Summer - Benji e Fede

capitolo 40

Ariana
È passato molto tempo, molti anni, da quando Kate se n'è andata.

Cerco sempre di mostrarmi forte e sorridente davanti agli altri, ma la verità è che fa tanto male.

Ho perso un pezzo importante di me, e mi sento persa.

Mi ritengo fortunata ad avere al mio fianco mio marito, Andrew, che nonostante tutti questi anni continua ad amarmi e a prendersi cura di me.

Ho una stanza dove, quando ero giovane, mettevo la mia postazione trucco o i miei vestiti, e non nascondo il fatto che continuo a guardare la parete tappezzata di foto mie e di Kate, a partire da quando eravamo piccole piccole.

Conosco quella ragazza dall'asilo praticamente, e la prima volta che la vidi mi sembrò una bambina molto particolare.

Se ne stava o da sola, oppure solo con i maschietti. Non l'avevo mai vista interagire con una bambina.

Qualcosa mi diceva di andarci a parlare, e così feci.

All'inizio lei non mostrava interesse nei miei confronti, forse perché non era abituata a parlare con le bambine, ma poi piano piano ci siamo avvicinate.

Ho imparato a conoscerla e più andavamo avanti più diventata importante per me.

L'ho vista crescere, ho visto i cambiamenti che ha fatto, ho visto nascere l'amicizia tra lei, Benjamin e Federico, e ho visto nascere l'amore tra lei e quest'ultimo.

E pensando a lui, chissà quanto starà male... Quel ragazzo era così innamorato di lei che avrebbe fatto di tutto pur di vederla felice. Ed ero contenta che la mia migliore amica avesse trovare un ragazzo così, perché lei si meritava di essere amata e compresa da qualcuno. Un qualcuno che però non fossi io, la sua migliore amica.

Ormai la conoscevo benissimo, sapevo cosa pensava e come si sentiva.

Da quando lei è morta, sento che tutto sta perdendo di significato. Anche il gruppetto che si era creato si sta ammosciando. Ovviamente loro cercano di nascondere il dolore, e infatti provano a comportarsi normalmente. Invitano anche Federico per le loro solite serate per cercare di distrarlo, ma non ci riescono.

Lui accetta di uscire, ma resta tutto il tempo seduto a bere fino ad ubriacarsi. Sostiene che facendo così gli si spengono i pensieri, ma il problema è che il giorno dopo riaffiorano.

"Amore?" sento dire, e mi accorgo che è Andrew.

Alzo lo sguardo, mentre lui lo alterna tra me, la parete che ho davanti e la fotografia di me e Kate in mano.

"Ti fai del male così" mi dice preoccupato, sedendosi accanto a me.

Sospiro, senza rispondere, perché ne sono consapevole.

"Mi manca..." sussurro.

"Lei è sempre qui" dice posando un dito sul mio cuore "Non se n'è mai andata. Rimarrà dentro di noi per sempre, perché è stata una persona importante per tutti noi. Soprattutto per Federico, e per te. Lei ha lasciato il segno, perciò non pensare che, dato che se n'è andata fisicamente, non sia qui con noi"

Mi parla dolcemente, e mi accarezza una guancia, mentre le lacrime scendono sul mio viso e sulla sua mano.

"Fai bene a guardare le vostre foto, perché è un modo per ricordarla e per ripensare a tutti i bei momenti passati insieme... Ma non farlo così tanto spesso. Ti stai facendo del male e non te ne rendi conto"

Non so cosa rispondere, ad essere sinceri. Lo ascolto, ma non ho la forza di parlare.

"Sai che ti amo, e che sono qui per te sempre" dice baciandomi la fronte.