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Passarono altri due giorni da quella riunione con il padre, e Jungkook non aveva ancora ricevuto alcuna novità.
Forse doveva esserne felice, poiché stava a significare che il clan Jung non aveva ancora fatto nulla.
Eppure, c'era una piccola parte di lui che pensava che non fossero arrivate notizie poiché le cose si erano, alla fine, svolte in modo decisamente più tragico.

Era stato tremendo non poter dire nulla a Taehyung, ma visto che era ancora in calore era stato facile distrarlo.

Ma ora era finito, e Taehyung era tornato ad essere curioso ed impiccione.

«Davvero, mi sembri strano, Jungkook...»

Era da ormai un'ora che lo ripeteva, ed ogni volta l'alfa rispondeva in modo evasivo.
Non voleva farlo stare male.

«Smettila Taehyung, ho detto che non ho niente.
Vieni, ti porto a fare un giro», disse con fare annoiato, afferrando poi l'omega per il polso.

Taehyung decise di assecondarlo, sperando di farlo sciogliere un po' e farsi dire cosa lo tormentava.
Seguì l'alfa fuori dalla casetta, e poi lungo il villaggio.
Da lontano vide Minho, impegnato a tagliare della legna, sicuramente come punizione.
L'alfa ricambiò il suo sguardo, facendogli anche un occhiolino che l'omega trovò disgustoso.
Si voltò, infatti, nuovamente verso Jungkook, senza rallentare i suoi passi.

Giunsero in poco tempo ad una recinzione laterale, un po' nascosta e poco trafficata dagli altri del branco.

«Dove stiamo andando?», domandò l'omega curioso, causando una risata all'altro.

«Che c'è, Tae? Hai paura, per caso?»

«No! Affatto!», esclamò subito in risposta, gonfiando anche le guance.

Jungkook rise ancora a quell'adorabile reazione dell'altro, riprendendo subito dopo il suo percorso.
Dovette lasciare la mano di Taehyung soltanto per scavalcare la recinzione, invitando poi l'altro a fare lo stesso.

Per fortuna l'omega era abbastanza agile grazie alle varie attività che compiva alla laguna, e scavalcò la recinzione senza alcuna difficoltà.

L'alfa l'osservò sorridendo, riprendendo subito dopo la sua mano.
E camminarono per circa altri cinque minuti, tra gli alberi e la verde vegetazione che non faceva altro che ricordare a Jungkook il colore degli occhi del suo compagno.

L'aria era fresca, piacevole, e l'atmosfera calma. Si sentivano diversi uccellini cinguettare tra le fronde ampie degli alberi, e Taehyung quasi si dimenticò del perché avesse accettato di andare con l'altro in quel momento.
Si stava finalmente rilassando, tutto quel verde intorno a lui gli fece tornare in mente casa, e si sentì felice nonostante la nostalgia stesse prendendo il sopravvento.

Ma anche lì, Jungkook riuscì a distrarlo.

«Dobbiamo arrampicarci. Ce la fai o vuoi salirmi sulla schiena?», disse, indicando la montagna ripida davanti a loro.

«No, ce la faccio», e dopotutto pensava davvero di farcela, anche se a casa sua più che altro si arrampicava sugli alberi. Non poteva essere poi tanto diverso, giusto?

Jungkook però annuì, sorridendo e facendo fuoriuscire gli artigli dalle mani prima di iniziare la sua scalata.

Taehyung lo imitò, iniziando a seguirlo e riuscendo persino a stargli dietro, nonostante qualche difficoltà.

Raggiunsero la cima in poco tempo, Jungkook ovviamente per primo. Aspettò che Taehyung fosse abbastanza vicino per afferrarlo da sotto le braccia e tirarlo in piedi accanto a sé.

«G-grazie...», sussurrò a fiato corto l'omega, ricevendo poi con sorpresa un bacio sulla fronte da parte dell'alfa.

«Adesso chiudi gli occhi», sussurrò l'alfa, con ancora le labbra che sfioravano la fronte del piccolo.

«Vuoi buttarmi di sotto? Potevi evitarmi tutta questa fatica...», mormorò ridendo, chiudendo comunque nel frattempo gli occhi.

Anche Jungkook rise, divertito da quella risposta che decisamente non si aspettava.

«Hai detto tu che ce la facevi...», mormorò ridendo, alzando anche di poco le spalle prima di abbassarsi a baciare rapidamente le labbra dell'omega.

Lo vide arrossire e giurò di aver perso mille battiti in quell'istante, ma si sforzò di non soffermarsi troppo sul suo viso, spostandosi così lentamente da davanti il suo corpo.
Andò a posizionarsi alle sue spalle, abbracciandolo in modo che la schiena dell'omega aderisse completamente al suo petto e, dopo essersi avvicinato al suo orecchio destro, sussurrò dolcemente due parole.

«Adesso aprili»

Taehyung deglutì prima di decidersi ad aprire gli occhi, restando poi meravigliato dalla vista che gli si presentò davanti.

Da lì si vedeva l'intera foresta ed, in lontananza, si riusciva persino a vedere il fiume che portava alla sua amata laguna.
Il cielo, in quel momento, era tinto di un dolce e caldo arancione, e Taehyung si sentì all'improvviso gli occhi pizzicare.

«È...bellissimo. Grazie Kookie», sussurrò sorridendo, portando le mani a stringere quelle dell'alfa, che stavano ferme sul suo ventre.

«Sapevo che ti sarebbe piaciuto», mormorò l'altro, andando a baciare poi la guancia del piccolo.

Restarono per qualche istante immersi nel silenzio più assoluto, ma non uno di quei silenzi scomodi, no.
Era uno di quelli dolci e confortanti, Taehyung si sentiva in qualche modo cullato grazie a quello, e gli sembrava un momento davvero perfetto per parlare con Jungkook.
Aveva da dirgli qualcosa di estremamente importante, e decise di farlo proprio lì, in quell'esatto momento.

«Jungkook?», sussurrò a bassa voce, per non spezzare quella dolce atmosfera che si era andata a creare tra loro.

«Sì, cucciolo?», mormorò l'alfa, il tono decisamente rilassato ed il mento ora poggiato contro il capo dell'omega.

«Io volevo dirti una cosa...non ne sono sicuro, ma---»

«JUNGKOOK!»

Le parole di Taehyung vennero bloccate malamente dal padre, che dal villaggio lo stava chiamando a gran voce.

Taehyung abbassò lo sguardo, con gli occhi un po' lucidi, mentre l'alfa si ritrovò ad imprecare sottovoce.

Insomma, quello che stava per dire Taehyung sembrava piuttosto importante, ma se il padre lo stava chiamando in quel modo era di sicuro successo qualcosa.

«È meglio andare. Ne parliamo più tardi, mh?
Ora aggrappati a me», sussurrò baciando la guancia dell'omega un'ultima volta, cercando nel frattempo di prepararsi mentalmente a quello che gli sarebbe stato riferito da lì a poco.

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Povero Tae :((
Chissà che cosa voleva dirgli--.

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You're mine || KookV (Ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora