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Giunse l'indomani, e con il sole alto nel cielo, giunse anche l'arrivo dell'Alfa Jeon con il figlio, anch'egli alfa, ed una scorta di circa quindici lupi. Alcuni beta, altri alfa.

Vennero scortati all'interno della laguna da alcuni beta che aspettavano il loro arrivo alle porte del villaggio, e non appena arrivarono alla piazza centrale fece il suo ingresso l'alfa Kim.

«Benvenuti»

«Non farci perdere tempo, Kim.
Dove si trova l'omega?», parlò subito l'alfa Jeon, scendendo subito dopo da cavallo, seguito dal figlio.

«Seguitemi», disse in tutta risposta, abbassando poi gli occhi, triste.
Stava trattando suo figlio come merce di scambio, si sentiva un mostro, eppure sapeva che non c'era altro modo per lasciar vivere Taehyung ed i suoi fratelli, così come il resto del clan.

Camminarono per qualche metro, in silenzio, raggiungendo la riva del lago dove si trovava Taehyung.

In quel momento stava giocando, cosa giusta per un omega di circa dodici anni, tra l'altro anche figlio del capo.
Indossava dei semplici pantaloncini beige, ed una canottiera leggera e bianca. Abbigliamento che lasciava alla vista le sue braccia e le sue gambe, che nonostante la tenera età, già si vedeva che appartenevano ad un omega.
La sua figura era snella, graziosa, femminile, e le curve ancora acerbe, ma ben promettenti.

In quel momento si stava divertendo a giocare con l'acqua del lago, facendola schizzare in aria grazie ai movimenti delle sue manine.
E rideva, divertito, ignaro di essere osservato.

Ignaro del suo destino, che si stava decidendo proprio in quel momento.

Le goccioline d'acqua spiccavano il volo sotto al tocco del cucciolo di omega, viaggiando in aria e sprigionando luce quando andavano a scontrarsi con i raggi solari prima di andare ad infrangersi nuovamente al suolo, oppure a tornare a far parte di quella distesa d'acqua dolce.

La scena intenerì e fece battere il cuore del giovane Jungkook.
I capelli dell'omega erano davvero qualcosa di strabiliante, così come i lineamenti del suo viso, e la forma del suo sorriso.

Jungkook si sentì in qualche modo stregato, ed il padre non poté fare a meno di notarlo.

L'odore di quel giovane omega, poi, era qualcosa di unico.
Persino l'Alfa Jeon se ne accorse, che nella sua vita di omega ne aveva visti a bizzeffe.

«Va bene, Kim. Accettiamo.
Doneremo appoggio alla tua armata, combatteremo al tuo fianco, e tu ci donerai il tuo omega in matrimonio.
Quanti anni ha adesso?», prese parola l'Alfa Jeon.

«Dodici, signore», rispose Kim, con lo sguardo rivolto al figlio.

«Bene. Verrà a prelevarlo mio figlio tra cinque anni, qualche settimana prima del suo primo calore, e bada che non accetto inganni di alcun genere.
L'Omega dovrà restare puro, nessun altro alfa dovrà stargli accanto, nessuno dovrà marchiarlo, e non dovrà morire. Lo vogliamo sano e puro come è adesso, ne va della mia stirpe»

L'Alfa Kim annuì, comprensivo.

«Sarà fatto, Jeon»

«Bene.
Manderò due beta, due delle mie migliori levatrici, e lo terranno d'occhio fino alla fine di questi cinque anni, così il cucciolo potrà stare qui nella laguna, con la madre»

«È molto gentile da parte vostra, alfa Jeon»

«Lo so, quindi cerca di non farmi arrabbiare.
I carichi di merci e provviste verranno consegnati nel mio territorio sotto richiesta mia o di mio figlio, e se qualche punto di questo accordo verrà violato non ci penserò su due volte a sterminarvi tutti.
Chiaro?», concluse, con tono fermo.

«Sì, alfa Jeon»

«Bene, ci vedremo presto, allora», e detto questo si voltò, pronto a tornare indietro.

Jungkook, però, era rimasto ad osservare il bambino giocare e ridere con una beta che sicuramente doveva essere la sua levatrice attuale.

Era rimasto incantato, nonostante avesse seguito tutto il discorso fatto dai due capi al suo fianco.

«Jungkook, andiamo»

E proprio dopo essere stato richiamato lo sguardo di Jungkook incontrò, finalmente, quello curioso di Taehyung.

I suoi occhi verdi risplendevano, e Jungkook per qualche istante non fu in grado di muoversi.

Poi il piccolo omega gli sorrise, e Jungkook si voltò, non volendo dare ascolto al suo cuore che già correva veloce.
Sì, era soltanto un ragazzino di sedici anni, eppure sapeva già che quell'omega avrebbe reso la sua vita più interessante e movimentata.

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Zalve. :))

You're mine || KookV (Ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora