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«Stai scherzando, vero?» gli occhi di Taehyung erano ormai lucidi, la voce tremante, così come le sue gambe.

«No, Taehyung...è stato necessario...»

«Mi hai venduto! Come...come...», ormai non riusciva più a trattenere i singhiozzi, aveva sentito tutta la storia, incredulo.
Perché era toccato a lui?

Non era giusto.

Non voleva.

Cadde sulle ginocchia portandosi le mani alle labbra per reprimere quel pianto, e subito la madre gli si avvicinò, per provare a calmarlo.

«Lo abbiamo fatto per un bene superiore, Taehyung.
E poi potremmo continuare a vederci, non ti tratteranno come un prigioniero...non lo sei»

«Come puoi saperlo?!
Hai sempre detto che fuori da qui gli omega non valgono niente, e adesso mi fai portare via?!», urlò, continuando a piangere.

Proprio in quell'esatto istante, bussarono alla porta.
Taejoon non ebbe il tempo di dire o fare niente, poiché questa si aprì subito dopo.

«Che voce soave, Taehyung», rise Jungkook, entrando così all'interno dell'abitazione.

I tre presenti nella stanza sgranarono gli occhi alla vista dell'alfa che era appena entrato: alto, muscoloso, forte e di bell'aspetto.
Si vedeva che era già pronto a governare, i suoi atteggiamenti, ed il modo di porsi, erano tipici di un ottimo alfa di montagna.
Degno figlio di suo padre.

Jungkook è diventato un vero alfa, pensò Taejoon.

«È...è lui?», domandò Taehyung, con gli occhi puntati sul padre.

Taejoon annuì, piano, preoccupato per la reazione del figlio.

«Non voglio! Ti prego!», riprese ad urlare, ed il cuore dei suoi genitori continuò a rompersi ancora un po'.

Jungkook, nel frattempo, si era avvicinato a Taehyung e, con la forza di una sola mano, riuscì a tirarlo di peso in piedi da un braccio.

«Andiamo, adesso», disse; il tono incredibilmente serio.

«Padre! Ti prego! Non voglio!», riprese a piangere, cercando di scappare dalla presa dell'alfa a lui sconosciuto, senza ovviamente riuscirci.

«Non mi piacciono i capricci, Taehyung.
Ora andiamo», e dopo aver detto questo se lo caricò su di una spalla, incamminandosi fuori dall'abitazione.

Taejoon osservò la scena con le lacrime agli occhi, ed un solo pensiero in mente.

Perdonami, figlio mio.

«Lasciami! Voglio restare qui! Ti prego!», continuò a sbraitare ed urlare Taehyung, nonostante sapesse che contro un'Alfa lui non avrebbe mai potuto fare niente.

Vide la madre, a qualche metro di distanza, seguirlo con le lacrime che scorrevano lungo il suo viso, e più in là i suoi due fratelli, anche loro con il volto pieno di lacrime.

Perché piangevano se lo avevano venduto?
Si erano forse pentiti?

I suoi pensieri vennero interrotti quando venne messo sopra un cavallo da Jungkook stesso.
Gli sistemò le gambe ai lati del cavallo e poi salì dietro di lui, stringendolo dalla vita.

«Ti conviene non combattere, Taehyung.
Non farmi usare le maniere forti, mh?», sussurrò all'orecchio dell'omega, facendolo prima tremare e poi annuire, ancora sconvolto.

«Andiamo», disse alla sua scorta, iniziando poi a marciare senza voltarsi indietro, al contrario di Taehyung che non si negò un ultimo sguardo al suo villaggio, ed alla sua gente.

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Che ne pensate? Vi piace? Djbdksixkskis.

You're mine || KookV (Ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora