Capitolo 31

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La strada dalla spiaggia alla villa, seppur brevissima, mi sembra interminabile.
Sento il mio cuore battere fortissimo, le gambe molli e la testa che gira.

Sono troppo nervoso, la paura è a mille. Non so bene cosa mi spaventi, so solo che potrei svenire a momenti.
Quando Jungkook apre la porta ed entriamo nel salone semibuio, sento il mio respiro fermarsi.
Proprio nel momento in cui la porta si richiude con un tonfo.

Mi mordo il labbro e mi appoggio al muro per sostenermi.
Jungkook si gira verso di me e metto le mani dietro la schiena, per nascondere il loro tremore.
Lui però, riesce comunque a scorgere la mia ansia e mi viene incontro.
"Tranquillo piccolo" posa una mano sui miei fianchi e l'altra sulla guancia, accarezzandomela lentamente.

Mi tranquillizzo un po', nascondendo la testa sul suo petto.
"Se non vuoi, per me va bene. Sai che ti aspetterò comunque" dice, continuando ad abbracciarmi.
Io però scuoto la testa, "no, invece voglio farlo. Ho solo un po' paura" confesso, alzando gli occhi su di lui.

"Non devi averne. Fidati di me" annuisco e mi sporgo per baciarlo.
Le sue labbra sono morbide e un po' fredde, per l'aria della notte.
La sua pelle al contrario, scotta contro la mia.
"Andiamo in camera" sussurro sulle sue labbra.
Poi avvolgo le gambe attorno ai suoi fianchi, saltandogli in braccio.

Jungkook cammina su per le scale, mentre io continuo a baciarlo.
Avvolgo la mia lingua con la sua e lui mi afferra per il sedere, palpandomelo con forza.
Sento che apre la porta socchiusa della camera e poi mi lascia cadere sul letto.

Non perde tempo e sale su di me, ritornando a baciarmi.
Io gli circondo il collo con le braccia e lui si ferma per un istante, guardandomi negli occhi.
"Tae, sii il mio ragazzo" bisbiglia, con una strana luce negli occhi.
Le sue parole mi fanno sorridere, annuisco.
"Si Kook, non aspettavo altro".
Anche lui sorride e mi abbraccia stretto, "sei troppo importante Taehyung, non lasciarmi mai".

Intravedo la paura negli occhi, la paura che io possa abbandonarlo. Scuoto la testa "non vado da nessuna parte Jungkook, tengo troppo a te".
Sono un po' imbarazzato nel dirgli ciò che provo, ma non mi pento per niente quando vedo i suoi occhi illuminarsi per la felicità.

La mattina dopo mi sveglio tardi, fin troppo.
Do un'occhiata all'orario sul telefono di Jungkook, le 12.30.
Il resto della casa è completamente silenzioso, come Jungkook, che dorme accanto a me.
Proprio quando sto per posare il telefono sul comodino, arriva una notifica.
È da parte di Yugyeom.
So di non dover curiosare nelle cose di Jungkook, ma la tentazione è troppo forte.

Metto il codice che ormai so a memoria e apro la sua chat.

Yugyeom
Dai Jungkook, lascialo perdere quel Taehyung.

Assottiglio gli occhi e stringo i denti, con il cuore a mille scorro i precedenti messaggi. Mi fermo appena leggo qualcosa di sfuggita, che mi interessa particolarmente.

You
Non mi interessa di ciò che provi per me Yug, io voglio Taehyung. Voglio solo ed esclusivamente lui.

Yugyeom
Ma mi spieghi che cos ha in più di me?

You
Tutto. E poi io lo amo.

Spalanco gli occhi. Davvero lui mi ama? Se è così allora perché non me l'ha detto ieri sera, mi sembrava il momento perfetto. Forse ha paura di un mio rifiuto, o non è ancora pronto a farsi avanti in un modo così.
Per il momento mi accontento di essere il suo ragazzo, con o senza ti amo, il che non è poco.

Con un leggero sorriso, spengo il telefono e lo rimetto al suo posto.
Invece io torno nel mio di posto, tra le braccia di Jungkook.
Lo sento muoversi e poi stringe la presa attorno al mio corpo. Non è troppo forte, ma mi tiene fermo, riesco a malapena a muovere una mano.

Mano che uso per abbracciarmi a lui, girandomi su un fianco.
Nascondo la testa contro il suo collo e sorrido, ripenso a tutto quello che è successo stanotte.
È stato così bello che l'abbiamo fatto due volte, ed io mi pento di aver aspettato così tanto.
Solo che la mia solita paranoia, prima di dormire mi ha fatto visita.
Ho iniziato a pensare che per Jungkook non fosse stato altrettanto bello, visto che ero quasi del tutto inesperto. Oppure che non gli fosse piaciuto, avendo avuto esperienze sicuramente migliori.

Lui si è subito accorto delle mie preoccupazioni, e ha insistito tanto per cacciarmi fuori le parole di bocca.
Quando gli ho detto ciò che pensavo, si è un po' arrabbiato.
Mi ha ripetuto che per lui le altre volte, con altre persone, non contavano niente.
Che in realtà ho un talento naturale per queste cose, ed io qui sono un po' arrossito dall'imbarazzo.
Alla fine mi sono convito e mi sono addormentato con il sorriso sulle labbra.

Ora, alla luce fioca del sole che filtra debole attraverso la tenda, noto vari segni della notte passata.
A partire da quelli sul corpo di Jungkook, gli stessi che quasi sicuramente popolano il mio.
Succhiotti, alcuni evidenti altri meno, occupano il petto e il collo di Kook.

I graffi sulle sue braccia sono opera mia. Mi chiedo cosa ne penserà quando si sveglierà.
I suoi capelli sono tutti scompigliati, ci ho passato le mani fin troppe volte ieri.
Le labbra gonfie un po' più del normale e rosse, proprio come le sue guance.

Un brivido di freddo mi attraversa tutto il corpo. Nonostante sia piena estate, l'aria condizionata della stanza fa sembrare di essere al polo nord.
Cerco il lenzuolo e quando la mia mano si chiude attorno ad un po' di stoffa, tiro avvolgendomi dentro la fresca coperta.
Proprio per questa sensazione piacevole mi addormento nuovamente, sorridente e contento.

Paradise ~KookV~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora