Favori

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Entrai in sala grande e fui lieto di scoprire che non ero più il pettegolezzo ghiotto del giorno.

Sapevo il perchè: i volantini del ballo di Halloween erano ovunque.

Tappezzavano ogni bacheca presente nelle aule e nelle sale comuni.

L'eccitazione era palpabile mentre tutti pensavano solo a come divertirsi al meglio, cosa indossare, e cosa più importante, chi invitare.

Ero felice e sollevato di avere una scusa per tirarmi fuori da tutto questo. I Prefetti erano i supervisori del ballo. Niente distrazioni o inviti per loro.

Ma non era quello l'unico motivo della mia contentezza.

Quando mi sedetti al tavolo dei Serpeverde, fui io quel giorno a scontrare la testa contro quella di Aaron, sorridendo allegramente della sua lieve sorpresa.

"Però.. qualcuno è di buon umore oggi.."

Notò Victoria con un sorriso mentre beveva il suo succo alle more.

"Finalmente mi sono fatto una bella dormita... Merlino, quei letti sono dannatamente comodi. Ehi!"

Dissi eccitato mentre l'idea nasceva spontanea e imprevista nella mia mente.

".. Dovete assolutamente venire a vedere le camere dei Prefetti. Valgono tutta la seccatura del compito."

"Essere Prefetto ti deprime così tanto?"

Fece Scorpius sollevando un sopracciglio perfetto.

"Mh.."

Finsi di pensarci su.

"... diciamo che mi è andata piuttosto bene. Poteva capitarmi un collega peggiore."

Accettò di buon gusto la mia frecciatina.

"Sono stata spesso in camera di Scorpius..."
Disse Victoria afferrando un biscotto ai cereali.

".. ma mi piacerebbe vedere anche la tua."

"Che c'è da vedere? È identica alla mia. Solo più ordinata."

Rispose Scorpius lapidario e sbrigativo, come a voler minimizzare la cosa.

Chad colse la scopa al volo.

"Oh, quindi è così che passate le vostre notti? Chiusi insieme in camera a bere, fingendo di sorvegliare il castello? Dovremmo trovarci dei Prefetti migliori.. più responsabili."

"Festeggiate senza di noi?"

Victoria sembrò offesa.

"Cosa?"

Feci io guardandola come se stesse scherzando.

"Ma se ci vediamo a malapena! Scorpius è stato in camera mia solo una volta da quando ci siamo trasferiti lì."

Sentii il suo sguardo attento sul mio viso, mentre tentavo di giustificare quella sfumatura mesta nel mio tono di voce.

Sperai che lui non la interpretasse come fastidio. La sua visita quella notte, non mi era affatto dispiaciuta.

"Allora organizziamo qualcosa una di queste sere..."

Attaccò Aaron gioviale che non si tirava mai indietro quando si parlava di far festa.

"... potete finire il turno prima e poi ci vediamo in camera tua o in quella di Albus."

"Ci sto!"

Feci prima che Scorpius si azzardasse a soffocare quella felicità collettiva.

"A patto che tu tenga i vestiti addosso, questa volta."
Lo ammonii puntandogli contro un dito e ricordammo ridendo il nostro ultimo incontro in sala comune. Erano passate poche settimane da quella notte. Ma sembrava molto di più.

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