per un ragazzo" dice "La tua situazione è diversa, ma voglio farti sapere che puoi contare su di me, su tutti i professori e sulla tua classe. Non farti abbattere e non far in modo che questo comprometta la tua carriera scolastica. Sei sempre stata una brava alunna, come tua madre, e e vorrei che sapessi che per qualunque cosa puoi chiedere a me, e alla scuola. Rendila orgogliosa facendo ciò che lei avrebbe voluto, in questo caso dedicarti alla scuola"

"Grazie professoressa, è molto importante per me" dico, e lei mi saluta con un sorriso.

Mi giro nella sua direzione e vedo subito Mattia, il mio ragazzo, che si avvicina a me. La sua classe è accanto alla mia.

Con gli occhi lucidi, lo abbraccio, e lui mi stringe forte.

Lo ringrazio davvero tanto per essermi stato sempre vicino, e lo fa tutt'ora, e soprattutto per darmi l'affetto di cui ho bisogno. È diverso dai ragazzi di oggi, è dolce, simpatico, e non mi fa pressioni sul sesso. Non ne abbiamo neanche mai parlato, e sembra che questo sia l'ultimo dei suoi pensieri.

"Come stai?" chiede baciandomi la testa.

Alzo le spalle senza rispondergli, e lo stringo di più.

Stiamo insieme da un po' di mesi e stento ancora a crederci che il nostro primo incontro è stato davanti ai bagni della scuola, quando lui stava per sbattermi in faccia la porta.

Quando vedo la professoressa della 3º ora venire verso la mia classe, mi stacco da lui.

"Sta arrivando la prof" gli dico.

"Ti aspetto giù, ai muretti" dice, accarezzandomi una guancia.

Annuisco e mi alzo in punta di piedi per baciarlo.

Torno in classe e la situazione, durante la lezione, è uguale a quella delle due precedenti, e dei mesi prima.

Quando suona la campanella della ricreazione mi dirigo in bagno, e poi insieme ai miei amici scendo e raggiungo Mattia.

Lo vedo mentre parla con i suoi amici, e appena si accorge di me mi sorride e mi fa cenno di raggiungerlo.

Faccio un salto per salire sul muretto, accanto a lui, e poso le gambe sulle sue, mentre con la testa sto appoggiata alle sue spalle.

"Hai preso qualcosa da mangiare?" mi chiede, ed io scuoto la testa.

Ultimamente non faccio merenda, cosa che prima facevo sempre, perché ero affamata.

Fa cenno a Daisy di dargli qualcosa, e lei annuisce, e mi dà un pezzo della sua merenda.

"No, grazie" le dico, respingendo la sua mano.

Summer - Benji e FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora