Capitolo 39

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"Mamma sul serio, va tutto bene. Non dovete rinunciare al vostro viaggio per me".
Sto tendando di convincerla, da ormai un'ora.
"Ma Taehyung, sei sicuro? Non vogliamo lasciarti solo".

Scuoto la testa e tento di fare un sorriso, voglio veramente che partano.
Non possono rinunciare al loro viaggio di nozze per me.
"Davvero mamma, sono sicuro. E poi ci sarà Jungkook con me".
Alla fine lei cede e, dopo avergli promesso che la chiamerò sempre, finalmente esce di casa assieme a Bae.

Io e Jungkook avremo casa libera per tutto il mese. Vorrei che questa occasione si fosse presentata in un momento migliore, ma dovrò accontentarmi lo stesso.

Adesso che non c'è più nessuno a guardami, posso permettermi di crollare e liberami nell'ennesimo pianto in poche ore.
Quelle terribili immagini non ne vogliono sapere di uscire dalla mia testa, e la sensazione di avere ancora le sue mani addosso non mi abbandona un minuto.

Solo quando ho Jungkook accanto a me, riesco a tranquillizzarmi un po'.
Ma adesso lui non è qui, ed è tutto peggio del solito.

Credo di aver pianto per almeno dieci minuti buoni. Tutto questo mi ha portato un terribile mal di testa e degli occhi troppo gonfi da poter nascondere, almeno non in così poco tempo.

Jungkook ritornerà a momenti, da un'importante colloquio con l'azienda di suo padre.
Non ha ancora finito la scuola, ma vuole già iniziare a lavorare e questo gli fa onore.

Mi asciugo velocemente gli occhi sulla felpa e tento di darmi una sistemata.
Mi guardo velocemente allo specchio, niente da fare, Jungkook se ne accorgerà comunque.
Sento la serratura scattare e mi catapulto sul divano, fingendo normalità.

Guardo la televisione, senza davvero vederla, per dare una parvenza che stessi facendo qualcosa.
La testa castana di Jungkook fa capolino nella stanza, sorridendomi.
"Ei" mi saluta, venendo verso di me.
"Ei" ricambio, senza però guardalo a lungo.

Mi si siede accanto e posa un braccio sulle mie spalle.
"Come stai adesso?" Chiede, accarezzandomi premurosamente una guancia.
Male "bene" mi sforzo di sorridergli, ma questa specie di smorfia distorta che sto facendo non convincerebbe nemmeno la persona più stupida.

Finalmente poi lo guardo negli occhi e lo vedo sussultare.
Capisce ma non dice nulla, si limita semplicemente ad abbracciami.
Dopo alcuni minuti, il mio stomaco brontola rumorosamente ed io arrossisco.

Jungkook mi guarda sorridendo, "hai fame?" Mi chiede, mentre gioca con alcune ciocche dei miei capelli.
"Un po'" ammetto timidamente.
Non so perché, ma nelle ultime ore mi sembra di essere tornato all'inizio della mia conoscenza con Jungkook. Mi imbarazzo nel dirgli qualsiasi cosa, anche la più stupida.

Perciò adesso per me, dirgli che ho una voglia assurda di baciarlo sarebbe impossibile.
Mi limito ad avvicinarmi piano piano, facendogli capire le mie intenzioni.

Quando arrivo a pochi millimetri dalle sue labbra mi fermo, aspettando che sia lui a fare il passo successivo.
Jungkook azzera completamente la distanza tra di noi, quasi fiondandosi su di me.

Mi bacia con una tale disperazione, come se fosse l'ultima volta che lo fa.
Mi prende un po' il panico, quando scende per baciarmi il collo, ma riesco a convincermi che quello che ho davanti è Jungkook, e non Minho.

Sento ancora un po' di esitazione nei suoi movimenti, come se fosse in attesa di un mio rifiuto.
Vedendo però che lo lascio fare, acquista un po' di sicurezza in più.
Mi afferra per i fianchi, mettendosi sopra di me.

Io porto le mani sotto la sua maglia, appena sopra l'elastico dei suoi pantaloni.
Perdo tempo in quel punto, sfiorando ogni tanto l'evidente rigonfiamento.
"T-tae ti  v-voglio" ansima, con la bocca vicinissima alla mia.

Anch'io lo voglio, lo voglio così tanto. Ma ho troppa paura.
"Anch'io Kook, ma non riesco a-a..." mi blocco, per via del nodo che mi si è formato in gola.
Gli occhi si riempiono per la milionesima volta di lacrime, che cerco di trattenere.

Ma ora che sono spuntate, sembra inutile fermarle.
"S-scus-sami" singhiozzo abbracciandolo. Temo un po' la sua reazione, ho paura che si stancherà di me e mi lascerà solo.
Sono consapevole di essere solamente un peso e mollarmi, sarebbe la scelta più giusta che possa fare.

Non lo guardo perché non voglio vedere quanto lo stia deludendo. Non riesco nemmeno a farmi toccare da lui, che già piango e vado nel panico.
"Calma Tae. Non devi scusarti" lo sento dire e, alzo speranzoso la testa.

"A-allora non s-sei arrabbiato?" Chiedo, un po' timidamente.
Lui mi guarda, a metà tra l'incredulo e il divertito.
"Ma perché dovrei esserlo?". Si lascia scappare una leggera risata.

"Non so, magari ti sei stufato di stare appresso ad uno che ha così tanti problemi. Sono consapevole di essere un peso".  Scrollo le spalle, come se non sapessi quali altri motivi possano esserci.
"Oddio, ma ti ascolti quando parli?" Adesso non c'è traccia di nessun sorriso sulla sua faccia.

Abbasso la testa e gioco con le mie dita, non sapendo che fare.
Jungkook mi mette una mano sotto il mento, per farmela alzare e farsi guardare negli occhi.
"Adesso ascoltami bene: tu NON SEI un peso per me. Sei la persona che ha cambiato totalmente la mia vita, rendendola più bella. È vero, quello che stiamo passano non è facile, ma lo supereremo. Insieme. Perché ti amo Taehyung, e ti starò sempre accanto".

Le sue parole mi hanno fatto commuovere.
Sorrido e gli butto le braccia al collo, stringendolo forte.
Il fatto che abbia detto stiamo e non stai, significa molto per me. Vuol dire che si sente parte di tutto questo.

Ed io non posso essere che felice di averlo con me.

***
Allora..... 😊
Manca un solo capitolo, prima dell'epilogo.
Nel prossimo vi avverto, ci sarà parecchia SMUT 🌚🌚
Ho già iniziato a lavorare sulla prossima storia, il primo capitolo di quella e l'ultimo di questa, verranno pubblicati in contemporanea.
Spero tanto che l'amerete, come avete fatto con questa.

Paradise ~KookV~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora