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Non posso prendermela con Felicia perché non ho la minima idea di cosa sia successo fra lei e il suo ragazzo durante la mia assenza.


Sembra sia passato più di un mese. Sono successe tante, troppe cose.


«Lauren, come va?» la domanda di Jonathan mi fa ritornare alla realtà.


Oltre a pensare ai due piccioncini, la mia mente vola anche verso Mat. Non so spiegare come mi sento.


«Bene» fingo un sorriso e mi metto comoda sul letto.


Sono scappata da casa mia e mi sono rifugiata dal mio amico, Jo.


«Questa è la risposta impostata. Quella vera quale sarebbe?» Jo si siede sul letto accanto a me e io appoggio la testa sulle sue gambe. A differenza delle gambe di Mat, quelle di Jonathan sono ben risate. Nessun pelo riccio che incorona la gamba.


La sua mano non tarda nel toccare i miei capelli. Fa di tutto per rassicurarmi e convincermi che tutto andrà bene.


«La risposta vera sarebbe che non lo so, Jo. Doveva essere una bella settimana, invece è andata un po' così. Al ritorno avrei dovuto trovare tranquillità ma mi sono ritrovata davanti ad un'accusa di tradimento. La mia amica mi accusa di averle rubato il fidanzato, capisci? Ma com'è possibile se non ero nemmeno qua?»


Racconto e sento le lacrime riempire gli occhi. Credo che anche le persone più forti al mondo si lasciano in preda alle lacrime, io non faccio eccezione.


Dovrei prendere un bel respiro e lasciar perdere, invece, poco a poco, le lacrime iniziano a rigare le mie guance.


«Dove ho sbagliato per meritarmi tutto questo?»


«A volte la vita può sembrare ingiusta Lauren, ma sono sicuro che tutto si sistemerà e andrà bene. Abbi fiducia!»


«Grazie Jo!» mi giro sulle sue gambe per poterlo guardare negli occhi.


Sono fortunata ad avere un amico come lui. Sa sempre come calmarmi.


«Ti voglio tanto bene» abbozzo un piccolo sorriso e gli bacio la guancia.



•••



Dopo cena, sono tornata a casa mia.


Risolverò questa cosa con la mia amica e spero che le sia passato il ciclo, perché veramente non vedo perché dovrei privarla del suo fidanzato.


Qualcuno bussa alla porta e spero che non sia Geo. Questo complicherebbe la situazione tra loro due, e la mia posizione diventerebbe troppo scomoda.


«Avanti» dico alzando leggermente la voce.


La porta si apre e Feli entra dentro apparendo indecisa. «Scusa per stamattina. Non so cosa mi sia successo» resta in piedi a guardarmi da sotto le sue lunghe ciglia.


«Cos'è successo?» mi metto comoda sul letto tirando le ginocchia verso di me e circondandole con le braccia.


La mia amica si siede e io la osservo attentamente.


I suoi capelli rossi e lunghi sono legati in una coda disordinata mentre gli occhi marroni sono gonfi e stanchi.


Forse qui le cose sono andate peggio che in Sardegna. Probabilmente George ha davvero fatto la cavolata di tradire la mia amica. Se così fosse. Potrei aiutare la mia amica a seppellirlo e poi cercarlo ovunque insieme alla polizia come se niente fosse.


«Problemi in paradiso... passerà. Scusa se ti ho accusata ingiustamente.»


«Non ti preoccupare, può capitare. In questi casi chiunque può sembrare sospetto» non l'avevo mai vista da questo punto di vista.


Mi basta pensare a Luca.


Un tempo era il mio ragazzo. All'improvviso diventò assente e veniva a trovarmi di rado inventando delle scuse assurde.


E io? Sospettavo di chiunque ma mai avrei pensato a mia sorella.


La ammiravo poiché riusciva sempre ad accontentare la mamma, ora invece la odio. E non perché sposerà Luca. Per lui ormai non provo più nulla.


Mi sono sentita tradita da lei perché usciva col mio fidanzato. Perché all'epoca lo era ancora.


«Scusa comunque. Non avrei mai dovuto dubitare di te, soprattutto perché sei mia amica e anche perché sei stata via questa settimana.»


Il suo sguardo pentito mi spinge ad abbracciarla forte.


Per quanto io ci provi a far finta che lei non mi sia mancata, in realtà, non vedevo l'ora di riabbracciarla. Ho provato nostalgia nel sentirla lontana e non mi era mai successo nel pensare agli altri miei amici o al lavoro che adoro.


«Ti ricordi Luca, il mio ex?» ed ecco che i pettegolezzi vengono a galla. E Luca è un argomento piccante.


«Certo, l'hai rivisto? È riscattata la scintilla?» è questo quello che adoro della nostra amicizia. Ci chiediamo scusa e dopo ci comportiamo come se nulla fosse.


«Ma che» sbuffo. «Per niente. Però la cosa interessante è che saremo cognati dall'anno prossimo.»


«Quindi ti tradiva con tua sorella?»


«A quanto pare sì.»


Dopo aver chiarito anche con Felicia, mi sento leggera e libera. Sembra di respirare un'altra aria. Sto bene a casa mia. Finalmente!


Il detto "da nessuna parte si sta meglio come a casa tua" è proprio vero.


Nonostante il letto di Jo fosse bello morbido, il mio è molto meglio. È persino migliore di quello che usavo in Sardegna.


«Jonathan mi ha parlato di un dio greco che ti ha adocchiato» Feli alza un sopracciglio incuriosita e io voglio tenere per me l'incontro con Mat.


Sono gelosa delle cose che mi succedono e che poi non posso avere a pieno. Voglio che rimanga un'esperienza solo mia. Benché le sue insistenze mi infastidiscono, alla fine cedo.


«Ho incontrato un bel ragazzo di origini albanese che lavora per i miei nonni. Suppongo che mia madre l'abbia pagato per tenermi d'occhio. Quindi come puoi vedere, niente di importante».


Saranno e rimarranno per sempre delle sensazioni che custodirò con cura nella mia mente e nel mio cuore.


Mat è riuscito a farsi voler bene in poco tempo eppure di lui non so nulla.


Mi è stato vicino quando mi sentivo sola nonostante ci fosse la mia famiglia presente.


Mi ha fatta sentire giusta in un contesto sbagliato.


Mat mi ha apprezzata anche se mi conosceva appena. E questo mi ha fatto provare per lui una stima enorme.


Mi ha fatta avvicinare a lui in modo tranquillo.


Ci ha saputo fare e io avrò sempre nostalgia di tutti quei momenti passati in Sardegna.


«Jo mi ha detto che eravate abbastanza affiatati.»


«Jo, penso che abbia visto male. Chissà se lo rivedrò ancora quel ragazzo?!»


Ci perdiamo in chiacchiere esattamente come abbiamo sempre fatto. Abbiamo spettegolato tra di noi di chiunque senza ritegno. Questo, a quanto pare, non è mai cambiato. Le amicizie non finiscono per via fi un ragazzo, no? Le incomprensioni possono esistere, è vero, però questo non dovrebbe essere un motivo di chiusura definitiva.


Nel momento in cui Feli esce dalla stanza, si chiude la porta dietro, lasciandomi da sola con i miei dubbi.


Come da copione, la mente vola sempre a quel ragazzo che ha lasciato il segno nel mio cuore. E la cosa stupida è che tutto qiesto è successo in solo una settimana.


Chissà se ti rivedrò ancora Mat...


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