Ah, capodanno. Croce e delizia assieme.
Delizia per il divertimento che si prospettava, croce per doverlo organizzare.
E Amelia odiava sempre quella parte, soprattutto se Daniele le dava buca allegramente con "scusa, avevo già un impegno" dopo essere stato già praticamente assente da quando erano iniziate le vacanze di Natale.
Amelia sbuffò mentre mangiucchiava distratta dei biscotti, gli occhi fissi sull'ennesimo film natalizio che davano ogni anno e che ascoltava con un orecchio solo.
Daniele, sei uno stupido idiota, pensò con rabbia.
Il loro capodanno era già stato programmato, in teoria, in pratica no dato che il ragazzo si era sentito autorizzato a mollarla all'ultimo momento lasciandola piuttosto spiazzata su cosa fare.
Il campanello suonò e sentì la voce della madre urlarle dal piano di sopra.
«Amelia, sono occupata, vai tu!»
La mora sbuffò e si alzò pigramente, levandosi distratta le briciole sulla felpa con la stampa di un unicorno e camminando scalza verso la porta.
«Chi è?»
«Sono Nicole.»
Amelia si illuminò e si affrettò ad aprire. Dopo poco la sua migliore amica stava sull'uscio della porta, il naso rosso e infreddolita, tra le mani guantate un pacchetto avvolto.
«Ehi, tesoro, non ti aspettavo!» tubò Amelia contenta – qualcuno la salvava dalla noia e dalla depressione, evviva.
Nicole le fece un mezzo sorriso mentre entrava e le mollava in mano il pacchetto senza troppi complimento, per poi togliersi giacca, sciarpa e cappello.
«Scusami, non ti ho avvisata ma è stata una cosa dell'ultimo momento.» bofonchiò colpevole.
Amelia scrollò le spalle indifferente, poi sbirciò il pacchetto mentre le faceva segno di seguirla in salotto.
«Che cos'è?» chiese curiosa.
«Il motivo per cui sono qui. Mia madre ha fatto il tronchetto di Natale e, non so bene come, ha esagerato con le dosi e ne ha fatto due, quindi mi ha detto di portarlo a tua madre.» spiegò lasciandosi cadere sul divano con l'aria stanca.
Amelia sorrise entusiasta.
«Ma che donna adorabile!» tubò contenta ricevendo un'occhiata dall'amica.
«Non quando mi schiavizza per aiutarla a fare la spesa per il cenone.» obiettò ironica. Amelia rise.
«Però, sei proprio una Pasqua oggi, eh?»
Nicole fece una smorfia.
«Sono solo stanca, ho girato da una parte all'altra oggi, non ne posso più.» borbottò «Però ho una bella notizia!» disse infine con un sorriso deliziato.
Amelia la guardò incuriosita, poi però la interruppe.
«E io una brutta. Se aspetti ne parliamo di fronte a del tè e biscotti, va bene?»
E certo che andava bene, soprattutto se i biscotti erano al cioccolato – tanto nel periodo di Natale, chi seguiva più la dieta?
Il tempo di far fischiare il bollitore, mettere in infusione il tè, urlare a Serena che era Nicole per portare un dolce fatto da Laura e le due ragazze si ritrovarono in salotto, rannicchiate sul divano a godere del calore del camino, la tv abbassata a fare da piacevole sottofondo alle loro chiacchiere.
«Allora, questa bella notizia?» chiese subito Amelia.
Nicole sorrise maliziosa.
«Hai presente Leonardo, no?» chiese retorica – ovviamente lo aveva presente: la castana da quella volta in discoteca c'era già uscita varie volte ed era anche scappato il bacio.
La mora annuì.
«Ecco, mi ha proposto di passare il capodanno assieme! Non è adorabile?» esclamò con uno squittio molto poco da lei che fece rabbrividire Amelia.
«Oh. Evviva.» commentò non riuscendo a trattenere il tono apatico. Subito la castana la guardò spiazzata.
«Non esagerare con l'entusiasmo!» fece sarcastica «Pensavo che tu lo passassi con Daniele.» commentò poi a scusante.
Amelia scrollò le spalle con una smorfia.
«Era proprio la brutta notizia di cui ti volevo parlare: nonostante i nostri presunti programmi a quanto pare ha di meglio da fare.» borbottò.
«Bastardo.»
«Nicky!»
«Dico solo la verità.» fu la pronta risposta «E non poteva invitarti?»
«Ma che ne so.» borbottò Amelia ingollando rapida l'ennesimo biscotto «Non so nemmeno dove vada, non me l'ha detto e io non ho chiesto.» spiegò offesa.
Nicole la guardò attenta, poi sospirò.
«Sempre detto che era un tipo inaffidabile.»
«Avrà altre cose per la testa.»
«Io non mollo le amiche per questo motivo.»
«Lui è fatto così.» disse infine Amelia cercando ancora di difenderlo, ma dopo l'occhiata irritata di Nicole tacque – sapeva che l'altra aveva ragione e Daniele era da giorni che non si comportava decentemente. L'unica e ultima volta che l'aveva visto era stato il 24 mattina, incontro al volo per scambiarsi i regali dato che poi l'altro doveva scappare per andare chissà dove.
Vaffanculo, Daniele.
«Puoi venire con me e Leonardo.» propose all'improvviso Nicole.
Grazie a Dio me l'ha proposto, pensò sollevata la mora. Sperava tanto in quell'invito dato che altrimenti le sue prospettive per capodanno restavano casa oppure casa. In pratica, non aveva grandi scelte.
«Non vorrei disturbare.» borbottò però con faccia preoccupata – doveva fare la scenetta!
«Ah, sciocchezze! Ma ti pare che tu disturbi? E poi di certo non mollo la mia migliore amica per andare con il primo che capita, quindi non rompere.» disse decisa Nicole.
Amelia fece un sorriso angelico.
«Se proprio insisti...» disse radiosa. La castana annuì convinta.
«E dimmi, dove andiamo?» chiese subito curiosa.
«Non ho capito benissimo, pare ci sia una festa in un locale poco fuori città. Una cosa fatta bene, sai. Free drink, pista da ballo e fuochi d'artificio.» spiegò.
«Però!»
«Pare ci sia anche cibo.» fece con un sorriso ammiccante Nicole. Amelia rise.
«Questo sì che mi stupisce. E si prenota?»
«Sì, c'è tipo una lista. Dico a Leonardo di far inserire pure te.» disse la castana.
«Ma sei sicura che non ci siano problemi?»
«Ma va! Anche lui è con dei suoi amici, perché io non dovrei portare te? Sta tranquilla, ci divertiremo un mondo!»
Amelia abbassò lo sguardo verso il cellulare, sbloccandolo distrattamente e lanciando un'ultima occhiata alla chat con Daniele.
«Lo spero...»
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La fisica dell'attrazione
RomanceREVISIONE IN CORSO (potete trovare la versione non editata su EFP) 1 -- editato 2 -- editato 3 -- editato 4 -- editato 5 -- editato STORIA COMPLETA STORIA PRESENTE ANCHE SU EFP - AUTRICE Sapphire_ Tutti abbiamo un professore che odiamo in particolar...