You're mine || KookV (Ita)

12

Taehyung passò l'intera giornata con Yuqi ed un'altra levatrice -anche lei omega- di nome Soojin.
Erano davvero simpatiche, ed avevano reso Taehyung un po' più allegro nonostante la rabbia che aveva provato quella mattina.

Jungkook era tornato soltanto la sera, e Taehyung già stava sul giaciglio, con le mani impegnate a giocare con un bambolotto di legno, abbellito con piccole coroncine di fiori che aveva fatto quel pomeriggio con le altre due ragazze.

«Com'è andata la giornata?», domando l'alfa, visto che Taehyung non sembrava in vena di spiccicare una parola.

Ma l'omega non rispose; restò di spalle all'alfa, con un broncio sulle labbra.

«Adesso che ti prende?»

Ancora nessuna risposta.

Jungkook sbuffò, spogliandosi, andandosi poi a sdraiare accanto all'altro.
Provò ad abbracciarlo, ma l'omega si scansò subito.

«Vuoi dirmi che diavolo hai?!»

«Sono arrabbiato con te! Non è ovvio?!»

Si ritrovarono subito ad alzare la voce, come ogni volta che si ritrovavano a discutere.

«Non ho fatto niente!», quasi urlò l'alfa, tirandosi a sedere.

«Tu pensi di non aver fatto niente! Invece hai fatto!», urlò Taehyung, tirandosi a sedere anche lui per fronteggiare l'alfa.

«Come osi alzare la voce in questo modo con me?!», ed ecco gli occhi rossi di Jungkook.

Taehyung roteò gli occhi, quasi in un gesto annoiato.

«Solo perché sei un'alfa? Oh, scusami grande lupo cattivo, ma non ho paura di te!»

Dalla bocca di Jungkook fuori uscì subito un ringhio a quelle parole, ma Taehyung non si smosse.
Non aveva paura, gli avrebbe tenuto testa questa volta.

«Sta attento, piccoletto.
Potrei farti del male», sussurrò con fare minaccioso, avvicinandosi nello stesso istante al corpo, ed il viso, dell'altro.

«Sto tremando di paura, davvero», rispose l'altro, con tono sarcastico, mantenendo lo sguardo dell'alfa.

Continuarono a scambiarsi sguardi fino a quando Jungkook sbuffò e si allontanò di poco, cedendo.

«Vuoi dirmi perché sei arrabbiato?»

Taehyung restò in silenzio per diversi attimi, prima di passarsi la lingua tra le labbra e decidersi a parlare.

«Perché stamattina mi hai detto che quello che sta accadendo non sono cose che mi riguardano...»

«Stai...stai scherzando, vero?», rise l'alfa, passandosi una mano tra i capelli.
«O miei dei, non ci posso credere»

«Sono serio, Jungkook!
Sai come mi hai fatto sentire?! Io lo posso anche capire che qui siete abituati a trattare quelli come me come nullità, ma non ti azzardare a farlo con me!
Sono il tuo compagno, non un giocattolo!»

Jungkook restò in silenzio dopo quelle parole.
Aveva ragione.
Taehyung aveva ragione.
Ma non poteva parlare di quelle cose con lui, e non perché pensava che non fosse all'altezza, ma per tenerlo al sicuro.

«La pensi così?
Bene.
Fa come vuoi», sbottò nervoso, uscendo subito dopo dalla grotta, lasciando Taehyung da solo.

«Idiota!», urlò l'omega, lanciando il bambolotto che aveva tra le mani dritto sulla porta, producendo un po' di rumore ma alleviando allo stesso tempo un po' della sua rabbia.

Subito dopo tornò a sdraiarsi, stringendosi le gambe al petto, costringendosi a non versare neanche una lacrima.

Sarebbe stata una notte lunga.

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Ziao. :))
Ci sono stata due giorni per scrivere questo capitolo, ma okay, apprezzatelo anche se fa un po' schifo. ~