50 - Fine ❤️

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La vita nel villaggio dei Jeon continuò tranquilla, Taehyung non poteva essere più felice di così, anche se non erano mancati attimi di paura dopo tre anni dalla nascita dei gemelli.
Erano stati attaccati da un nuovo branco. Un attacco tremendo, dove ebbero diverse morti, tra cui il padre di Jungkook.
Adesso, infatti, era lui a guidare l'intero branco.
Era diventato a tutti gli effetti il nuovo, grande e temuto alfa.

Taejoon, essendo un'alfa, iniziò ben presto ad allenarsi ed affinare le sue doti insieme a Jungkook.
L'alfa Jeon stava facendo quello che suo padre aveva fatto con lui; era severo con il figlio durante gli allenamenti, cercava sempre di spingerlo fino al limite, impartendogli lezioni di vita importanti.
Era già un quattordicenne, e stava crescendo davvero bene.
I capelli neri gli ricadevano dolcemente sulla fronte e gli occhi, nonostante stesse sempre a spostarli, ed i suoi occhi verdi erano in grado di addolcire e spaventare, dipendeva dalla situazione.
Taehyung era fiero del suo piccolo alfa, soprattutto perché, nonostante la sua natura, sapeva ancora stare al suo posto se sbagliava e veniva sgridato dai due genitori.
Mai aveva alzato la voce o si era ribellato, neanche con soltanto Taehyung a sgridarlo, e questo era decisamente un buon segno.

Poi, nonostante i cinque anni di differenza con i due gemellini, si divertiva tanto a giocare con loro.
Avevano già compiuto nove anni quando per la prima volta Taejoon e Jungkook li portarono per la prima volta fuori dal villaggio per cacciare.

Taehyung li aspettava fuori casa, seduto su una roccia, con Soojin accanto ed alcuni dei cuccioli del villaggio che erano intenti a scolpire delle bamboline in legno con loro.

Taehyung era pensieroso, i suoi capelli lunghi ed argentei si muovevano sotto il dolce tocco del vento, e gli occhi non si staccavano dall'entrata del villaggio.

Voleva vedere i suoi bambini tornare, l'attesa era terribile.

«Staranno arrivando, Tae.
È già quasi il tramonto, non preoccuparti. Jungkook sa quello che fa, e poi non erano da soli», disse dolcemente Soojin, avvicinandosi poi a Taehyung.

Dopo tutto il tempo che avevano trascorso insieme, Soojin e Yuqi riuscivano a capirlo solo grazie ad uno sguardo; a Taehyung sembrò davvero di aver trovato due sorelle in quel villaggio a lui un tempo sconosciuto, e ne era immensamente grato.

«Hai ragione...ma sono preoccupato per Eledhwen... Lei non è portata per queste cose, non credi?», mormorò a bassa voce, socchiudendo gli occhi nel sentire le mani di Soojin tra i suoi capelli.

«È forte anche lei, è una beta in fondo, saprà farsi valere», rispose lei, iniziando poi a fare delle trecce a Taehyung, che rise subito nel capire cosa stesse facendo l'amica.

«Allora dovrei preoccuparmi per Junghyung, visto che è un'omega come me?», domandò ridacchiando, inclinando di poco la testa verso destra.

«No, ha il tuo stesso caratterino, non si farà mettere i piedi in testa da nessuno», rispose Soojin ridendo, contagiando anche l'omega.

Le risate dei due amici vennero interrotte dopo qualche istante da un dolce e tenero urlo che proveniva dall'entrata del villaggio.

«Appaaa! Guarda cosa ti ho portato!»

Il tempo di un minuto e spuntò una piccola macchia argentea che correva veloce, e che in pochissimi istanti fu sulle gambe di Taehyung.

«Eledhwen, non devi correre così velocemente, te l'ho detto tantissime volte! Potresti farti male!», esclamò Taehyung, stringendosi subito la bambina al petto.

Era già bellissima la dolce Eledhwen; i capelli erano del medesimo colore di quelli di Taehyung, mossi, lunghi e già fin sotto il sedere. E poi gli occhi di un verde leggermente più scuro rispetto a quelli di Taehyung, ma pur sempre fantastici.
Ma finiva tutto lì, poi naso, bocca, sorriso e carattere erano decisamente più simili a Jungkook.

You're mine || KookV (Ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora